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The Marvelous Mrs. Maisel 5×09 – Four MinutesTEMPO DI LETTURA 5 min

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La storia di The Marvelous Mrs. Maisel unisce presente e passato. Agli albori, infatti, Amazon prevedeva lo script e la messa in onda solo del pilot dei propri show per valutarne l’impatto sul pubblico e la successiva messa in produzione della stagione per intero. Motivo per cui il pilot andò in onda a marzo 2017 mentre le rimanenti sette puntate vennero distribuite solo a fine novembre. Una scelta inusuale che, appunto, rispecchiava una costruzione seriale vecchia. Ma lo show dei Palladino rispecchia anche il presente visto e considerato che viene distribuito da uno dei colossi dello streaming odierno.
Questa quinta ed ultima stagione ha cercato di districarsi attorno all’elemento del tempo ed il risultato è stato più che soddisfacente: per ovviare alle consuete domande relative al “dopo”, lo show ha mostrato brevi spezzoni di vita futura dei vari personaggi, senza addentrarsi troppo nella quotidianità, ma aggiungendo dettagli interessanti e importanti.
Svariati spunti ricevono infatti doverosa attenzione: la carriera e vita privata di Midge; la probabile malattia e vita lavorativa di Rose; il futuro roseo di Esther; la fuga dalla “civiltà” di Ethan; il carcere di Joel; l’allontanamento e il riavvicinamento di Midge e Susie. E, in ultima battuta, la nascita dello stage name di Midge (oltre che dello show stesso), scelto direttamente da Gordon Ford in questo episodio.

WEISSMAN-MAISEL, LA FAMIGLIA MODERNA


“Four Minutes” è l’episodio dove tutti i tasselli del puzzle vanno a ricollocarsi senza troppa smania di voler stupire. Certo, una parte della puntata fa tentennare il proprio pubblico, cercando di tenerlo sulle spine relativamente al fatto che Midge possa o meno riuscire a fare il proprio pezzo comico in diretta televisiva. Ma i tempi stretti e il fatto che questo fosse il series finale lasciavano adito a ben pochi dubbi.
Nessun particolare colpo di scena, quindi: Midge con la sua ottima performance di stand-up comedy convince definitivamente Gordon a darle uno spazio all’interno dello show (dopo averla licenziata come autrice) e il resto del suo successo è già ben noto dai precedenti episodi.
Il focus è totalmente incentrato sull’apparizione di Midge al Gordon Ford Show e all’eccitazione generale che questa informazione suscita: Shirley e Moishe che accorrono (più per i gadget che altro); Abe e Rose alla disperata ricerca di un taxi per arrivare in tempo; Joel che suggerisce a Midge di sfoderare il proprio repertorio accanendosi senza remore “sul suo ex marito”; Susie e Midge in lacrime dopo l’esibizione.
Una puntata che tira in modo perfetto le fila dell’evoluzione dei vari personaggi e dei legami che li uniscono.
Il rapporto tra Joel e Midge, passati ormai 7 anni dal tradimento, sono pressoché idilliaci e rasentano un sentimento forse ancora più forte dell’amore stesso. Una sinergia cementatasi nel tempo e fondamentale per i vari problemi (il carcere di Joel) che presto arriveranno.
L’accettazione della carriera di Midge da parte di Rose e Abe passa dall’ammissione di quest’ultimo nell’aver sbagliato modo di approcciarsi alla figlia, abbandonandola a se stessa nelle occasioni in cui necessitava maggiore attenzione. Il crescente legame umano tra i due, infatti, è percepibile in questi ultimi episodi.
I Weissman-Maisel sono la rappresentazione perfetta della famiglia moderna nonostante lo show sia ambientato negli anni ’60-’70.

LENNY BRUCE


Passando alle note stonate dell’episodio, occorre appuntare la complicata veridicità rispetto al personaggio di Lenny Bruce, oltre all’esagerato flashforward del 2005 riguardante Midge e Susie.
Lenny Bruce morirà nell’agosto del 1966 a causa di una overdose di morfina. Il suo ultimo spettacolo ritenuto d’alto livello fu quello del dicembre 1965, quindi i due incontri con Midge e Susie (ad inizio e fine episodio) risultano altalenanti.
Il primo rispecchia a tutti gli effetti la decaduta fisica, mentale e performante del comico ormai ripudiato da tutto e tutti e privato della sua verve comica. Il secondo, facendo da contraltare, lo mostra ancora spavaldo e carico di energie. Visto il peso e l’influenza che ha avuto Lenny Bruce nella carriera e nella vita di Midge, sarebbe stato gradito un maggior approfondimento riguardo il legame (nell’ultimo anno di vita del comico) tra i due. Soprattutto perché, giusto ricordarlo, le modalità con cui sono entrati in contatto Midge e Lenny ricordano quelli veri tra George Carlin e lo stesso Lenny.

SUSIE-MIDGE: UN’AMICIZIA PROIETTATA NEL FUTURO


Altro aspetto rivedibile è il flashforward conclusivo riguardante il redivivo legame tra Susie e Midge.
Si tratta di una rapida finestra narrativa utile a sottolineare come dopo “The Testi-Roastial” le due amiche si siano effettivamente riavvicinate come era lecito attendersi, ma la velocità con cui viene presentato lo fa scadere in un banale “contentino” per il pubblico. Sia chiaro che non si sta disquisendo sulla lunghezza della sequenza quanto piuttosto sulla sua effettiva utilità generale. In soldoni: lo si poteva evitare benissimo, nonostante rivedere i due personaggi proiettati nel 2005 aumenta il senso di compiutezza dello show e amplifica l’aura del finale a tutto tondo. Però, ecco, si tratta di una sequenza vacua e privata di qualsiasi tipo di valore se non quello puro e semplice di mostrare la vita delle due a quasi cinquant’anni dall’inizio dello show.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • I Weissman e i Maisel uniti per il balzo di carriera di Midge
  • Abe e Rose alla ricerca di un taxi
  • Joel che dice a Midge di sfruttare tutto il proprio repertorio
  • Midge che dirotta lo show in diretta nazionale
  • Gordon Ford licenzia Midge
  • Il monologo di Midge: moderno, diretto e comico al punto giusto
  • Tits up
  • La mancata gestione di Lenny Bruce, semplice comparsa di questa ultima stagione
  • Il flashforward conclusivo riguardante Midge e Susie
  • Ma l’utilità di Milo Ventimiglia all’interno di questo show quale è stata esattamente?

 

Qualche piccolo intoppo lungo il percorso, ma The Marvelous Mrs. Maisel potrà tranquillamente essere ricordata come uno show sulla commedia senza averne i tratti tipici, preferendo piuttosto il mantenere la comicità come “soggetto” invece che come “oggetto” a cui rifarsi direttamente. Alcune scelte narrative o particolari cul-de-sac narrativi hanno fatto storcere il naso in più di un’occasione, ma seguire Midge Maisel (una impareggiabile Rachel Brosnahan) lungo il suo percorso di crescita sociale e di carriera ne è valsa senza ombra di dubbio la pena. Tits up… e una lunga standing ovation!

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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