Quando si va a recuperare una comedy, si deve sempre dare per scontato che i primi episodi non colpiranno più di tanto. Paradossalmente una forma televisiva così rapida ed immediata ha sempre bisogno di un po’ di tempo per affermarsi e riscaldare il cuore degli spettatori. Sarà proprio la mancanza di una storia a lunga scadenza, oppure la breve durata degli episodi, però spesso serve una stagione intera per essere pienamente coinvolti.
Lo stesso accade per quelle comedy che proprio non ce la fanno. Quelle che vengono cancellate dopo una, massimo due stagioni, quelle che anche continuando non fanno mai breccia nell’animo degli spettatori: anche queste danno una falsa impressione al loro inizio. Caso strano, sia quelle destinate a diventare comedy di successo, sia quelle che crolleranno hanno tra di loro in comune questi primi episodi, posti in uno strano limbo. A livello qualitativo si equivalgono, entrambe fanno sorridere ma mai troppo ridere, le trame sono semplici, spesso stereotipate. Sembrano quasi delle prove, prima di immergere i personaggi in vicende più paradossali e complesse. Inutile aggiungere poi che il grosso del lavoro lo farà l’abilità degli sceneggiatori nel tracciare un’ottima verticalità nel futuro della serie.
Son Of Zorn sta attraversando questa inevitabile fase, con la spada di Zorn Damocle di una trama di base accattivante, ma che di fatto è un fuoco di paglia. Se infatti ci ha positivamente colpito la storia di un cartone animato che deve affrontare una mediocre quotidianità, allo stesso modo la mediocre quotidianità è spesso presente anche nelle vicende descritte. Fortunatamente “The Weekend Warrior” utilizza una trama che, sì, poteva tranquillamente scriversi da sola, in quanto a poca originalità, ma che presenta momenti di comicità assolutamente gustosa e godibile, segno di un umorismo che in futuro potrebbe difficilmente sbagliare. La ricerca è quella della demenzialità, più che della comicità verbale e relegata alle gag di Zorn con i suoi vezzi da personaggio di un violentissimo e medievale mondo animato. Prendiamo ad esempio il suo immedesimarsi con il nostro mondo, Cercare di nascondere la sua pistola di lava con delle salviette è un’immagine più esilarante di quello che sul momento possa sembrare; per non parlare delle continue telefonate ad Eric, personaggio che, probabilmente suo malgrado, aveva il numero scritto su un bagno.
Qualora la comicità scelta sia funzionale anche in contesti diversi da quelli particolari proposti da Son Of Zorn, allora l’elemento “novità” interno alla serie sarà solo un valore aggiunto; qualora invece si tenderà a far ruotare il tutto sulle armi di Zorn, sulla violenza di Zorn e sulle usanze di Zorn, si capirà che le idee saranno soltanto frutto della grande intuizione che ha dato vita alla serie.
Per fortuna c’è Alangulon, reso dal suo interprete un adolescente assolutamente inetto e sicuramente comico nella suo essere, non solo impacciato, ma anche stupido. Voler a tutti i costi farsi bello agli occhi di un teppista non fa altro che dare al personaggio un carattere più aperto a tanti altri risvolti comici futuri.
Il minimalismo cui questa serie ci ha abituato finora, con i suoi pochi scenari, si allarga per fortuna anche a Edie e al suo compagno. Non che regalino chissà quali potentissime gag, se consideriamo poi che la loro linea confluirà con quella di Zorn e Alan. Tuttavia è utile dare una tridimensionalità anche a personaggi di contorno che ancora non emergono.
Son Of Zorn regala quindi segnali positivi e incoraggianti, grazie ad una giusta verve comica e ad una strada che pare non adagiarsi sugli allori di un soggetto che ancora non era stato avvistato nello scenario televisivo odierno (ma in quello passato eccome, vedi l’intramontabile “Space Jam”). Peccato per l’ossatura dell’episodio, basato su conflitti familiari e su una trama presente in almeno un miliardo di commedie.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The War Of The Workplace 1×03 | 3.64 milioni – 1.6 rating |
The Weekend Warrior 1×04 | 3.83 milioni – 1.5 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.