Salem è stata sinonimo e rappresentate esemplare della categoria di telefilm della quale si fa porta voce: thriller e serie soprannaturale. Benché il secondo elemento permanga e contraddistingua il lascito ed i temi trattati all’interno della serie, è il carattere “thriller” che risulta mancare all’appello. La seconda stagione dello show della WGN era stato sponsorizzato e presentato con il tag “Witch War”: ebbene, trascorsi otto episodi della suddetta stagione e tralasciati alcuni rari fuochi isolati (scontro tra Mary e Mercy) tale denominazione sembra essere completamente inconcludente e poco veritiera. La trama procede a rilento e senza presentare effettivi sbocchi narrativi: nella passata stagione pareva certa la riuscita di Mary nel portare a termine il Sommo Rito e i vari colpi di scena ed espedienti presentati hanno fatto da cornice ad una convincente e coinvolgente prima parte della storia delle streghe di Salem.
Dopo aver perso George nel finale della scorsa puntata ed averlo ripetutamente ed inutilmente cercato di salvare, Mary si trova ora a dover fare i conti con due ingombranti e grossi problemi: la scomparsa del marito la cui presenza riusciva a permetterle di restare a capo della cittadina; l’opprimente figura della contessa Marburg dalla quale la donna cerca di mantenere la distanza, pur non riuscendoci.
Lo scontro, per ora semplicemente verbale, tra le due è avvincente ma manca di vera verve e cattiveria: trattandosi per lo più di discorsi e scambi di battute, lo spettatore attende con ansia il momento in cui le due giungeranno al tanto agognato momento dello scontro magico.
Sembra però che il vero punto di forza per entrambe saranno le varie alleanze strette nel corso di questi episodi. Per l’appunto la contessa ha da subito tenuto vicino a sé Mercy Lewis, acerrima nemica di Mary e per la quale serba rancore ed odio da moltissimo tempo. Proprio Mercy a cavallo tra gli episodi “I’ll Met By Moonlight” e “The Beckoning Fair One” è risorta fisicamente e psicologicamente dalla propria rattrappita carne: così come una fenice risorge dalla propria cenere, la giovane ragazza ha portato a compimento una trasformazione totale tornando ad essere la giovane, carina e spensierata ragazza di Salem com’era prima che tutta la storia avesse inizio. Il suo animo oscuro e malvagio però rimane ed è per questo che la contessa cerca di tenerla vicino a sé.
Un altro personaggio per il quale ancora sembra difficile profilarsi una posizione ben delineata è John Alden: presentatasi la possibilità di eliminare Mary Sibley, l’uomo sembra arrendersi all’amore che ancora prova per la donna. Pur essendo verosimile il sentimento e la sua fondatezza, l’estremo sacrificio di John che ha “combattuto il fuoco con il fuoco” sarà totalmente vano se non riuscirà a portare a termine il compito per il quale è giunto di nascosto e celandosi ad occhi estranei. L’uomo viene “rapito” da Tituba che sembra voler presentare al pubblico il suo animo da amante del bondage: è difficile concepire il fatto che la donna cerchi di sedurre (o convincere) un cacciatore di streghe a schierarsi dalla sua parte per poter vendicarsi entrambi di Mary. John è ancora imprigionato, ma dopo il totale rifiuto in “Dead Birds” è difficile immaginare cosa potrà architettare per fuggire e soprattutto per evitare vari interventi magici di Tituba. Da rivedere le scene tra i due personaggi appena discussi: non portano nulla alla trama, in quanto inconcludenti, appaiono inoltre forzate e ricercate solo per poter regalare una nota di malizia allo spettatore. Niente di più.
Emozionante e molto commovente è il ritorno di Increase Mather tra le mura di Salem: l’uomo, richiamato dall’Inferno da Mary per svolgere un importante compito, rimane uno dei personaggi più convincenti e ben costruiti dell’intera serie. La sua lotta interiore tra bene e male ha trovato risposta nel dantesco Inferno nel quale sembra dover pagare pegno, secondo la regola del contrappasso.
Il suo ritorno permette agli sceneggiatori di costruire una scena familiare con Cotton ottimamente presentata: ciò che lo spettatore non aveva potuto vedere al termine della movimentata ultima puntata della passata stagione può vederlo ora. Padre e figlio che, finalmente, sembrano esserci presentati per ciò che mai lontanamente erano stati nella prima stagione: una famiglia.
Parallelamente alla alleanza tra Mercy e la contessa, l’ultimo episodio sembra voler delineare una nuova e imprevista alleanza: il dottor Wainwright, comparso ad inizio stagione, ha compreso i vari intrighi ed ha svelato finalmente chi si cela dietro la peste che ammorba Salem. Ma invece di voler infilare la testa della colpevole (Mary) su di una picca, l’uomo vuole unirsi alla causa. Il perché è da ricercarsi in due fattori: l’infatuazione dell’uomo per la donna e la naturale curiosità che un uomo di scienza presenta ogni qualvolta si verifica qualcosa che non riesce a spiegare razionalmente.
Ebbene, come già lo era ad inizio stagione, l’ago della bilancia rimane la giovane ed inesperta Anne Hale che ritrovato il Libro delle Ombre del padre, sembra presentarsi come mina vagante per ogni strega con mire di potere.
Ora che le squadre sembrano essere fatte e le alleanze delineate, la guerra avrà inizio? Insomma, mancano cinque episodi alla conclusione della stagione. Non vorremmo che il tutto finisca proprio sul più bello.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Wine Dark Sea 2×05 | 0.33 milioni – 0.1 rating |
I’ll Met By Moonlight 2×06 | 0.25 milioni – 0.1 rating |
The Beckoning Fair One 2×07 | 0.32 milioni – 0.1 rating |
Dead Birds 2×08 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.