Inizia con una scena emblematica questo nuovo episodio di The Idol. Mentre sta dormendo, Jocelyn (Lily Rose-Depp) viene svegliata da un’ombra che appare quasi furtiva, quella del misterioso Tedros (Abel Tesfaye, in arte The Weeknd) che la porta in giro per farla svagare. Questo anche se in realtà, dall’inizio alla fine della scena introduttiva, pare quasi voglia forzatamente farle fare quello che vuole lui.
L’atteggiamento del nuovo “fidanzato” di Jocelyn risulta quasi al pari di un manager: è lui a far fermare la macchina per permettere ai fan di farsi fare dei selfie con lei, così come è lui a consigliare vestiti per il suo outfit quando vanno a fare shopping o, ancora, a permettersi di rimproverare l’assistente schiava Leia (Rachel Sennot).
Il regista Sam Levinson mette un punto fondamentale all’interno della trama orizzontale (ormai necessario dal momento che la miniserie ha solo 5 episodi) permettendo così a tutto quanto di poter andare avanti. E questo è senz’altro positivo dal momento che, per come sono stati sviluppati i primi due episodi, il rischio era di risultare fin troppo ripetitivi. Dall’altro, però, rimane comunque una sorta di auto-compiacimento, soprattutto da parte del regista, di montare dei veri e propri mini-videoclip che in realtà aggiungono poco o niente a quanto già visto e detto dagli stessi protagonisti della vicenda.
LA SVOLTA THRILLER
Emblema di questa dualità (che intercorre per tutto lo show) è la scena finale della cena, quella in cui si raggiunge il culmine dell’ascesa dell’arte manipolatoria da parte del personaggio di Tedros.
Tutto l’episodio si sviluppa come una sorta di thriller familiare. Il personaggio di Tedros arriva all’interno della famiglia di Jocelyn sconvolgendone le gerarchie e i legami.
La scena dell’incontro fra questo e i genitori “de facto” di Jocelyn (Chaim e Destiny, interpretati dagli ottimi Hank Azaria e Da’Vine Joy Randolph) è allo stesso tempo comica e drammatica. Gli sguardi “à la Sergio Leone” e i dubbi di Chaim che subito prende la pistola, fanno apparire il tutto come preso da una scena di Ti presento i miei.
Si tratta dell’unico momento “leggero” dello show, che comunque si lascia apprezzare proprio per questo motivo. Per il resto, la puntata prosegue con momenti più o meno angoscianti in cui l‘influenza di Tedros si fa sentire all’interno del mondo di Jocelyn coinvolgendo più o meno tutti i personaggi ad avere a che fare con lui. Un approccio che, allo stesso tempo, porta tutti a rimettere in discussione sé stessi e il rapporto con Jocelyn stessa.
Tale personaggio è sicuramente quello che fa da catalizzatore di tutto l’episodio ed è quello che fa stare in piedi tutto lo show. Solo le successive puntate stabiliranno se la sua influenza sia più o meno negativa o positiva per Jocelin, intanto tale character si lascia apprezzare proprio per i suoi contorni chiaroscurali.
REGIA ALTALENANTE
Per il resto, l’episodio (finora il più corto come minutaggio) fa leva soprattutto sull’estetica che mette in mostra. Molte delle scene, come già detto, sono di fatto dei mini-videoclip in cui la musica fa sia da “coro greco” alle vicende narrate, sia da alternativa “action” ai dialoghi-monologhi ricorrenti. Lo show è infatti soprattutto dialogico più che d’azione, con i personaggi che continuamente commentano o si fanno delle confidenze alle spalle degli altri.
Anche questo, ovviamente, contribuisce a rendere abbastanza realistico il mondo patinato e “falso” di cui si sta parlando, per cui è assolutamente coerente come scelta stilistica. Alla lunga però rischia di stancare, soprattutto se anche le parti “action” con musica non aggiungono poi molto rispetto a quanto detto a parole.
Prova di questo è la scena finale della cena a casa di Jocelyn. Una scena che viene costruita con tutta la cura possibile ma risulta comunque completamente slegata rispetto alle scene precedenti. Il tutto con un’accelerata incredibile e innaturale degli eventi che è spiegabile semplicemente con il fatto di dover rientrare nel minutaggio obbligatorio dello show e dare una sferzata alla narrazione in vista degli ultimi due episodi.
CONCLUSIONI
Di per sé la puntata risulta riuscita, soprattutto per via del cast scelto (che si dimostra all’altezza della situazione) e per il plot twist finale che riaccende quel minimo d’interesse per la trama orizzontale. Rimane il dubbio se quanto messo in mostra non risulti fin troppo pretenzioso e didascalico.
Al momento come ritmo narrativo (mischiato ad una ricerca estetica e stilistica che non guasta) non fa assolutamente disprezzare lo show di Levinson. Sperando però che si mantenga anche una certa attenzione a non scivolare troppo nella retorica spicciola e si arrivi ad una fine precisa (positiva o negativa che fosse).
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Arrivato al terzo episodio, The Idol mostra finalmente tutto il suo potenziale con il character interpretato da The Weeknd che s’insinua lentamente all’interno della “famiglia” di Jocelyn scombinandone i ruoli e le gerarchie.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!