serie sarebbe banale e riduttivo, ma è quello che più si avvicina alla realtà,
o almeno è quello che penso di lui a partire dall’inizio della seconda
stagione. Infatti se nella prima serie era un po’ la caricatura di se stesso,
con il passare del tempo acquista spessore ed è percepibile che è un
personaggio pieno di luci ed ombre proprio come Mike e Harvey; abbiamo fatto i
conti più volte con la sua fragilità, spesso scambiata per vigliaccheria, e qui,
in quest’ultimo episodio, abbiamo la riprova che Louis non è una persona
orribile che vende la sua fiducia al migliore offerente ma è un uomo che ha
bisogno di sentirsi apprezzato dalla gente che stima, da Harvey compreso e anzi
oserei dire soprattutto da lui, e nonostante tutto nel suo piccolo è altruista.
Nella scena in cui lo vediamo parlare con Jessica riguardo le sue intenzioni di
cambiare studio capiamo veramente il profondo disagio che prova nel non sentirsi
a accettato nonostante consideri la Pearson-Hardman casa propria; la scena in
cui si commuove per ciò che Jessica gli dice ha fatto commuovere anche me, per
non parlare della scena in bagno con Mike quando gli racconta della sua vecchia
amicizia con Harvey Specter.
al fatto che ho trovato adorabile il paragone tra loro due e i cartoni animati,
sarei tanto curiosa di sapere perché hanno smesso di essere amici e spero che
la questione verrà approfondita in seguito. Forse mi sfugge qualcosa, ma
raccontata così Louis fa passare Harvey per un pazzo schizofrenico, il che per
certi verso non è poi molto lontano dalla realtà. Infatti se la scorsa volta
avevo accennato al fatto che ogni tanto è bello vedere il lato umano di Harvey,
questa volta sono costretta a rimangiarmi tutto e a dire che il grande senior
partner si è comportato come un bambino viziato, capriccioso e soprattutto ha
fatto il bullo in stile Nelson Muntz dei Simpson: la scena che mi ha lasciato
sconcertata è stata quella in cui getta per terra tutto ciò che stava sulla
scrivania del povero Louis e una volta finito di fare il discorso da folle ha
preso il portapenne e ha rovesciato il contenuto.
gesto è stato una caduta di stile non da poco e per di più è stato veramente
ridicolo, l’ultima volta che ho visto rovesciare un portapenne con quell’aria
strafottente è stata all’elementari, per cui potevano benissimo risparmiarsela
e farlo uscire sbattendo la porta, un cliché che sicuramente avrebbe fatto più
figura se paragonato a questo dispettuccio da scuola materna. Ma non è finita,
perché la follia vera di Harvey si è vista quando ha chiesto a Jessica di
mettere il suo nome sulla porta: per prima cosa Pearson-Specter suona
malissimo, sarebbe meglio a questo punto Pearson-Pulsen come suggerisce Donna,
e poi va bene che ha le manie di grandezza ma questa volta ha superato se stesso.
Per fortuna che nello studio qualcuno ha ancora buon senso e che sa dire di no
al grande Harvey. Nonostante il suo comportamento assurdo, tutto gli viene
perdonato nell’ultima scena in cui strappa la lettera di dimissioni di Louis
davanti a lui; quel silenzio valeva più di mille parole e le espressione dell’uno
quando l’altro non lo poteva vedere e viceversa sono state così eloquenti che non
c’è stato bisogno di aggiungere altro. Che questo sia il rinnovo della loro
amicizia? Anche perché lo studio, nonostante provano a chiudere le falle, sta
facendo entrare acqua da tutte le parti e sta affondando, e certamente se lavorassero
entrambi spalla a spalla forse riuscirebbero ancora a salvare la nave.
a piccole dosi era divertentissimo e dava un pizzico di umanità a tutte quelle
macchine da lavoro che erano il resto degli associati; ma almeno ha avuto una
sorta di happy ending grazie anche all’aiuto di Mike che sta cercando di darsi
una regolata, prendendoci anche qualche pugno in faccia. Perdonata anche Rachel
che, dopo lo squallore della scorsa puntata, da il due di picche a Mike Ross con
molta classe, la sua classe del resto, lasciandolo in piedi come un idiota.
- Louis Litt e la sua umanità.
- La scena finale tra Louis e Harvey.
- Rachel che da il due di picche a Mike.
- Harvey e il suo strano comportamento.
- Harold licenziato.
vanno a Louis Litt, ma anche tutti gli altri, nonostante qualche scivolone,
(ogni riferimento a Harvey Specter è puramente casuale) hanno fatto la loro
figura, come sempre del resto.
VOTO EMMY
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.