La nuova serie prodotta dall’onnipresente colosso della tv statunitense, HBO, si è trovata al centro della cronaca ancor prima del proprio debutto, difatti The Idol ha cominciato ad essere criticata quando sono iniziate ad uscire le prime notizie dalla stampa e da chi ha potuto vederla in anteprima, come a Cannes. Eppure, tutte le critiche, i trend nei social e il continuo chiacchiericcio ha reso il prodotto, in pochissimo tempo, lo show più in voga del momento, riuscendo ad essere al primo posto nei vari siti specializzati nello stesso periodo storico in cui Ted Lasso, Succession e The Flash si stanno congedando per sempre. Ed ecco che il famoso aforisma “Nel bene o nel male, purché se ne parli” di Oscar Wilde si rivela vero per l’ennesima volta.
“So you think you’ve got a bigger fuckin’ dick than me now, Princess? You wanna fuckin’ back it up a little bit and go through a little oral history of how we fucking got here? Because I am more than happy. I’ll spell it out for you. Remember when your mother got sick? It was Finkelstein and It. We came to you and we said, “We should cancel that tour.” And you said, “No, Nikki, don’t. Please. I can do it. Trust me.” And then a week before you’re gonna play Madison Square Garden, I get a call that you are out of your fucking mind, babbling up on the roof, talking to things in outer fuckin’ space. […] We cut our losses, we refund the tickets. We spent eight months getting you healthy and then we spend millions sending you around the world, putting you with producers to give you an EP of giant fucking big-titted hits! And now, you’re gonna sit here and tell me that, “It’s not me. I don’t like it.” Well, that’s too bad. It’s too fucking late. That train has left the station and whether you like it or not, you are going for that ride! My suggestion to you? Appear grateful. Put on that face, the grateful one.”
VIDEOCLIP INFERNALE
Durante la visione di “Double Fantasy” non si può che avvertire l’aumento del livello qualitativo della serie con una prima parte a dir poco perfetta. Il lavoro della Depp, così come quello di tutto il cast, unito dalla solita raffinata regia di Sam Levinson hanno portato in scena una vera cavalcata verso l’inferno per la protagonista della serie. La sezione iniziale, con la proposta musicale di Jocelyn, e l’intera restante prima parte dell’episodio, con l’odissea per le riprese del videoclip, hanno ufficializzato la divisione dello show in due parti estremamente distinte.
Nei primi 30 minuti di puntata si ha la certezza di assistere al “solito” ineccepibile livello qualitativo dei prodotti HBO in cui ogni scelta è accurata e non c’è nulla di lasciato al caso. Si può quindi apprezzare il modo in cui Abel Tesfaye & Sam Levinson, sceneggiatori della puntata, abbiano deciso di rappresentare il mondo di queste figure popolari ma controverse. Il personaggio interpretato da Lily-Rose Depp è tutt’altro che idealizzato, anzi, è la rappresentazione di come gli idol debbano sottostare alle volontà altrui e non abbiano una vera vita privata. Ecco come Joss, nonostante sia la star e il volto del pop moderno, non possa prendere decisioni in autonomia e non riesce ad essere nemmeno essenziale per il videoclip del proprio nuovo singolo. The Idol può essere preso come mezzo per far comprendere agli appassionati le difficoltà di un mondo così lontano dalle persone comuni, un mondo glorificato che si intravede solamente attraverso i giornali e social, ma che è senza scrupoli e non lascia al proprio interno nemmeno la possibilità di prendersi tutto il tempo necessario per riprendersi dalla morte della propria madre.
LA PEGGIOR SCENA DI SESSO DELLA STORIA DELLA TELEVISIONE
Come già accennato, la serie sembra avere due anime ben distinte: se si è già tessuto le lodi della prima, per la seconda non si può che criticare praticamente ogni aspetto dei restanti 20 minuti di episodio. Il continuo tentativo di Sem Levinson di creare atmosfere soft-porn unite a momenti idilliaci per ogni scena del personaggio interpretato da The Weeknd scade nel ridicolo. Il risultato, inoltre, vanifica ampiamente quanto di buono fatto nel resto del minutaggio, in quanto sembra essere il fulcro della storia, nonostante se ne potrebbe certamente fare a meno.
A prova di ciò, nei vari siti internazionali e nostrani, la scena di sesso tra Tedros e Jocelyn è stata etichettata come “La Peggior Scena Di Sesso Della Storia Della Televisione” e non si può che concordare con quanto affermato anche se alquanto esagerato. I due non sembrano avere la chimica necessaria per creare la tensione sessuale tanto agognata e la colpa non può che essere di Abel Tesfaye (a.k.a. The Weeknd). L’artista canadese, nonostante ci stia mettendo tutto l’impegno possibile, se messo a confronto con Nate Jacobs (Jacob Elordi attore australiano protagonista in Euphoria), il personaggio più simile a quello di Tedros nell’altra creatura di Sam Levinson, dà vita ad un risultato impari. Probabilmente un qualsiasi altro attore più preparato avrebbe potuto essere più credibile nella parte del losco amante della pop star americana.
In conclusione, il secondo appuntamento settimanale di The Idol dimostra come la serie cerchi di vivere in due mondi diversi tra loro, ma come solo uno dei due, al momento, stia funzionando. Si sta cominciando ad avere interesse per la figura enigmatica di Tedros, ma non dal punto di vista pratico, bensì per la scrittura del suo passato e dei suoi scopi reali. Sarà importante per il futuro dello show fare un salto di qualità per non rimanere nel pericoloso limbo della serie incompiuta come è in realtà, per ora, il nuovo prodotto HBO.
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Con un inquietante finale non si può che sperare in un boost della trama con il rallentamento del soft-porn made in HBO.
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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.