Se nemmeno la coppia Leonard-Sheldon suscita più alcun tipo di ilarità, la questione sta diventando seria. Pur biascicando e dovendo ricorrere all’armeria pesante, la scorsa stagione di TBBT arrancava e portava a casa qualche punto. I livelli delle prime stagioni sono ormai sogni lontani e ce ne siamo fatti una ragione, ma se è lecito non aspettarsi più nulla, non è più possibile assistere a certi scempi televisivi.
La rassegnazione che pervade lo spettatore medio di TBBT non funziona come lobotomizzante e non siamo ancora del tutto rimbambiti per non capire lo schifo che sta accadendo davanti ai nostri occhi e, potete giurarci, non siamo ancora stufi di ribadirlo.
L’episodio, in particolare, gioca su più livelli e scritto sulla carta dovrebbe fare scintille: Sheldon e Leonard mettono per la prima volta da parte le loro paturnie d’amore e le rispettive donne per cose da veri scienziati sfigati di primo pelo; il resto del gruppo si riunisce sotto una mini trama che vede una silenziosa Amy oggetto e filo conduttore di gag e battute a sfondo amoroso. Un tempo avremmo addirittura ringraziato per puntate così. Ma qualcosa è cambiato e a mutare non sono certo le nostre pretese ormai abbandonate un paio di stagioni fa.
Il problema è che la serie non è più capace di riprodursi: potranno aggiungere personaggi a iosa (Stuart, Kripke ormai sembrano effettivamente dei regular), potranno montare trame orizzontali degne di attenzioni, ma non arriveremo da nessuna parte con una scrittura pessima di personaggi e battute e un’interpretazione che è anche peggio. In una serie come TBBT non ce ne può fregare di meno della trama orizzontale perché i punti forti sono la sceneggiatura e gli attori: due elementi a cui TBBT non può rinunciare, perché verrebbero meno le fondamenta e lo show non avrebbe più ragion d’essere, risultando una caricatura di sé stesso.
Se la parte dedicata a Sheldon e Leonard riesce con qualche slalom a salvarsi, il resto dell’episodio è inguardabile e tra Stuart, Penny e Amy quest’ultima è stata la meno problematica e la meno fastidiosa, il ché dovrebbe essere un tutto dire. Tra la sempre più sentita assenza di Howard, la crescente noia di Penny e l’ingombrante presenza di Stuart, le scene dedicate al gruppo diventano imbarazzanti, tanto da farci desiderare una pomiciata istantanea tra Amy e Sheldon.
Da troppo tempo a questa parte assistiamo a gag demenziali, umorismo becero, Sheldon che imita Sheldon, scene riempitive e battute tristi: l’umorismo su Stuart e sulle donne dopo un po’ comincia a essere fastidioso – oltre che infinitamente triste – e perfino le sempre apprezzate battute sulla razza non fanno più ridere, anche se dette da Raj.
The Big Bang Theory è uno show che si merita tutto il successo acquisito nel tempo – e no, non sto indorando la pillola – perché ha saputo, come poche comedy, farci ridere di gusto fidelizzando il pubblico e contando un numero di seguaci e fedeli mai visti prima; e forse proprio per questo dovrebbe con sincerità ammettere di non aver più niente da dire, o, di non saperlo più fare. Nessuno recriminerebbe nulla, d’altronde meglio finire sapendo di aver esaurito il meglio, piuttosto che fugare il dubbio di poter ancora sfornare il peggio.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Perspiration Implementation 9×05 | 14.68 milioni – 3.9 rating |
The Helium Insufficiency 9×06 | 16.32 milioni – 4.4 rating |
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.