Revenge 2×10 – 2×11 – Power – SabotageTEMPO DI LETTURA 5 min

Al ritorno dalle vacanze troviamo una puntata di Revenge col
botto, con tanto di scandalo eclatante che fa cadere in pezzi le false menti
benpensanti dell’alta borghesia presa di mira dalla bella Amanda. Solo che
questa volta, a differenza delle altre, è stato uno scandalo, come dire, a fin
di bene. Uno scandalo che rappresenta l’affrancamento e il riscatto di una
donna vittima di violenze decennali

 provocate dall’unica persona al mondo che
invece si suppone debba proteggerla: suo marito. Il titolo poi come in tutti
gli episodi di Revenge non potrebbe essere più azzeccato: Power. Potere che
manipola un uomo fino a fargli tradire nel modo più vile possibile lo stesso
sistema di cui è paladino, potere che porta un giudice a svelare “segreti d’ufficio”
e lo rende complice indiretto di ben due omicidi. Potere cui vendi l’anima, che
ti logora e ti cambia nel profondo, che ti trasforma fino a diventare tutto
quello contro cui la giustizia lotta: un corrotto, violento e senza scrupoli. Ma
come la nostra Amanda ci fa notare il potere non è qualcosa che si vince o si
perde, ma è qualcosa che viene dall’interno di ciascuno, e ci dimostra ancora
una volta che il suo è il più forte di tutti perché dettato e mosso dalla
vendetta.

La nostra burattinaia muove i fili invisibili senza che nessuno abbia
il minimo sospetto ormai da quasi due stagioni, e in questa puntata porta alla
rovina un’altra persona complice di quel fantoccio che è stato il processo a
suo padre, il giudice. Una persona che si suppone debba essere al di sopra di
tutto e tutti, che debba incarnare tutti gli ideali di cui è portatore e
difensore. Quindi un triplo fallimento per il nostro giudice Barnes, come uomo,
giudice e marito.

L’altra manipolazione a cui assistiamo in questo episodio è
un po’ più “leggera” ma non per questo meno machiavellica; dopo l’esclusione
del bel Aiden dal consiglio della Grayson Global, Amanda è costretta ad
escogitare un ulteriore escamotage per manipolare il nuovo amministratore
Daniel, e quale miglior modo se non rientrare di nuovo nelle sue grazie? E così
assistiamo alla (falsa) rottura con l’aitante Aiden e la riconciliazione con
Daniel, piano suggerito tra l’altro dall’apprensiva e affettuosa Victoria che
come al solito si dimostra la manipolatrice per eccellenza.

Per quanto riguarda
la story-line dei fratelli Porter che dire se non che se la sono cercata?? Dai sul
serio, sorvolando sul maldestro tentativo di spionaggio di Declan, davvero
pensavano che sarebbe stato così facile liberarsi di quell’infido socio che si
sono ritrovati? Quel tizio sta chilometri avanti a loro e infatti si è visto
dalla conclusione della storia: Jack finisce in carcere. Io consiglierei ai due
fratelli di lasciar fare a fake Amanda, lei sì che sa risolvere i problemi: una
botta in testa, qualche coltellata, un bel insabbiamento ed è tutto bello che
risolto! L’Iniziativa l’abbiamo vista un po’di più del solito sotto forma
della misteriosa Helen, quel tanto che basta per insinuare una bella pulce nell’orecchio del non più tanto sprovveduto Daniel per portarlo a scavare più a fondo nei
progetti della Nolcorp, e far entrare in confusione il nostro Aiden. 

Il tema del secondo episodio, “Sabotage”,
invece vede al centro della scena mamma Victoria, che così amorevolmente come
solo lei sa fare, fa sfumare il guadagno di milioni di dollari al figlio
facendo la civetta con l’acerrimo rivale di sempre della Grayson Global, solo
per mettere i bastoni tra le ruote all’Iniziativa che vuole fare di Daniel il suo
nuovo fantoccio. Nobile motivazione verrebbe da dire, ma ormai conosciamo tutti
la nostra badass Victoria e i suoi secondi/terzi/millesimi fini fin troppo
bene, comunque vedremo se quello che la spinge è solo istinto materno. Lo sapevo
che se c’era qualcuno che poteva fregare l’Iniziativa era Emily e infatti in
questo episodio ci è perfettamente riuscita facendo sì che sembrasse che Aiden abbia
salvato la vita alla ormai a tutti nota Helen. Non so cosa sperino di ricavarne
da tutto ciò, non mi sembra che quella donna e la sua organizzazione dimostrino
molta gratitudine e compassione ma vabè mi fido di Emily e della sua mente
geniale. Il nostro povero Nolan ormai messo alle strette dal suo nuovo capo
Daniel non sa più come insabbiare questo misterioso programma Carrion che ha
creato ma prontamente insabbiato per gli effetti deleteri che potrebbe produrre
(sarà per caso un’altra Machine di Person Of Interest?!), unico colpo di scena
degno di nota comunque è la rivelazione che la bella Padma (conosciuta anche
come Rebecca dai fan di Greek) è in realtà una spia dell’Iniziativa, povero
Nolan come al solito.

La puntata poi prosegue con il ritorno in scena di Ashley
(speravo che ce la fossimo tolta davanti una volta per tutte, e invece..) che “convince”
Grayson senior a riprenderla sotto di sé (gioco di parole velato ma perfettamente
voluto) e lo sprona ad aiutare lo sprovveduto Jack che nel frattempo dietro le
sbarre racconta tutto a fake Amanda ma le proibisce di fare qualsiasi cosa
contro i fratelli/coltelli Ryan (ha toppato un’altra volta..io avrei
sguinzagliato il cane). Anche se mosso da fini discutibili (l’impatto che
avrebbe avuto sulla sua immagine pubblica l’impegno nel difendere un uomo
ingiustamente detenuto) ha finalmente fatto qualcosa di utile e così il nostro
caro Jack ritorna dalla sua famigliola felice, anche se personalmente credo che
sia passato dalla padella (fratelli Ryan) alla brace (Grayson senior). Puntata a
mio avviso molto fiacca a parte uno o due colpi di scena, Revenge ha
decisamente avuto un calo dall’episodio 2×10 al 2×11, e di brutto…