“The Monster is dead, the villagers are celebrating.”
(Frankenstein; or, the Modern Prometheus, Mary Shelley, 1818)
Il 6 maggio 2012, Recenserie pubblicava la sua prima recensione. Si trattava dell’episodio 21 della settima stagione di Supernatural. Il voto fu positivo, ossia 3.5 Emmy su 5. Al giorno d’oggi avremmo probabilmente assegnato un Thank Them All alla puntata. Da quella prima recensione sono passati più di 10 anni, migliaia di recensioni sono state scritte, la passione per le serie tv è rimasta sempre la stessa. In tutto questo tempo, il team di recensori ha guardato un numero non quantificabile di polizieschi o gialli. Si tratta di un genere classico, che ha fatto la storia delle serie Tv. Dai procedurali della CBS a True Detective è ormai difficile rivoluzionare il genere. Dunque, quando si guarda un poliziesco, si sa già cosa aspettarsi, e si spera che ci siano un buon ritmo, un mistero intrigante, e dei personaggi carismatici. Di conseguenza, quando ci si è approcciati alla visione del pilot di Three Pines, questi erano gli aspetti sui quali ci si è concentrati. Three Pines è una serie prodotta da Prime Video, creata da Emilia De Girolamo (The Tunnel) e basata sulla serie di romanzi di Louise Penny che vedono come protagonista l’Ispettore Capo Armand Garnache, sezione omicidi della polizia del Quebec. I primi due episodi sono stati rilasciati il 2 dicembre; ogni settimana saranno rilasciate altre due puntate, per un totale di 8.
IN UNA TRANQUILLA CITTADINA, UN DELITTO EBBE LUOGO
In una tranquilla cittadina, un delitto ebbe luogo. Questo incipit è la quintessenza dei polizieschi, e rappresenta un vero e proprio classico del cinema e della televisione. In questo caso, la tranquilla cittadina è quella di Three Pines, in Quebec. L’omicidio è quello di CC de Poitiers, una famosa artista che si era trasferita da qualche mese nella cittadina. Il caso è stato trattato nel secondo libro della collana curata da Louise Penny, ossia “A Fatal Grace“, pubblicato nel 2007. Questo dettaglio è rilevante per evidenziare delle differenze tra i libri e la serie. Nello show, l’ispettore Garnache (Alfred Molina: Frida, Feud, Spider-Man) e i suoi assistenti arrivano per la prima volta nella cittadina di Three Pines. Nei libri, avevano già condotto un’investigazione nella cittadina nel corso del primo capitolo della saga, “Still Life”, pubblicato nel 2005. Ciò creerà delle discrepanze nel rapporto tra i poliziotti e i cittadini, ma ciò non rappresenta una criticità. Come spesso ripetuto, i libri e le trasposizioni televisive sono due campi molto diversi tra loro, e le modifiche – se funzionali – non rappresentano un difetto degli show.
SALUTAVA SEMPRE, OPPURE NON SALUTAVA MAI?
Quando una persona viene uccisa in un piccolo paesino, di solito l’immagine iniziale è quella di una persona amata da tutti i concittadini, per poi scoprire segreti e verità nascoste. Dunque, il detective deve cercare di trovare la persona con un conto in sospeso o dei rancori verso la vittima. In questo caso, invece, la vittima era disprezzata da tutti gli abitanti di Three Pines e anche da suo marito – che veniva tradito apertamente – e da sua figlia – che veniva trascurata e non era amata dalla madre. In questo caso, dunque, Garnache e il suo team dovranno capire chi avesse più rancore degli altri nei confronti di CC de Poitiers, con il rischio di essere di fronte a un omicidio organizzato da una collettività intera.
Non avendo letto i libri di Louise Penny, è difficile fare previsioni sul ritmo della narrazione, sullo stile investigativo di Garnache o sul numero di colpi di scena. Quello che si può già vedere, però, è la presenza di un altro caso, legato a tematiche sociali reali, che si intreccerà con l’omicidio di cui sopra.
OLTRE L’OMICIDIO: LE SPARIZIONI NELLE COMUNITÀ NATIVE
Così come negli Stati Uniti, anche in Canada esiste un problema reale legato alle sparizioni di giovani ragazze appartenenti alle comunità native. Il tasso di casi risolti è piuttosto basso, e le forze di polizia sono spesso accusate di negligenza o di scarso interesse nei confronti di queste vicende. Nel caso di questa serie tv, l’omicidio di CC de Poitiers si legherà anche all’indagine relativa alla sparizione di Blue Two-Rivers, una ragazza di 18 anni che vive in una comunità nativa nei pressi di Three Pines.
Oltre alla narrazione delle indagini per l’omicidio, Three Pines ha dunque anche l’ambizione di raccontare di un fenomeno sociale molto sentito in Nord America negli ultimi anni. Le serie poliziesche sono considerabili come un piatto che il cliente deve comporre: la sostanza di base è sempre la stessa (omicidi, casi da risolvere), poi lo sceneggiatore può aggiungere i condimenti e le salse che preferisce (colpi di scena, segreti nascosti, doppiogiochisti, legami personali, tematiche sociali etc.). L’obiettivo è quello di creare una composizione armonica tra i vari ingredienti. Nelle prossime sette puntate si scoprirà se Emilia Di Girolamo – che è anche sceneggiatrice delle prime due puntate – avrà svolto il compito con successo.
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Un buon poliziesco a tema natalizio da guardare in queste fredde giornate di Dicembre. Non ci si può certo lamentare.
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.