Zero Day 1×02 – Episode 2TEMPO DI LETTURA 3 min

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Zero Day 1x02 recensioneIn “Episode 2”, Zero Day riparte come se l’episodio allucinatorio dell’ex presidente Mullen non fosse mai avvenuto. L’inquietudine verrà affrontata in un momento successivo. Scelta discutibile, ma c’è molta carne al fuoco e bisogna rapidamente passare ad altro.
Intanto, un plauso agli sceneggiatori e alla loro attenzione ai dettagli. Mullen, infatti, ha segnato sul telefonino il numero dell’informatore segreto non sotto “pizza”, ma sotto “lavasecco”. Bene, perché ormai memorizzare come “pizza” un numero segreto è un trucco abusato.
Mentre il tempo stringe, c’è anche il conflitto a fuoco in cui sono coinvolti personaggi legati al consolato russo.
Casomai, poi, il cast fosse poco ricco di stelle, arrivano ad arricchirlo Mozhan Marnò – Navabi e Connie Britton, nel ruolo di due fidate consigliere della commissione Zero Day.

IL PIACERE DI RIVEDERE VOLTI NOTI


Mozhan Marnò – Navabi è tornata al modo delle serie tv alcuni anni dopo la sua lunga partecipazione a The Blacklist. Nel frattempo, ha potuto realizzare un suo progetto teatrale a New York. Connie Britton, invece, ha inanellato presenze di prestigio tra cinema e tv sin dagli ormai lontani tempi di Friday Night Lights. Una serie dove recitava con Jesse Plemons, altro personaggio che zitto zitto si è ritagliato un posticino in diverse produzioni importanti.
Il personaggio della Britton sembra, da subito, nascondere qualche segreto sotto la veste di “amica di famiglia” dei Mullen. Qui si rivela un difetto di questa serie: un quasi eccessivo compiacimento della propria complessità.
La realtà a cui Zero Day si ispira certo non è semplice. Tanto più cresce, però, il livello di intrigo, tanto più occorre abilità per saperlo gestire.

UN INTRECCIO VOLUTAMENTE MOLTO CRIPTICO


Fin qui, comunque, tutto regge e il problema non è sicuramente la qualità degli attori. In particolare, l’abilità di Robert De Niro nel tenere discorsi davanti a un temibile pubblico è rimasta inalterata da quando si allenava davanti allo specchio negli anni ’70.
La situazione è complicata da gestire perché la ricerca della verità non è al primo posto nella scala delle priorità delle figure coinvolte.
Cioè, forse lo sarebbe per l’ex presidente, ma problemi di età, salute e amarezze personali ostacolano il cammino. La presidente Mitchell, come si accennava sopra, vuole soprattutto risolvere in fretta il caso, trovando un colpevole qualsiasi. Per il resto, al comitato di controllo sullo Zero Day ci sono il senatore Dreyer e Alexandra. Il primo, ambiziosissimo, già si vede al vertice del potere. Lei ha tutta una storia di rancori molto personali contro papà George. Roger è legato da ambiguo rapporto a Robert Lyndon.

ACCERTATO UN PRIMO PUNTO


Per completare il quadro, non può mancare Elon Musk una figura di spicco del mondo della tecnologia e dell’informatica, adeguatamente miliardaria. Ecco quindi che arriva Monica Kidder con la sua azienda cybertech Panoply.
Condisce il tutto l’influencer Evan Ross, che cerca di cavalcare l’inquietudine e lo sconvolgimento della gente proponendosi come “voce del popolo“.
Almeno per ora, tuttavia, un primo risultato la commissione Zero Day l’ha ottenuto: evitare una guerra fra gli Stati Uniti e la Russia. Non è poco, ma sapere che dietro il catastrofico attacco degli hackers c’è un prodotto americano finito in mano a gente insoddisfatta (sembrerebbe un gruppo chiamato “I Mietitori”) non è meglio.

 

THUMBS UP 👍 THUMBS DOWN 👎
  • Robert De Niro
  • Mozhan Marnò – Navabi
  • Connie Britton
  • Lo show rischia di cadere nel baratro del compiacimento della propria stessa complessità

 

Essendo questo il secondo episodio su sei previsti, la serie è ancora in fase ascendente. Si vedrà in seguito se saprà mantenere l’equilibrio tra il puro piacere di aggiungere personaggi, segreti e sottotrame e la necessità di presentare al pubblico un discorso coerente e compiuto. Il fascino dei richiami alla più stretta attualità non guasta.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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