Mentre i flashforward vanno a riempire di dettagli e informazioni il pubblico relativamente alla carriera futura di Midge Maisel, il presente viene occupato dal progressivo percorso di avvicinamento a quel tanto agognato “trampolino” che sembra mancare alla comica (ora scrittrice di battute).
Un successo, pare, strettamente correlato alla sua prima apparizione in uno show televisivo e, tenuta in considerazione la ferrea regola che vige al Gordon Ford Show, Susie cerca di far avvicinare la sua protetta a Jack Paar. Ma anche in questo caso manca l’ultima, fatidica, spinta dal momento che la carriera di Midge sembra bloccarsi di fronte ad un patriarcato imponente, debilitante ed antipatico da soverchiare.
Un confronto che si conclude con Midge che riceve un aumento di stipendio tanto da farle guadagnare come un suo pari di sesso maschile, un’atrocità nel mondo televisivo dell’epoca.
ABE E LA RICERCA DEL WEISSMAN PERFETTO
Rispetto al precedente episodio si tratta di un leggero passo indietro dovuto essenzialmente dal fatto che la narrazione preferisce soffermarsi su questioni prettamente collaterali a Midge.
Certo, le problematiche legate alla carriera sono prese in esame come si appuntava nel precedente paragrafo. Ma la porzione di trama riguardante la “ricerca del perfetto Weissman” da parte di Abe è un cul-de-sac narrativo carico di ironia e niente più, così come per i vari flashback tra Abe e Joel relativi ai famosi primogeniti di casa Weissman. Stesso discorso si può applicare alle intromissioni in casa di Zelda, ora tecnicamente fuori dalle dinamiche famigliari dei Weissman/Maisel essendosi sposata.
Si tratta di sottotrame con il chiaro compito di alleggerire il peso della visione e permettere allo spettatore di “staccare” un minimo la propria attenzione tra una sequenza relativa a Midge e l’altra. Compito funzionale e ben portato in scena, ma nulla di più.
UNA STAGIONE CON UNA STORIA ORMAI NOTA
Il leit motiv legato alla carriera di Midge è ormai ben noto, anche se da un certo punto di vista sta diventando estenuante: la comica ha interesse nel comparire all’interno del Gordon Ford Show fin dall’inizio e, episodio dopo episodio, è un “teatrino” che sembra ripetersi senza sosta. Midge chiede a Gordon/George/Mike e la risposta è sempre no; lo stesso tentativo viene fatto da Susie e la risposta è sempre un netto no. Quale sarà l’aggancio giusto per riuscire a sbloccare definitivamente la situazione? Anche perché il finale di serie si sta avvicinando e una strada precisa non sembra ancora essersi delineata: al pubblico è noto “cosa” e “chi” riuscirà a diventare Midge, ma ancora non ci sono informazioni precise relativamente al “come”.
Il legame tra Gordon e Midge è più volte sottolineato (motivo per cui il conduttore le aumenta lo stipendio), ma sembra non essere sufficiente.
IL LATO UMANO DI MIDGE
La puntata mette in mostra un lato umano di Midge che raramente è stato mostrato all’interno dello show. Un lato umano che si contrappone con parte del surreale racconto della sua vita, ma che colpisce.
Il primo frangente in cui viene mostrato è il flashforward legato a Rose, diventata proprietaria di un “romance emporium” che di fatto rappresenta un salasso economico per l’ormai famosa comica (1973). Cosa ben nota a Midge, ma pronta a far di tutto per “il poco tempo che rimane” alla madre. Una frase quasi banale, gettata all’interno di un dialogo che aveva tutt’altro spessore, ma che colpisce come un gancio.
A suo modo, ma per motivazioni diverse, il crollo psicologico di Midge una volta tornata a casa dopo il rifiuto di diventare una comparsa nello show di Jack Paar, venendo scavalcata da James (altro cliente di Susie) è il secondo tassello utile a definire un lato umano, quello di Midge, raramente sotto i riflettori. Una cosa parzialmente assurda se si tiene in considerazione che lo show ruota comunque attorno alla sua vita/carriera.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Mancano solo due episodi alla conclusione e nonostante la meta risulti abbastanza delineata agli occhi del pubblico, resta ancora da capire come i Palladino decideranno di giocarsi le ultime carte rimaste. Ci saranno ulteriori colpi di scena per scuotere vigorosamente la carriera di Midge oppure tutto andrà secondo i piani nel più classico degli happy ending?
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.