La Londra che Ellie, una giovane studentessa di moda, immaginava è molto lontana dalla realtà in cui si ritrova. Una realtà da cui riesce a scappare durante la notte, quando sprofonda nel sonno. Sogna di viaggiare fino agli anni ’60 ed impersonare Sandie, un’aspirante cantante. Ma il destino riservato a Sandie è molto più brutale di quel che immagina. |
Ultima Notte A Soho è un altro di quei film che ha subito enormi ritardi nella distribuzione a causa della pandemia di Covid. Inizialmente l’uscita era prevista per settembre 2020, slittata poi ad aprile 2021. In ultima istanza, è stato presentato alla 78esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Con protagonisti Anya Taylor-Joy (La Regina Degli Scacchi), Thomasin McKenzie (JoJo Rabbit) e Matt Smith (Doctor Who, The Crown), Edgar Wright confeziona un ottimo noir dalle tinte horror e fortemente influenzato dal cinema degli anni ’60.
UNA RAGAZZA A LONDRA
Ellie Turner è una giovane ragazza che vive assieme alla nonna in Cornovaglia. Amante della musica, degli anni ’60 e aspirante stilista, si trasferisce a Londra per frequentare il London College Fashion. Anche se non sembra, grazie al suo spirito allegro e spensierato, il suo passato è segnato da un evento traumatico. Sua madre si è tolta la vita quando lei era piccola, ma la ragazza continua a vederla riflessa nello specchio.
Le sue alte aspettative sulla vita a Londra vengono presto ridimensionate. Soprattutto a causa della sua compagnia di corso nonché coinquilina. Le ragazze sembrano vivere su due mondi differenti: Ellie vorrebbe solo una quotidianità tranquilla passata ad ascoltare la musica e a far pratica con il disegno; Jocasta preferisce far festa nel loro piccolo appartamento in tarda notte. Per scappare dai comportamenti irrispettosi della sua compagna di college, che si tramutano ben presto in prese in giro e scherni, Ellie si trasferisce a da un’anziana signora che affitta una stanza della sua casa a Goodge Place.
Durante la prima notte nel nuovo appartamento, Ellie ha un vivido sogno in cui si ritrova catapultata negli anni ’60, rivestendo le sembianze di Sandie, un’aspirante cantante.
Quando scopre che non è stato un sogno, Ellie inizia ad essere ossessionata e sempre più curiosa della vita di Sandie e della sua relazione con Jack, il manager del Café Paris.
LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE
La bellezza di Ultima Notte A Soho risiede in due caratteristiche chiavi: la struttura narrativa che si ripete per entrambe le protagoniste e l’estetica dominata da colori neon e un montaggio frenetico quando la sanità mentale di Ellie si fa più labile.
Ellie è una sognatrice. Crede fermamente che la vita a Londra sarà segnata solo da meraviglie. Non soltanto si lascia andare a sogni ad occhi aperti, ma è convinta che Londra sia un posto stupendo dove, senza ombra di dubbio, la sua vita prenderà la piega che desidera. Appena mette piede nella nuova città, i suoi sogni vengono infranti. Prima ancora di Jocasta, Ellie incontra solo uomini viscidi e molesti che rendono la sua prima impressione della città completamente diversa da quella che si era immaginata.
Anche se dovrebbe aver imparato che non è tutto oro quel che luccica, Ellie resta immediatamente affascinata da Sandie e dalla sua vita. Fino a replicare il suo aspetto tingendosi i capelli di un biondo platinato, comprando un impermeabile bianco identico a quello che ha visto in sogno e prendendo lo stile di Sandie come ispirazione per i suoi lavori all’accademia.
La tenacia mostrata dalla ragazza nel voler esibirsi al Café Paris è d’ispirazione per Ellie. Accecata da una vita che può avere solo in sogno, ben presto scopre – ancora una volta – che le fantasie a cui si aggrappa non sono così idilliache come immagina.
Ellie è una semplice spettatrice, impotente di fronte a quello che succede a Sandie. Non riesce ad avvertirla, né tanto meno a fermare quel che le accade. Tutto si capovolge quando la realtà si fonde con il mondo onirico che prende il sopravvento.
IL PATRIARCATO COLORATO DI NEON
La carriera di Edgar Wright è costellata di ottime pellicole. Ad averlo sancito come autore che sta raggiungendo la sua identità creativa grazie ad un’estetica riconoscibile e delle sceneggiature sempre solide è il suo film del 2017, Baby Driver. Passando per la commedia e poi per l’azione, Ultima Notte A Soho è il suo primo noir che attinge apertamente all’horror.
Come Ellie, lo spettatore è affascinato dalla Londra degli anni ’60. Dalla colonna sonora che richiama quegli anni, ai costumi e all’attitudine di Sandie e Jack, due ragazzi il cui carisma conquista già dal loro primo incontro. Il rosso è il colore predominante del film, le cui luci abbaglianti prima affascinano e poi tingono il destino crudele che spetta alle due protagoniste.
Please, save us.
No.
Ellie e Sandie vivono ad anni di distanza, ma sono incastrate nel medesimo mondo dove il dominio maschile la fa da padrone. Entrambe sono vittima degli sguardi e delle molestie che le oggettificano e sessualizzano. La sicurezza di Sandie viene ben presto soppiantata da una gerarchia crudele che la vuole dipendente e sottomessa. Il suo sogno di fare la cantante diventa un’arma da usare contro di lei, nel tentativo di trasformarla in una bambola che danza in abiti succinti, alla mercé di uomini eccitati e divertiti.
L’ultimo film di Wright non è esente da difetti. Il mancato approfondimento del personaggio della madre di Ellie e una CGI talvolta carente ne sono le prove. Ma la bellezza e la narrazione coerente del regista, il cui male gaze non inquina una storia di denuncia al patriarcato, rendono Ultima Notte A Soho un film da recuperare.
TITOLO ORIGINALE: The Last Night In Soho REGIA: Edgar Wright SCENEGGIATURA: Edgar Wright, Kristy Wilson-Cairns INTERPRETI: Anya Taylor-Joy, Thomasin McKenzie, Matt Smith, Sam Claflin DISTRIBUZIONE: Universal Pictures DURATA: 116′ ORIGINE: USA, 2021 DATA DI USCITA: 04/11/2021 |