L’ormai quasi 76enne (in quanti metterebbero la firma per arrivare a questa età nelle sue condizioni?) ha fatto di tutto nella sua vita, che lui stesso giudica “quasi perfetta”.
Arnold, la nuova docuserie in tre puntate targata Netflix, mira proprio ad approfondire le gesta dell’ex Mr. Universo, facendone un ritratto a tutto tondo e mettendone in risalto i successi, ma anche i fallimenti e le fragilità.
A raccontare una vita piena e mirabolante viene chiamato lo stesso Schwarzenegger che accompagna il pubblico attraverso il suo volto, la sua voce, immagini e filmati inediti, qualche ricostruzione e molte interviste ad amici, collaboratori ed altri personaggi di spicco.
Le tre puntate rappresentano i tre capitoli più importanti della vita e della carriera di Arnold: il bodybuilding, con l’inizio in Austria, il successivo trasferimento negli USA e le innumerevoli vittorie come Mr. Universo e Mr. Olympia; il cinema, con la sua cinquantennale carriera come attore e la sfilza di film campioni di incassi e, infine, la politica, con la sua elezione a Governatore della California per due mandati.
ATHLETE
Fin da subito il giovane Arnold capisce che la tranquilla vita di campagna gli sta stretta e comincia a sognare in grande. Dopo aver visto al cinema un film su Ercole, interpretato dal culturista Reg Park, rimane folgorato da muscoli e carisma e decide di seguire la strada del bodybuilding.
Questa prima puntata è forse quella più intima, ricca di aneddoti sulla giovinezza di Arnold e farcita di immagini/video inediti condivisi proprio dallo stesso Schwarzy.
La parentesi da culturista di Arnold – nonostante le sue meritatissime vittorie – è quella meno conosciuta al grande pubblico (se non per i veri estimatori e fan del personaggio); fa piacere, dunque, avere un riassunto completo e dettagliato della vita di Schwarzenegger prima di diventare una stella di Hollywood.
“Athlet” passa in rassegna la scalata al successo del body-builder Arnold, dalle vittorie in Austria e a Stuttgart, fino al trasferimento negli Stati Uniti, gli anni passati a Venice Beach e i titoli di Mr. Universo (5) e Mr. Olympia (7).
ACTOR
“I’ll be back.”
Può essere questa la citazione più famosa del grande schermo, seconda forse a “No, I am your father”? La risposta è sì.
Quasi annoiato dal mondo del culturismo – effettivamente non c’era più nulla che potesse vincere – Schwarzenegger decide di cimentarsi anche in un’altra disciplina, completamente opposta e diversa: il cinema.
Sulla scia di Reg Park, Arnold viene scritturato nel ruolo di Ercole, nel film Ercole a New York (1970) che, però, non ottiene il successo, anche per via del suo marcato accento austriaco (viene, infatti, doppiato).
L’occasione d’oro arriva con il documentario Pumping Iron, presentato al 30esimo Festival di Cannes, che racconta della preparazione atletica dei più grandi culturisti mondiali.
Da questo momento le porte di Hollywood si spalancano per l’ex Mr. Olympia e i successi arrivano uno dopo l’altro, come pallottole: Conan Il Barbaro, Terminator, Commando, Predator, Atto Di Forza, Terminator 2, True Lies.
La docuserie si sofferma anche sulla parentesi da attore comico di Schwarzy, con l’amichevole collaborazione tra lui e Ivan Reitman in film come I Gemelli e Un Poliziotto Alle Elementari.
D’altronde, come si evince dalle interviste disseminate nella puntata (James Cameron, Danny De Vito, Sylvester Stallone, Linda Hamilton, Jamie Lee Curtis) Arnold Schwarzenegger possedeva un carattere gioviale, goliardico e sempre con la battuta pronta.
AMERICAN
L’ambizione e la motivazione sono due tratti inconfondibili del carattere di Schwarzenegger, che non accetta di restare con le mani in mano, ma cerca sempre un altro ambito nel quale eccellere.
Avendo sposato Maria Shriver (nipote di JFK), Arnold comincia ad interessarsi di politica e la sua fama planetaria lo porta ad avere enormi consensi ed essere considerato il leader giusto per guidare la California. Il suo stile è diverso da quello degli altri politici, barricati nelle proprie convinzioni, mentre Arnold decide di collaborare con tutti (anche con i democratici) e predilige il contatto e confronto con la gente, con i suoi elettori.
Questa terza parte è quella meno convincente di tutte, dove Leslie Chilcott sottolinea – giustamente – i contributi positivi apportati da Schwarzenegger, ma omette le ombre e gli errori dei suoi due mandati.
Nonostante questo, la docuserie affronta anche i fallimenti di Arnold, come la fine del suo matrimonio e il figlio avuto da una relazione extra-coniugale con Patty Baena, ex governante. Il rimorso per aver fatto soffrire la sua famiglia è un cruccio che Schwarzy ancora si porta dietro, ma le parole spese per Joseph Baena (“I love him very much“) addolciscono lievemente la pillola.
…THEM ALL!
Athlet 1×01 | |
Actor 1×02 | |
American 1×03 |
Un tuffo nella vita dell’inimitabile Arnold Schwarzenegger: un uomo che si è sempre sentito americano ma non vuole essere chiamato “self-made man”. Un personaggio che si è conquistato un fisico perfetto, ha sbancato i botteghini di tutto il mondo, ha guidato carri armati ed elicotteri, ha sposato una Kennedy, ha saputo unire repubblicani e democratici e ora passa le sue giornate a fumare sigari e occuparsi di un pony e di un asinello. Se non è felicità questa…
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.