The Blacklist non è una di quelle serie che si sofferma su un mistero per molto tempo e quindi non c’è da meravigliarsi per il cliffhanger finale di “The Courier“, tuttavia come tutte le serie deve tener in conto la gestione delle trame nel lungo periodo e quindi è molto probabile che il prendere di petto certi misteri sia solo un modo per prolungare la loro segretezza.
E’ questo il caso della presunta doppia vita del marito Tom che nell’arco di un episodio passa da amante ad insegnante, con un intermezzo da agente segreto, facendo risolvere tutto in una bolla di sapone stando a quanto dicono i tizi che guardano il Grande Fratello di casa Keen. Si perchè se Tom Keen non lavora per Reddington e non lavora nemmeno per loro, questo implica che c’è una quarta parte invischiata in questo torbido gioco, perchè Tom Keen è palesemente un doppio/triplo giochista, e su questo non si accettano rimostranze.
Reddington fino ad ora non ha mai mentito alla sua Liz, viene quindi da domandarsi se l’accusa di tradimento attribuita alla presunta relazione tra Gina Zanetakos e Tom Keen sia una bufala, una mezza verità o la cruda realtà, anche se quest’ultimo caso pare meno probabile. Cosa ne intasca l’oscuro burattinaio da simili accuse? Apparentemente niente visto che non siamo a conoscenza del suo piano ma tutto lascia indurre a credere che ci sia un piano a lungo raggio per il quale Raymond Reddington necessita dell’aiuto di Elizabeth Keen. Ovviamente anche su questo fronte non ci è dato sapere nulla, ma in fondo siamo solo alla sesta puntata e questo è scontato.
Come dicevo prima però su “Gina Zanetakos (No. 152)” grava il fardello della “bolla di sapone”, un fardello che pesa negativamente sul voto finale dell’episodio visto che non porta a nulla se non all’aggiunta di altre domande senza nessuna risposta. Anzi no, una risposta ci viene data: Elizabeth Keen è sola contro il resto del mondo, non può fidarsi di nessuno e nessuno si fida di lei, probabilmente la situazione peggiore del mondo. Di Reddington non si può fidare per ovvie ragioni; sul marito più di qualche dubbio è rimasto nonostante le parole dell’FBI e di quel che dica lui; dei compagni dell’FBI non si può affidare per il semplice motivo che loro stentano ancora ad avere fiducia in una persona sconosciuta che è stata messa lì da un ricercato internazionale. Alla Keen rimane solo sè stessa ed essere sola al mondo è molto difficile da digerire.
Prima di concludere volevo solo fare un appunto sull’esplosione dell’autobomba al cesio: ridicola. Davvero l’unica soluzione è stata quella di gettare l’auto nell’oceano scegliendo di proposito di inquinare il mare invece che il porto senza poi farsi tanti problemi sull’inquinamento derivante dalla presenza del cesio nel mare? Molto poco realistico, per non dire assurdo.
- Dubbi che crescono in maniera esponenziale
- Storyline e tensione crescente ben costruite
- Confessione di Tom
- Reddington poco presente
- Risolto tutto in un nulla di fatto
- Autobomba al cesio gettata in mare per un vissero tutti felici e contenti con i fiocchi
Di per sè un episodio ben congegnato ma che di tanto in tanto fa scattare dei facepalm clamorosi che non possono essere dimenticati e per questo vanno a pesare sulla votazione finale. Si può far di meglio francamente…
VOTO EMMY
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.