“I feel like a series of lights have been turned off and I’m standing at the edge of this darkness and if I take one step closer to it, if I lose one more good part of me, I’ll be… transformed.“
Una premessa necessaria e doverosa
Nella fruizione di questa puntata e, quindi, della sua recensione, non si può non tener conto della pesantissima influenza di fattori “esterni”, completamente estranei alla volontà e al controllo di chiunque sia coinvolto nella realizzazione dello show.
Il primo di essi, ovviamente, è la pandemia Covid-19, a causa della quale non si sono potute girare moltissime scene dell’episodio. La produzione ha deciso di completarlo ugualmente ricorrendo a scene animate in stile fumetto, doppiate dagli attori ciascuno da casa propria. La soluzione non dispiace per nulla, richiama anche la grafica di certi videogiochi, anche se dà un po’ fastidio lo slittamento dall’animazione all’azione vivente, perché ovviamente la scelta dei momenti in cui effettuarla è dipesa dalla necessità e non da una programmazione precedente.
Più fastidio ancora dà l’intervento dei membri del cast principale per spiegare la situazione, subito dopo la sigla. Sarebbe stato meglio inserirlo per primo.
Secondo fattore è la morte di Brian Dennehy (a cui l’episodio è dedicato), avvenuta alcune settimane fa. Vedere le scene in cui il dottore dice a Lizzie che suo nonno sta migliorando e sta per svegliarsi, assume così un colore emotivo particolare. Nella prossima stagione si vedrà quale sorte gli sceneggiatori hanno scelto per il personaggio di Dom: potrebbero esserci delle scene già girate in cui, appunto, esce dal coma e fa alla nipote importanti rivelazioni. Sarebbe bellissimo, come rivedere Carrie Fischer nei film di Guerre Stellari. In caso contrario, non dovrebbe essere difficile inserire un intervento di Red, o meglio di Katarina, per eliminarlo.
Venendo al sodo
Per entrare nel merito di quanto viene esplicitamente detto e mostrato, la puntata mette al fuoco molta carne, di buona qualità. Si fa innanzitutto molta chiarezza: adesso Lizzie sa delle cattive condizioni di salute di Red, anche se non ne conosce la causa. Si sa cosa sono gli archivi Sikorsky: una raccolta di informazioni su personaggi molto potenti e importanti. Katarina Rostova è accusata di averli rubati, ma non ne è in possesso, mentre il Concierge del Crimine dovrebbe sapere dove sono e chi li ha.
A questo proposito, dispiace che la scena in cui i tre si incontrano e, per la prima volta in sette stagioni, possono parlare, sia stata animata e non si sia potuta girare con gli attori. Si spera non manchino occasioni in futuro per un “triello” fra Megan Boone, Laila Robbins e James Spader, di certo più simile a quello di Sergio Leone che a quello presentato da Flavio Insinna, anche se difficilmente verranno girate le scene mancanti di questo episodio, per evitare un dispendio di tempo, soldi ed energie. Si spera, inoltre, che i sopra citati archivi si rivelino più aggiornati e utili del dossier Fulcrum, quello della seconda stagione, finito serenamente nel dimenticatoio, senza a quanto pare aver causato alcun cambiamento significativo nella vita del mondo.
Specularmente alle mosse delle due donne, Red ha organizzato le sue e ha comunicato a Lizzie di essere al corrente dei risultati delle indagini private da lei svolte.
La partita che avrà luogo nell’ottava stagione si preannuncia dunque a carte scoperte. L’agente Keen, per il momento, si è dichiarata dalla parte della madre. Il suo operato in questi ultimi tempi, però, non deve essersi attirato le simpatie generali se molti fra il pubblico, vedendo la scena finale in cui lei sale sul tetto di un palazzo, l’avrebbero volentieri invitata a saltar giù.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Roy Cain 7×18 | 4.48 milioni – 0.5 rating |
The Kazanjian Brothers 7×19 | 4.08 milioni – 0.5 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).