In occasione di uno dei numerosissimi compleanni del fumetto Topolino, venne ideata una storia celebrativa. Topolino veniva rapito da alcuni strani personaggi, veniva legato, bendato, imbavagliato e messo su un aereo. Alla fine si scopriva essere stato prelevato dai suoi amici Basettoni e Manetta ed essere stato portato nella redazione della stessa testata “Topolino”, con tutti i personaggi lì a celebrarlo (persino gli abitanti di Paperopoli, le cui vicende scorrevano quasi sempre parallele a quelle di Topolinia). E’ forse quella una storia disneyana che si può giudicare per il suo intreccio? Sicuramente no. L’unica fonte di interesse è esclusivamente quella celebrativa, nonché metaletteraria (Topolino e altri personaggi ripercorrono vecchie avventure, ricordandole grazie agli albi stessi).
Un marchio come quello di The Big Bang Theory, all’alba del duecentesimo episodio, non poteva esimersi da una strategia simile. Per quanto delle trame orizzontali si stessero mettendo in moto nei precedenti episodi, è stato ritenuto opportuno bloccare tutto e celebrare la serie, riportando in auge persino un personaggio arcaico come quello di Leslie (la cui assenza non ha certo fatto strappare i capelli a nessuno).
Una doppia riflessione è d’obbligo, a questo punto.
The Big Bang Theory è nato 200 episodi fa come comedy corale. Anzi, il vero protagonista era un argomento, un tema. Dei nerd possono conquistare una bella e frivola ragazza? Era quella grande teoria sulla possibilità di copulare (bang) da parte di figure così stereotipate nell’immaginario USA. Poi qualcosa è successo, è nata una star. Sheldon Cooper ha staccato nettamente gli altri personaggi in fatto di gradimento del pubblico, relegando così Leonard e co. al ruolo di comprimari. Sheldon è ed è stato quello di “Bazinga!“, quello di “knock knock knock Penny” ed altri tormentoni che hanno fatto rivedere in toto i piani della serie. In uno show (forse) pensato per pochi, senza grosse pretese sceniche, si è elevato un protagonista. I contratti sono diventati milionari, gli ascolti sono schizzati alle stelle.
Chi è stato celebrato quindi in “The Celebration Experimentation”? La serie e i suoi tanti (azzeccati o meno) personaggi? Oppure Sheldon? Visto l’episodio, la risposta è abbastanza ovvia. E, come in Topolino, anche qui c’è qualcosa di “meta”, con Will Wheaton che afferma di essere diventato anche lui fan di Sheldon Cooper, o con sua maestà Stephen Hawking che omaggia tale icona pop. Se consideriamo poi che gran parte dell’episodio è dedicato agli omaggi che tutti i personaggi rivolgono a Sheldon (Leonard riesce anche ad essere commovente) si capisce che c’è ben poco di cui parlare, per quanto riguarda dinamiche interne all’episodio.
Altra riflessione nasce dal numero di partecipanti alla celebrazione. Se pensiamo che tutti riescono a entrare nel salotto di Sheldon e Leonard, se pensiamo poi che molti di questi sono dei semplici personaggi ricorrenti, di cui solo Leslie aveva smesso di comparire, beh, facciamoci due domande e un piccolo esame di coscienza. I contratti multimilionari, l’altissimo numero di spettatori e il mainstream dilagante ci hanno fatto perdere di vista un particolare inerente a TBBT: fondamentalmente era una serie senza pretese.
Leggendo le nostre precedenti recensioni si può notare come ci scervelliamo per cercare di capire cosa va e cosa non va, trovando pro e contro e sezionando le diverse correnti di pensiero. Pochi personaggi sono venuti a omaggiare Sheldon The Big Bang Theory, perché pochi personaggi ci sono stati, perché le dinamiche sono sempre state minimali. Quindi forse non ci dobbiamo lamentare se non usciamo estasiati da un episodio qualsiasi di TBBT, semplicemente perché non è mai stato questo l’obiettivo primario. Che poi una mediocrità (termine forte e forse ingeneroso) ostentata sia così ben accolta (i numeri continuano a parlare chiaro) e soprattutto prolungata per numerose stagioni, è un altro discorso, assolutamente soggettivo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Positive Negative Reaction 9×16 | 15.24 milioni – 3.8 rating |
The Celebration Experimentation 9×17 | 15.68 milioni – 3.7 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.