Ad un solo episodio dalla conclusione di questa seconda stagione, The Morning Show fa un giro completo ricollegandosi a “My Least Favorite Year”.
La season premiere, infatti, era partita con uno sguardo al fatidico marzo 2020, presentando una New York in pieno lockdown, per poi riportare la storia indietro di qualche mese.
Ad unire il flashforward agli scorsi episodi è sempre stato un unico filo conduttore: il Covid-19. L’insorgere della pandemia si è mostrata nella serie in maniera altamente realistica, partendo sottotraccia per poi esplodere all’improvviso in faccia a tutti. A tal proposito, non coglie minimamente di sorpresa la positività di Alex, con gli autori che in questo modo riescono a mantenere alta l’attenzione su entrambi i fronti, sia quello relativo all’attualità che quello prettamente narrativo.
“Testimony”, dunque, funge da apripista per chiudere il cerchio stagionale, e lo fa anche da un punto di vista interno, ricollegando l’intera trama ai suoi personaggi. Tra le particolarità di questa stagione, infatti, spicca sicuramente la scissione delle due protagoniste. In questi nove episodi, Alex e Bradley hanno portato avanti percorsi personali totalmente differenti, non ritrovandosi quasi mai a condividere in scena momenti narrativamente significativi. Divise sia nella conduzione del TMS che nelle problematiche personali, in quest’episodio le due conduttrici si ritrovano nuovamente collegate. Un collegamento che si intende soprattutto a livello empatico: in scena Alex e Bradley si ricongiungono solo brevemente ma, forse per la prima volta, si ritrovano davvero più vicine come persone e donne.
LA CADUTA DI ALEX
Nonostante questo filo empatico regala un avvicinamento tra le due protagoniste, Alex e Bradley continuano a procedere separatamente dal punto di vista delle storyline.
I risvolti dello scandalo legato a Mitch continuano a caratterizzare fortemente la realtà della sua ex collega, tanto che la vita della Levy non riesce ancora a trovare una propria quadratura, continuando ad avanzare tra errori in buona fede e atteggiamenti autodistruttivi.
Per questo, la caduta di Alex avvenuta negli ultimi minuti di episodio acquisisce un valore fortemente metaforico. Così intenta a rimanere a galla nel post scandalo, preoccupata dall’opinione pubblica e devastata dall’idea del contenuto del libro di Maggie Brennar, la donna continua ad inciampare nelle sue stesse azioni, frenetiche e contraddittorie ma, allo stesso tempo, reali ed estremamente umane.
Ed è proprio questo uno dei grandi pregi di The Morning Show. Così come accaduto con Mitch Kessler, la rappresentazione che viene data ai personaggi risulta completa nelle più svariate sfumature, non fermandosi ad un giudizio netto e statico, ma dando modo allo spettatore di assimilare l’intera caratterizzazione di un character che difficilmente è sempre o tutta bianca o tutta nera. E di questo la narrazione non può che giovarne.
L’INTERVISTA
Di pari passo al percorso di Alex, procede quello di Bradley. Anche in questo caso, la Jackson si ritrova alle prese con difficoltà e crescite personali sia a livello famigliare che relazionale. Ma, se durante il corso della stagione una buona parte della storyline di Bradley è stata dedicata al difficile rapporto con il fratello o alle paure e ai desideri lasciati emergere dalla relazione con Laura, in quest’episodio spicca finalmente anche l’aspetto lavorativo che prende in considerazione più sfaccettature. Come sottolineato in precedenza, il rapporto tra Alex e Bradley riprende vita portando le due donne a trovare una certa comprensione empatica reciproca che le spingerà a prendere, ognuna a proprio modo, le difese dell’altra.
Ma oltre ad ampliare quest’aspetto personale tra le due colleghe, la puntata offre a Bradley l’occasione perfetta per emergere dal punto di vista prettamente lavorativo. L’intervista a Maggie Brenner si pone come un’ottima opportunità per il personaggio interpretato da Reese Witherspoon di riportare in auge le qualità giornalistiche della donna. La chiacchierata in studio tra Bradley e la Brenner viene poi portata in scena in maniera esemplare, confezionando un punto fondamentale per il character, per lo show in sé e per la trama stessa.
E poco importa se sul finale di puntata il riscontro ottenuto attraverso l’intervista viene nuovamente sovvertito: c’è ancora un episodio a disposizione, dopotutto.
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Con le due protagoniste che si riprendono la scena divise tra emotività e professionalità, The Morning Show spiana la strada al season finale grazie ad un ottimo episodio.
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.