Guardare una puntata di Resurrection riporta alla mente le serie tv come Lost che riempivano di domande lo spettatore senza lasciargli tregua e a cui veniva trovata risposta in maniera lenta e molto avanti nella serie.
Il tutto è facile trasporlo qui dove ci troviamo nella medesima situazione ovvero, con gli sceneggiatori che mirano a rinfoltire i dubbi degli spettatori su più e più punti.
Nella scorsa puntata era stato introdotto in maniera sapiente e ben calibrata il personaggio di Margaret Langston al quale, in “Echoes”, sembra esser dato maggiore spessore complice anche la perfetta alchimia tra nonna e nipotino: entrambi Ritornati ed entrambi con la forte convinzione di sentirsi in completa disarmonia con ciò che li circonda. Viene infatti amplificata la sinergia tra i due, a discapito del legame che si era instaurato tra mamma e figlio: Margaret sembra scalzare Lucille dalla classifica delle persone a cui Jacob fa riferimento.
L’agente Bellamy dopo la simpatica chiacchierata avuta nella scorsa puntata con lo sceriffo è ora “obbligato” a cooperarci per conto della donna del governo presentataci sempre nella scorsa puntata. Mentre lo spettatore medio si sarebbe aspettato almeno un minimo di tensione tra i due, gli sceneggiatori hanno invece preferito sorvolare sullo scontro tra i due inserendo solo qualche semplice e non troppo accesa schermaglia.
Parallelamente all’allontanamento, seppur velato, tra Lucille e Jacob la puntata ci regala all’opposto la pace tra il Pastore e la moglie che ha ormai accettato la difficile situazione capitatale successivamente al ritorno Rachael.
Così come nella scorsa stagione, anche in questa gli sceneggiatori prediligono il soffermarsi, in certe scene anche in maniera eccessiva, sul difficile riadattamento dei Ritornati alla società: è stato così per Jacob mentre cercava di riconquistare il padre ed è così anche per Margaret, sconvolta alla notizia che l’industria di famiglia è stata abbandonata da Henry.
Resurrection è sicuramente una serie molto profonda ed introspettiva: le scene e le riprese non sono mai lasciate al caso e alcuni fotogrammi sono molto peculiari e significativi (su tutti, il cartello all’entrata dell’industria completamente divelto oppure Jacob che osserva il corvo e il dialogo conclusivo tra Marty e Jacob).
Rimane però il dubbio che mettendo eccessiva carne al fuoco si rischi di non concludere niente: alcuni quesiti si trascinano ancora dalla scorsa stagione e riguardano principalmente Caleb e la sua sparizione. Quesiti che sembrano trovare un qualche collegamento con un’altra sparizione di un Ritornato avvenuta proprio in questa puntata.
La suddetta sparizione avviene però successivamente alla visita di Margaret nella stanza dell’uomo che da poco aveva fatto ritorno dal mondo dei morti: che la donna abbia qualche collegamento con il fatto? Ciò è in un certo tal senso connesso con gli scheletri che la donna dissotterra durante la notte nell’industria dei Langston.
La donna del governo, pur tenendo in pugno l’agente Bellamy, non pare propriamente uno dei cattivi; o almeno fino a qui non ha dato validi motivi per essere definita tale. Saranno le prossime puntate a delineare il personaggio ed il suo peso all’interno della serie.
Le domande sono tante, ma le risposte sono poche al momento.
Non resta che sperare che con il proseguo della stagione vengano trovate delle soluzioni ai quesiti fondamentali.
Nota a margine: così come era stato detto per la passata stagione anche in questa c’è da sottolineare il pollice in giù per quanto riguarda la recitazione di Matt Craven (lo sceriffo Fred Langston): uno dei personaggi meno credibili e peggio riusciti di sempre. E’ la controfigura di se stesso. Orripilante.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Revelation 2×01 | 8.38 milioni – 2.5 rating |
Echoes 2×02 | 6.74 milioni – 1.8 rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.