The Flash 8×09 – PhantomsTEMPO DI LETTURA 3 min

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The-Flash-8x09Mentre sullo sfondo continua ad essere imbastita quella che si presume essere la trama principale di questa seconda metà della stagione di The Flash, con Iris ed i suoi problemi temporali, in primo piano lo show cerca di mantenere interessato lo spettatore andando a propinare episodi volutamente incentrati su tutti gli altri personaggi secondari. Se “The Fire Next Time” aveva tentato di approfondire il personaggio di Allegra, con scarsi risultati, “Phantoms” amplia un po’ il background di Chester mantenendo però gli stessi identici scarsi risultati della puntata precedente. Il problema fondamentale è legato alle fuoriuscite dal cast che hanno obbligato gli sceneggiatori e la produzione a trovare nuovi comprimari, rendendo necessario spendere tempo e spazio per contestualizzarli e motivarne l’esistenza.
Interessante, tuttavia, che sia “The Fire Next Time”, sia “Phantoms” condividano l’analisi del comprimario mentre la sceneggiatura introduce un nuovo villain rendendo di fatto la sceneggiatura dell’episodio spaccata su tre versanti.

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Probabilmente gli sceneggiatori, rendendosi conto che Allegra e Chester potevano catturare ben poco interesse nello spettatore hanno pensato bene di cercare un rimedio a questa carenza narrativa. Come? Abbondando con i guest character: la puntata, infatti, segna il ritorno di Deon (Still Force) e di Sue Dearbon. Il risultato, come è facile immaginare, non è sicuramente dei più esaltanti.
Deon viene essenzialmente sfruttato per dare un effettivo nome alla problematica che sta affliggendo Iris, ma che sarà fulcro narrativo quanto meno dal prossimo episodio visto che la Still Force arriva con una risposta solo a ridosso del finale di puntata.
Sue, invece, resta in scena giusto per dare ad Iris un motivo per allontanarsi da Central City e da Barry, così da poter riflettere in solitudine su quanto le sta avvenendo. Il fatto che il team-up Sue-Iris si sia occupato di scovare un nuovo meta desta ben poco interesse al momento.

IL FUOCO NERO


Il villain del fuoco nero, da non confondere con il fumo dello stesso colore, rappresenta l’elemento narrativo usato come scusante per aggiungere qualcosa al passato di Chester, come si diceva ad inizio recensione. Risulta interessante notare come questo nuovo villain vada a sfruttare non solo le debolezze, ma anche i tragici ricordi del passato dei personaggi per manifestarsi e trarre la propria energia. Un fuoco inestinguibile di dolore che in Chester viene fatto risalire al padre, Quincy, con cui Chester ha già avuto modo di entrare in contatto quando con Cisco era alla ricerca della Still Force, bloccato negli anni ’90.
Guardando ai prossimi episodi bisognerà valutare come tutte queste varie sottotrame riusciranno ad incastrarsi: il meta scovato da Sue ed Iris; la problematica temporale di Iris; il fuoco nero; Chester, Allegra e la loro storia d’amore che viene portata avanti. Un episodio, “Phantoms”, che allontana Flash dal ruolo di protagonista lasciandolo come mero strumento di giustizia e occupato in minima parte nelle sequenze action.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il fuoco nero
  • Una nuova meta
  • Chester
  • Deon e l’assenza di risposte
  • The Flash senza Flash
  • Una nuova meta

 

Il precedente episodio si era attestato sulla sufficienza, forte di un mistero che stava “sbocciando” in quel momento e di un Grant Gustin sfruttato a dovere. “Phantoms” tuttavia risente di diversi appesantimenti: Flash pressoché assente; il problema di Iris viene lasciato in stand-by per quaranta minuti con un banalissimo “just chill” da parte di Deon; Chester così come Allegra fatica a trovare la sua dimensione all’interno dello show. Un villain che sfrutta un fuoco nero inestinguibile e quasi impossibile da contrastare può bastare per sollevare un episodio? Come si può dedurre dal voto la risposta è tanto semplice quanto diretta: no. E lo schiaffo è servito. Noi di RecenSerie li assestavamo già da tempi non sospetti, ben prima che Will Smith li portasse in scena in mondovisione.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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