Snowpiercer 3×09 – A Beacon For Us AllTEMPO DI LETTURA 3 min

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Snowpiercer 3x09 recensionePrima regola seriale: se non c’è il corpo, non c’è il morto. Un’affermazione che tutti gli appassionati di serie tv hanno ormai imparato nel corso degli innumerevoli ribaltamenti narrativi a cui hanno assistito nel tempo.
Ben consapevoli di questa lezione, gli spettatori di Snowpiercer non si sono mai realmente convinti della fine di Melanie, lasciata a morire al gelo del mondo esterno da Wilford nello scorso season finale.
Abbandonata a sé stessa per ben sei mesi, Melanie torna così finalmente protagonista in questo penultimo episodio stagionale riportando con sé quella verve narrativa che è finora mancata insieme ad una consistente presenza scenica che, Wilford a parte, si fatica a trovare in qualsiasi altro personaggio.

FASE 1: SALVATAGGIO


Pur non risultando una sorpresa, dunque, la riapparizione di Melanie si erge ad evento della puntata, aumentando di gran lunga l’interesse di tutta la trama dato che la donna porta con sé una diramazione e delle conseguenze che finalmente spingono le storyline nella giusta direzione.
La macchinista Cavill è da sempre stata uno dei personaggi più incisivi dell’intera serie, non per niente il suo allontanamento della trama principale già dalla scorsa stagione ha indebolito le dinamiche all’interno del treno, fino ad arrivare alla continua indolenza con cui si sono presentati i precedenti otto episodi di questa terza annata.
Un ritorno ben visto oltre che atteso che, tuttavia, non è sembrato così ben gestito. Dopo aver costretto lo spettatore a sorbirsi infinite puntate dalla dubbia utilità, senza avanzamenti di trama di nessun genere, quanto visto in “A Beacon For Us All” lascia infatti ancora più perplessi.
Considerato che il salvataggio di Melanie difficilmente si poneva come colpo di scena, non si comprende il motivo per cui gli autori abbiano deciso di arrivare a questo punto solo adesso. Ad un episodio dal season finale, infatti, il recupero è apparso abbastanza velocizzato, a partire dalla panoramica dei metodi di sopravvivenza di Melanie, fino alle sue interazioni con i membri del treno. Un avvenimento che invece poteva ben dilazionarsi in qualche episodio precedente, far riambientare la Cavill nelle politiche del treno e sviluppare così il vero colpo di scena che ha colpito sul finale.

FASE 2: TRADIMENTO


Il momento clou dell’episodio è infatti tutto condensato nei minuti finali. Oltre all’evasione scontata di Wilford che rimette giustamente in gioco il suo personaggio per l’atto finale, è il tradimento di Melanie a caratterizzare l’intero sviluppo.
Si è già detto dell’importanza del ritorno della Cavill nella trama e questa riemerge subito da più punti di vista: oltre a ridare dinamismo agli eventi, infatti, Melanie arricchisce anche il comparto emotivo dello show, dando subito spazio alla sua battaglia interiore.
Il confronto con Wilford non ha niente a che fare con la decisione presa: non si può infatti pensare che con tutto il loro background Melanie si lasci manipolare in questo modo. La presa di posizione contro Layton e il suo sogno del Nuovo Eden restituiscono una caratterizzazione più sfaccettata della donna. Tra ipocrisia e un po’ di presunzione per gli anni passati a mentire agli abitanti del treno e al netto rifiuto della decisione democratica, Melanie si vuole far capo di un tradimento in buona fede, tutto basato sulla visione scientifica dei fatti. Un comportamento ambiguo e fortemente al limite che però dona maggior spessore alla storia, dando il via all’ennesima guerra utile a far risvegliare la stagione dal suo sonno profondo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il ritorno di Melanie
  • Il “tradimento” di Melanie che smuove ampiamente le acque dando finalmente un senso alla stagione 
  • L’evasione di Wilford che lo rimette in gioco 
  • Le sottotrame interne, soprattutto quelle in chiave romantica (da Till e Audrey a Layton e Josie)
  • LJ: la deus ex machina del demonio
  • La tanto attesa svolta stagionale viene accelerata quando poteva essere meglio dilazionata in più episodi 

 

“A Beacon For Us All” è indubbiamente un episodio rilevante per l’intera stagione che, oltre ad alcuni colpi di scena, porta la trama a riavere un senso e una direzione preparando un season finale che finalmente incuriosisce. Peccato solo che si siano svegliati troppo tardi.

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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.

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