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Treason 1×01 – Episodio 1TEMPO DI LETTURA 4 min

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Allenato e cresciuto nell’MI6, Adam Lawrence sembra essere pronto per la consacrazione della propria carriera. Ma quando viene raggiunto da Kara, spia russa con cui condivide un passato complicato, è costretto a mettere in discussione tutto e tutti nella sua vita.
Con queste premesse si presenta Treason di Matt Charman (Il ponte delle spie), nuova limited series spy-drama di Neftlix che si presenta come classico del genere.
Una tirata d’orecchie è doverosa a casa Netflix, la cui strategia di rilascio dei propri prodotti sembra lasciare a desiderare, infatti Treason viene lanciata una manciata di giorni dopo la divertente The Recruit. Nonostante quest’ultima abbia un target più giovane dato che il protagonista (Noah Centineo) ha 24 anni e di conseguenza la serie esplora il mondo dello spionaggio visto dagli occhi di un neo-laureato, Treason risulta comunque un prodotto ridondante all’interno del catalogo questo mese. Il massivo numero di produzioni degli ultimi anni ha reso molte storie prevedibili dallo spettatore o riconducibili a dinamiche già viste, perciò Netflix dovrebbe quantomeno rilasciare le serie appartenenti allo stesso genere a un mese di distanza.

UN CAST DI OTTIME SPIE


Nel cast brillano Charlie Cox e Ciaran Hinds, che convincono da subito con la loro (apparente) dinamica mentore-allievo, grazie anche alla recente partecipazione di entrambi in Kin, serie irlandese che racconta la lotta di potere fra due famiglie dublinesi.
Oona Chaplin (moglie illegittima del fu Robb Stark) è Maddy, la moglie di Adam che sospetta le azioni del marito, portando il tema del sospetto anche tra le mura di casa. Olga Kurylenko (Quantum of Solace, Black Widow) è una spia russa che ha un trascorso misterioso con Adam. Nonostante sia prematuro poter giudicare il lavoro del cast, al primo episodio la diffidenza ed il sospetto che aleggiano fra tutti i personaggi principali fanno ben sperare. Sin dai primi minuti infatti si capisce che il taglio della serie è classico, “alla 007” (anzi, il target del prodotto è proprio l’appassionato di film di spionaggio dei primi anni duemila), ma il tema del tradimento e del doppio gioco la faranno da padrone alla lunga.
Mentre quindi il cast e le tematiche della serie convincono, ciò che vacilla sta nella regia e in alcune scelte tecniche di questo pilot.

LA REGIA COME VALORE AGGIUNTO…


…se usata adeguatamente. Il punto debole di questo pilot è sicuramente la scrittura di alcune scene. Sia la scena iniziale che la finale dell’episodio sono trasposte su schermo con una regia didascalica che fornisce troppi dettagli allo spettatore. Allo stesso tempo appare frettoloso il tralasciare completamente altri aspetti della prima scena di azione, rovinando parzialmente la sospensione dell’incredulità, dettaglio particolarmente importante in serie del genere.
Non aiuta la colonna sonora, elemento fondamentale del genere thriller, che non accompagna efficacemente le scene dove si è in maggiore apprensione per i protagonisti, portando conseguentemente ad un calo di tensione da parte dello spettatore in quelli che dovrebbero essere i momenti culmine della puntata.

EQUILIBRI SOTTILI


I difetti sopra elencati lasciano ancora più rammarico dato che sia l’intreccio che lo sviluppo di trama del primo episodio sono intriganti e catapultano immediatamente il racconto nel vivo dell’azione. Lo show si mantiene allo stesso tempo sia sui binari classici della narrativa di spionaggio, ma approfondisce anche tematiche come il confine fra un tradimento e un gesto altruista.
Solitamente i protagonisti di questo genere di storie compiono azioni eroiche in nome del bene comune, ma come si comporta nella realtà una persona che si ritrova di fronte alla necessità di compiere scelte di dubbia moralità? Cosa succede quando si accetta l’aiuto di qualcuno senza tenere conto del prezzo che si dovrà pagare? La debolezza con cui i protagonisti di Treason si piegano ad un ricatto è interessante, perché è così che una persona comune potrebbe reagire. Cox si muove bene nei panni di Adam, anche perché condivide alcune peculiarità con il suo iconico Daredevil, come il forte senso dell’onore ma anche l’impotenza di fronte ai compromessi che si è costretti ad accettare nella realtà.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il cast, in particolare Charlie Cox e Ciaran Hinds
  • I sottili equilibri messi sin da subito in pericolo da segreti e doppi giochi
  • La scena finale che catapulta nel vivo dell’azione…
  • …ma la regia didascalica di alcune scene ammazza il mordente e le rende prevedibili
  • La colonna sonora che di thriller non ha niente

Treason conclude quindi il suo primo giro con una puntata tentennante su alcuni aspetti registici che sono fondamentali per una serie sullo spionaggio, ma allo stesso tempo l’ottimo cast e il promettente intreccio convincono senza troppa difficoltà a proseguire nella visione. Per questo motivo il voto non può che essere un Save: i buoni presupposti ci sono, Treason ora deve cercare di essere meno prevedibile e un po’ più adrenalinica.

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