“I am just sick and tired of being everyone’s go-to and not getting what I ask for.”
Questo nuovo ciclo di episodi di Suits esordisce con un ribaltamento di fronti rispetto al passato. Personaggi che nelle scorse stagioni hanno affrontato mille traversie sono, almeno per il momento, sereni e pimpanti, mentre altri, ai quali non sono mai toccate in sorte grandi disgrazie, si trovano ad affrontare momenti molto duri.
Harvey, dopo aver fatto enormi passi avanti nell’affrontare e risolvere diversi nodi dolorosi del suo passato, ora è capo dello studio e gira per New York in Ferrari, trovando addirittura l’ardire di proporsi alla dottoressa Agard.
Un vero piacere è anche vederlo tornare a interagire con Mike, il quale ha definitivamente chiarito la sua situazione davanti al mondo intero. I due possono così dedicarsi ad organizzare una mega festa con le migliori modelle.
Certo, per il dinamico duo i problemi arriveranno sicuramente in futuro, che siano professionali e/o personali: come fa notare la psicologa, se un uomo va al primo appuntamento galante con una donna e, per tutto il tempo, ha la testa altrove, forse quella non è la donna della sua vita. Mike, invece, dovrà trovare un equilibrio tra casi pro bono e Big Law, mentre resta all’orizzonte anche il matrimonio con Rachel (la ragazza gli ha già rinfrescato la memoria in proposito).
Per ora, però, a soffrire atrocemente è Louis Litt, lasciato da Tara e vistosi privato, in un sol colpo via voice mail, della possibilità di diventare marito e padre che già pregustava. Tratta pure malissimo Donna, dimenticando che una caratteristica della job description del bravo sottoposto è aver cura del suo superiore, aiutarlo e sostenerlo. Togliergli anche i suoi amati tirocinanti sembra davvero il massimo della crudeltà, ma è necessario per la salvezza di tutto lo studio. Come ha anticipato lo showrunner Aaron Korsh infatti, questa sotto trama sarà fondamentale per tutta la stagione, dove seguiremo l’evoluzione del personaggio.
Momenti emotivamente impegnativi anche per Donna. A lei è dedicato il titolo della puntata, che richiama un concetto di “saperci fare, perché ci si è fatto il callo”. L’avevamo lasciata con un “I want more” degno di Oliver Twist e la ritroviamo nuova senior partner dello studio. Se da un lato soddisfa vederla riconosciuta e premiata per tanti anni di buon lavoro, dall’altro l’abbinamento lei fa carriera – Harvey sposa la psicologa (se così sarà) ha un poco piacevole retrogusto classista. Sembra un po’ Candy Candy che perde Terence ma diventa dirigente della Casa di Pony, o il Gobbo di Notre Dame della versione Disney, osannato dal popolo mentre la Zingara sposa capitan Febo (e i bimbi di cinque anni al cinema dicevano: “Ma la Zingara non doveva sposare il Gobbo?”).
Intanto comunque, la soluzione permette di liberare un posto da segretaria e di dare a Gretchen lo spazio che merita.
“Skin In The Game” dunque, regala una nuova presentazione dei suoi personaggi, tutti alle prese con grossi cambiamenti e nuovi capitoli delle loro vite che non fanno altro che aumentare la curiosità per la nuova stagione per sapere dove questi nuovi percorsi condurranno.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Character And Fitness 6×16 | 1.13 milioni – 0.3 rating |
Skin In The Game 7×01 | 1.40 milioni – 0.4 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).