The Idol 1×05 – Jocelyn ForeverTEMPO DI LETTURA 5 min

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The Idol 1x05Dopo aver indagato ogni millimetro quadrato del corpo della Deep, aver contato ogni poro sul suo viso e scoperto fino a che punto l’umana decenza può arrivare, ecco il quinto e ultimo appuntamento con The Idol. Un appuntamento che, già si sa in partenza, farà scoprire quanti peli sono sfuggiti alla ceretta dall’estetista di Lily Rose e poi racconterà la sua storia.
È ormai chiaro che il nuovo prodotto HBO abbia due anime che fanno a pugni tra loro: da una parte una buona sincronia tra scrittura e scelte registiche di qualità, caratteristica questa sempre presente e marchio di fabbrica dell’emittente; dall’altra parte un altro tipo di scrittura, degna di una fanfiction erotica sul tema della dominazione e sottomissione. Come è noto, lo show ha avuto una lunga fase di gestazione, produzione, ri-gestazione, ri-produzione e finalmente conclusione. È così che si giustifica il budget spropositato per la realizzazione della serie ma, soprattutto, la presenza di queste due anime non affini. Le sceneggiature di The Weeknd, infatti, originariamente avrebbero teso troppo verso il tema della setta e per questo, a riprese già avviate, HBO avrebbe contattato Sam Levinson per occuparsi di una riscrittura pesante. Le due anime, quindi, sono quelle di Levinson e The Weeknd che fanno a pugni tra loro invece di armonizzarsi, non risultando amalgamate: che sia per scelta o per necessità di tempistiche per la conclusione del progetto non è dato saperlo.
Ma il fatto che la miniserie si concluda con un episodio in meno rispetto ai sei preventivati fa davvero pensare che di anime qui ce ne siano state ben più di due e di dissidi interni a non finire. Ci si chiede, infatti, perché eliminare di sana pianta un episodio scritto, girato, riscritto e rigirato: misteri di HBO. Quel che è certo è che la scelta di privilegiare il sesso come cifra caratteristica dello show (che è bene ricordarlo, non è mai assente in prodotti HBO ma neanche così sfacciato come in questo caso) e soprattutto la decisione di descrivere un personaggio così complesso attraverso la fisicità, ha reso Jocelyn la manifestazione autentica di come gli uomini vedono una donna in quella posizione. E proprio questa scelta ha finito per sminuire e svilire un personaggio altrimenti molto interessante e con la possibilità di raccontare, senza soft porn, una storia di fragilità e rinascita. Sarà questo il motivo dietro la cancellazione dell’ultimo misterioso episodio? Forse HBO non voleva prolungare ulteriormente l’agonia di un prodotto costosissimo che non ha però saputo dare i guadagni sperati?

IL TEMA DELLA SETTA


La vera domanda che sorge arrivati a questo ultimo episodio è perché si sia deciso di eliminare i riferimenti eccessivi al tema della setta quando, in realtà, questo è un argomento molto attuale e citato da uno dei produttori durante la presentazione dei talenti di Jocelyn. La vicenda della NXIVM, setta con al vertice Keith Raniere, leader carismatico in grado di controllare e manipolare un’enorme cerchia di persone, compresi miliardari e protagonisti dello spettacolo (il caso più eclatante quello di Allison Mack, la dolce Chloe Sullivan della serie Smallville, che in breve tempo è arrivata a reclutare schiave sessuali per il leader della setta), ha scosso profondamente il mondo di Hollywood anche se, nonostante le dimensioni, non si tratta di una vicenda così nuova.
Tornando a The Idol, di fatto la serie funziona nel momento in cui la setta di Tedros viene allo scoperto: i talenti che ha trovato e coltivato negli anni funzionano e possono avere successo, ognuno ha la propria voce e un proprio tratto distintivo ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il suo intervento manipolatorio e perverso. E la stessa Jocelyn non avrebbe potuto scoprirsi da sé senza questo intervento. Tenendo presente questo, e il fatto che la storia funziona andando in questa direzione, la domanda che rimane è perché insistere sulla vicenda erotica così tanto. In questo ultimo episodio, infatti, non c’è neanche un fotogramma che abbia qualcosa di simile, ad eccezione dell’esibizione di Jocelyn, e si ha comunque la sensazione di un prodotto valido. Forse gli episodi precedenti con le loro immagini crude e carnali hanno aiutato lo spettatore a farsi un’idea più precisa, ma era davvero necessario?

L’INVERSIONE DEI RUOLI


Jocelyn: “Tonight is incredibly special because I have the opportunity… to introduce you to the love of my life. […] The man who pulled me through the darkest hours… and into the light. Tedros… will you please join us? I want you to meet my family. You’re mine… forever.”

Con “Jocelyn Forever” gli autori chiudono la storia della pop star e della sua cerchia: l’amica-nemica ladra di hit del momento esce di scena, l’assistente e amica personale Leia si dilegua nel silenzio, abbandonando questo mondo crudele di cui ha fatto parte per fin troppo tempo; gli artisti di Tedros riescono a raggiungere il successo con l’esibizione in apertura del concerto di Jocelyn e Jocelyn stessa corona il suo sogno di cantare canzoni che parlino davvero di lei, libera dal controllo manipolatorio di Tedros. Apparentemente un finale positivo.
Ma proprio qui sta il punto: con le ultime parole di Jocelyn la situazione si ribalta. Infatti, è qui che si nota la mancanza di coesione tra gli autori. Un finale di questo tipo avrebbe necessitato di una semina un po’ più evidente, dei personaggi costruiti con rigore, invece tutto ciò che è stato mostrato fino ad ora è l’esatto opposto di quanto atteso o prevedibile. Non si pretende di sapere in anticipo il finale ma solo di averne uno giustificato e sostenuto dagli episodi precedenti. Con questo non si vuole sminuire questa conclusione, che comunque è in grado di regalare qualche emozione (anche perché, dalle dichiarazioni dello stesso Sam Lavinson, la scena in questione è stata girata in occasione del vero concerto di The Weeknd a L.A.), ma è evidente che una tecnica come quella dell’inversione dei ruoli qui si configura come un deus ex machina, un coniglio tirato fuori dal cappello magico per concludere una serie che ha seguito fin troppe direzioni insieme. La sensazione che rimane è che forse il misterioso ultimo episodio avrebbe potuto porre delle basi migliori per questo finale e farlo sembrare meno raffazzonato.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Una degna conclusione anche se…
  • Ottima interpretazione della Deep
  • … un po’ raffazzonata: l’inversione dei ruoli qui sembra un deus ex machina

 

The Idol chiude il cerchio e lo fa a modo suo, cioè nel modo di una serie la cui produzione è stata palesemente realizzata senza l’unanimità di consenso tra le parti e in cui è evidente l’intervento di più mani. Il finale davvero a sorpresa lascia le porte aperte ad un’eventuale seconda stagione, che gli stessi interpreti come Da’Vine Joy Randolph non escludono.

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La notte sognivaga passeggia nel cielo ed il gufo, che mai dice il vero, sussurra che sono in me draghi ch'infuocano approdi reali e assassini seriali, vaghi accenti d'odio feroce verso chiunque abbia una voce e un respiro di psicosfera che rende la mia indole quanto mai nera. Però sono simpatica, a volte.

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