The Walking Dead: Daryl Dixon 2×05 – 2×06 – Vouloir, C’est Pouvoir – Au Revoir Les EnfantsTEMPO DI LETTURA 3 min

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The Walking Dead: Daryl Dixon 2x05

Quando si pensa a The Walking Dead non si può non collegare l’argomento generale di morti vaganti e vivi senza uno scopo con la macchina realizzatrice del prodotto. Nelle precedenti recensioni si è ipotizzato che i produttori di AMC abbiano utilizzato ChatGPT per la realizzazione delle sceneggiature della serie e, arrivati con fatica alla fine di questa seconda stagione, non si può che confermare. O meglio, si spera che motivi economici e di tempo abbiano impedito a persone reali di scrivere. Ci si chiede se davvero questa serie possa essere vista da qualche appassionato o se a aumentare il numero delle visualizzazioni contribuiscano i realizzatori, gli attori, le loro famiglie e la redazione di Recenserie.
Il sottotitolo della stagione, The Book of Carol, doveva aumentare l’hype (di chi?) e rendere la donna protagonista e nuovamente insieme al suo migliore amico/amore platonico/qualunquecosasia. Il risultato è stato vedere di nuovo Carol in veste di “cagna maledetta”. Ma cosa mai può dire ancora una donna senza una morale, presa unicamente dal proprio egoismo? Ciò che l’ha portata in Francia non è altro che una bugia detta a un uomo perbene per farsi scorrazzare da una parte all’altra dell’oceano a bordo di un aereo dalle dubbie prestazioni. Il fatto di mentire sulla figlia dovrebbe sconvolgere lo spettatore e far riflettere su a cosa porta la disperazione di una persona in piena apocalisse, ma ovviamente tutto ciò non produce l’effetto sperato.
La rivelazione della bugia al povero Ash, al momento della partenza, non è funzionale. Come può Carol a questo punto provare un moto di pentimento e rivelarsi veramente? Il motivo di tale scelta da parte degli autori è fin troppo scoperto e contribuisce a abbassare ulteriormente la valutazione di questi ultimi due episodi. Valutazione che comunque non sarebbe mai potuta essere sufficiente viste le premesse becere.

IL MOTIVO DEI PERSONAGGI DIMENTICABILI


Spesso ci si è domandati perché negli show di questo franchise vengano puntualmente inseriti dei personaggi secondari che dopo i loro due minuti di gloria a tutto schermo spariscono morendo miseramente e poi, passati i primi trenta secondi, puntualmente dimenticati dagli spettatori. Negli anni un dubbio è venuto: esisteranno delle competizioni, dei quiz magari, in cui indovinando i nomi o la stagione in cui questi personaggi sono comparsi si vince qualcosa?
Ciò che sconvolge in questa stagione, e in questi ultimi due episodi in particolare, è l’estremo piattume dei character secondari (non citando nemmeno i principali), tanto da non ricordarne neppure i nomi o le funzioni. Quando finalmente l’aereo decolla portando via il bambino della speranza e Daryl e Carol rimangono a terra, una domanda fondamentale viene alla mente: chi sono quelli con loro?

The Walking Dead: Daryl Dixon 2x06

IN UN MONDO DI ZOMBIE CLASSICI SII UNO ZOMBIE BIOLUMINESCENTE


Le alte sfere della AMC ci provano ogni tanto a inserire una nuova tipologia di zombie negli ultimi anni. Dopo gli zombie corridori e scalatori dell’ultima stagione della serie madre The Walking Dead si era passati agli zombie modificati della prima stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon. Ma le sorprese non erano finite, giustamente. L’ambientazione francese deve aver stimolato la fantasia degli sceneggiatori che hanno partorito una nuova tipologia di zombie: gli zombie bioluminescenti con, a quanto pare, anche con un’arma segreta.
Si tratta di una sorta di polvere dall’effetto psicotropo che rende estremamente confusi i protagonisti e dà modo di inserire flashback e visioni che contribuiscono a rendere il risultato finale assolutamente assurdo e privo di originalità. Forse, però, in fondo in fondo, le sequenze di psicosi generale nel tunnel per giungere in Inghilterra(!) sono la parte meno insensata di questa seconda stagione. Bisogna prendere atto almeno di questo.

 

THUMBS UP 👍 THUMBS DOWN 👎
  • Non c’è molto da salvare
  • I titoli di coda

 

La conclusione del sesto e ultimo episodio poteva essere magnifica: poteva portare a compimento questa storia assurda e chiudere per sempre questo capitolo infelice degli ultimi dieci anni di franchising di The Walking Dead. E invece no. Il dio denaro ha colpito ancora e il “To Be Continued” finale ha segnato una nuova ferita nel cuore degli spettatori storici che, se non hanno già abbandonato questa barca, dovranno continuare ad  osservare la decomposizione di questo show almeno per un’altra stagione. A quanto pare in Spagna.

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La notte sognivaga passeggia nel cielo ed il gufo, che mai dice il vero, sussurra che sono in me draghi ch'infuocano approdi reali e assassini seriali, vaghi accenti d'odio feroce verso chiunque abbia una voce e un respiro di psicosfera che rende la mia indole quanto mai nera. Però sono simpatica, a volte.

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