Il 23 settembre sulla rete televisiva NBC è andato in onda il pilot di The Blacklist ed è stato un esordio di tutto rispetto. Quando si intravede all’orizzonte una serie tv di stampo thriller-poliziesco che ha tutte le premesse per diventare un ottimo lavoro, i sensi inevitabilmente si allertano e la curiosità comincia a salire: è una prassi comune per tutti i telefilm addicted amanti del genere.
Il pilot, scritto da Jon Bokenkamp e diretto da Joe Carnahan, non delude e adempie in pieno al suo compito cioè quello di catturare il pubblico e assicurarsi una continuità nella visione. I pilastri della serie sono stati costruiti, il seme è stato sparso, la curiosità stuzzicata … anche se fidelizzare il pubblico è sempre stato il primo ostacolo da superare per una serie tv, con questa “new entry” lo spettatore non può esimersi dal continuare a guardare le altre puntate. “The Blacklist”, infatti, non dovrebbe conoscere difficoltà di ascolti dato che il pilot nelle tv americane è stato seguito da 12,6 milioni di spettatori e non credo abbia problemi nel mantenere queste cifre o addirittura aumentarle.
È la storia di Raymond “Red” Reddington, interpretato da James Spader, un ricercato a livello mondiale che decide di costituirsi all’FBI e di collaborare con loro per catturare i criminali più ricercati e temuti del mondo. Unica condizione: Reddington fornirà informazioni solo alla profiler Elisabeth Keen (Megan Boone) appena assunta dall’agenzia. Come mai? Domanda che per ora non trova risposta lasciando allo spettatore mille dubbi e intuizioni non confermate, perfetto così!
La Keen è una donna tosta, possiamo notarlo sin da subito ma diventerà sempre più esplicito in alcune scene: non a caso i suoi ex colleghi la chiamavano “bitch”. Un visetto d’angelo abbinato ad una carattere esplosivo e determinato, il profilo femminile che tanto ci piace.
Lui è un uomo “sopra le righe” che non ha avuto difficoltà a sfuggire per più di vent’anni alla polizia e all’FBI, infatti non perderà occasione di farlo presente proprio a coloro che per anni gli hanno dato la caccia. Non si conoscono le motivazioni che lo hanno portato a consegnarsi volontariamente e che lo spingono a voler collaborare con i buoni per catturare criminali che, peraltro, sono suoi amici di vecchia data. Il tutto sembrerebbe rientrare in un piano di cui si intravedono in lontananza solo i contorni.
Reddington conosce la Keen, il suo passato, il suo presente, particolari che lei non ha mai fatto trapelare, di cui anche l’FBI non era a conoscenza. Sa cose che lei ignora come, ad esempio, la vera identità del suo perfetto maritino. Perché tutto questo interesse? L’unica cosa che si intravede è un qualche legame che li unisce: Reddington lo sa, la Keen no. In più vi è la contraddizione di chi ha abbandonato la famiglia e di chi è stata abbandonata. Entrambi vogliono la loro rivalsa: lui che cerca di riscattare la sua immagine aiutando gli agenti dell’FBI e di conseguenza riuscire ad avere l’immunità, lei che cerca di affermarsi in campo lavorativo e di metter su famiglia, la stessa che non ha mai avuto. Staremo a vedere!
Il ritmo dell’intera puntata è alto, le corse sono frenetiche e l’adrenalina è a mille. Veniamo catapultati in una Washington caratterizzata da terrorismo, attentati, vendette personali contro lo stato americano. Tutto è nelle mani del nuovo collaboratore, solo lui può colmare i vuoti che per anni hanno accompagnato l’FBI e i loro agenti. Ed ecco che comincia la prima collaborazione che porterà al primo successo, a quanto pare questa partnership lavorativa funziona.
Speriamo solo di continuare a vedere questi ritmi incalzanti e questo standard elevato nell’intera stagione.
PRO:
- L’intero pilot è già un PRO, apre uno spiraglio verso un lavoro che potrebbe (speriamo) rimanere ad alti livelli.
- Il cast è buono con un James Spader fantastico nel suo ruolo.
- Reddington e Keen, una coppia formata da estranei che sono in qualche modo legati e che risulta ben assortita … le premesse ci sono tutte!
- La paura che anche questa serie tv, con il passare del tempo, possa abbassarsi di livello e ricadere nella banalità c’è
Il 23 settembre non è stato trasmesso solo un pilot. Quello stesso giorno si è formata una nuova coppia televisiva: un Criminale (con la C maiuscola) e una neo-agente dell’FBI. Tutto ruota intorno ad una lista, la lista di Reddington con i nomi dei più pericolosi criminali (molti dei quali sconosciuti alla stessa agenzia governativa), la “lista nera”.
VOTO EMMY
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.