Mayans MC 5×03 – 5×04 – Do You Hear The Rain – I See The Black LightTEMPO DI LETTURA 5 min

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Recensione Mayans 5x03Quattro episodi andati in onda e altri sei rimasti e Mayans MC continua a deludere le già inesistenti aspettative legate a questo quinto e ultimo arco narrativo, regalando al suo pubblico altri due episodi estremamente deludenti sotto ogni punto di vista.
Si tratta certamente di due episodi ancora preparatori, nel corso dei quali le diverse fazioni cercano di rattoppare i consueti passi falsi compiuti in virtù di valori inesistenti quali onore, rispetto e famiglia, ma la sensazione è che questa presunta “preparazione” sia destinata a condurre all’ennesimo nulla di fatto, in un finale di stagione che ci si augura porti al più classico dei massacri indiscriminati quantomeno per crogiolarsi in un po’ di sana violenza prima di dire addio a Ez, Galindo e a tutti gli altri character di cui, molto probabilmente, nessuno sentirà davvero la mancanza.

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Nulla di nuovo neppure stavolta. Tanta soap, trame secondarie inutili e per nulla interessanti, tradimenti e sgozzamenti, ma soprattutto Ez che continua a prendere decisioni sbagliate facendo quasi rimpiangere la leadership scellerata di Bishop tanto criticata nelle annate passate. Il che è tutto dire.
Dirette rispettivamente da Danny Pino e JD Pardo (probabilmente la scelta del regista viene ormai decisa a caso a inizio giornata con Elgin James che urla “chi la dirige questa?” e il primo che alza la mano vince l’asta) e seguite da un numero di spettatori sei volte inferiore rispetto al pilot andato in onda oramai cinque anni fa, “Do You Hear The Rain” e “I See The Black Light” rappresentano alla perfezione ciò che una serie non dovrebbe fare per fidelizzare il suo pubblico.
Giunti a questo punto, probabilmente il 90% del pubblico (quantomeno quello italiano) che aveva iniziato a seguire la serie reduce da quel capolavoro che è stato Sons Of Anarchy, si sarà stancato di star dietro alla zoppicante carriera di Presidente di Ez, e avrà mollato, con tutte le ragioni del mondo, la visione di questa monnezza seriale. E chi scrive non potrebbe essere più solidale con questa fetta di pubblico.
Uno degli elementi più fastidiosi di questa stagione e, in generale, dell’intera serie da almeno un paio di stagioni a questa parte, è la moltitudine di trame secondarie senza il benché minimo appeal, tra cui spiccano, in queste due puntate:

  • i soliti tentativi di fuga (ovviamente falliti per via dell’inutilità del personaggio) di Emily e suo figlio,
  • le rapine di Leticia e Hope per pagare l’affitto,
  • l’incredibile racconto di amicizia tra Bottles e il suo nuovo amigo Elio,
  • la mamma di Hank depressa all’ospizio,
  • Sofia e il suo PTSD dopo l’ennesimo morto ammazzato per colpa di Ez,
  • Felipe e Miguel che si scambiano foto.

La lista potrebbe andare avanti all’infinito ma ci si rende conto che sarebbe come sparare sul cadavere di Lobo (che tra l’altro stava sul cazzo a chiunque, ma ero un bro perciò respect) quindi sarà meglio fermarsi prima di risultare ridondanti negli insulti a questo pattume televisivo.

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Recensione Mayans 5x04Tra questi due episodi, dovendo scegliere tra il marcio e la muffa, sicuramente quello più emozionante è il secondo, non per un effettivo valore intrinseco del suddetto, ma semplicemente perché quantomeno ci sono un paio di morti “importanti” e finalmente sembra che la narrazione cominci effettivamente a entrare nel vivo prendendo una presunta direzione in vista del series finale.
C’è appunto la morte del già menzionato Lobo, celebre per essere il membro dei Mayans che stava sul cazzo a tutti (non c’è manco il solito vicino di casa che almeno dice che “salutava sempre”) e lo sgozzamento a tradimento del capo del Cartello Eduardo Villar-Fuentes da parte di Adelita, due morti che sicuramente non smuoveranno alcun tipo di emozione nello spettatore, il quale non riconoscerebbe gli attori neppure se li incrociasse per strada, ma che quantomeno hanno un peso, per motivi diversi, all’interno della narrazione.
L’elemento di trama più importante emerso in questi due episodi, però, riguarda la soffiata di Creep in merito alla talpa presente all’interno del Club. Ez comincia naturalmente a sudare freddo e suo fratello, mostrando come sempre il suo leggendario acume, scambia con lui degli sguardi incredibilmente sospetti di fronte agli altri membri del charter, i quali, per fortuna, hanno un QI persino inferiore a quello di Angel e quindi non si accorgono di nulla.
Perfino Ez, diventato più stupido a forza di condividere l’ossigeno con un branco di australopitechi col giubbotto di pelle, comincia subito a mostrare comportamenti oltremodo sospetti, cercando di deviare l’attenzione con frasi del tipo “non ditelo a nessuno mi raccomando” o “adesso abbiamo cose più importanti a cui pensare”, nonostante la presenza di una talpa rappresenti oggettivamente il problema più grande per un gruppo di criminali che contrabbandano armi, producono fentanyl e ammazzano gente ma, di nuovo, Bishop e colleghi non brillano certo per il loro acume e quindi la questione viene per il momento archiviata.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Almeno è morto Lobo che stava sul cazzo a tutti
  • Trame secondarie numerose e inutili
  • Ez e Angel anti-sgamo
  • Mayans branco di australopitechi
  • Emily l’inutile
  • Bromance tra Bottles ed Elio
  • Le rapine di Leticia e Hope e la loro capacità di evitare centinaia di proiettili

 

Insomma, altri due episodi tranquillamente dimenticabili in una stagione che, finora, rappresenta perfettamente ciò che Mayans è diventato nel corso degli anni: la pallida imitazione di uno spin-off che un tempo aveva qualcosa da dire e che ora invece si trascina avanti, stagione dopo stagione, senza una reale direzione o un qualche tipo di identità.

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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