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The Blacklist 9×04 – The Avenging Angel (No. 49)TEMPO DI LETTURA 3 min

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Iustitia praecipit parcere omnibus, consulere generi hominum, suum quique reddere.(Cicerone)

Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore.
(San Giovanni della Croce)

La piacevole ricetta messa a punto dagli sceneggiatori per questa nuova stagione dello show sembra prevedere gente che parla in italiano, anzianotti “heavy metal” e tematiche religioso – filosofiche.
Nell’episodio in questione, ci sono infatti una convincente Annabella Sciorra, una novantenne sopravvissuta all’Olocausto e il tema dell’Angelo Vendicatore, interpretato secondo diverse prospettive. Anche Red, infatti, si sente un raddrizzatore di torti, non è una novità. In tutto questo, la trama orizzontale procede e parecchi personaggi del cast principale vengono a trovarsi in situazione scomoda.

SITUAZIONE SCOMODA #1 – RESSLER (E PARK)


Il buon Donald riesce a sistemare i suoi problemi con i controlli delle urine e a farsi reintegrare nel Bureau a pieno titolo. Il metodo riscuoterebbe l’alta approvazione dei medici sportivi dell’ex Germania Est, i quali sapevano benissimo come fare per eludere i controlli anti doping ai loro assistiti.
Dai medesimi controlli, però, emerge che Alina Park potrebbe avere un tumore.
L’augurio, paradossalmente, è che sia tutta una manipolazione (magari orchestrata da Red e dalla Panabaker). Già il capo Cooper, tempo fa, ebbe una diagnosi di cancro rivelatasi poi fasulla.
Qui si apre comunque un’occasione per dare all’agente Park una sotto trama di spessore. Si vedrà come se la giocheranno gli sceneggiatori.
(Per ora, ad esempio, l’attribuzione al personaggio di un marito da tenere buono, anche con qualche piccola bugia, non sembra una grande idea).

SITUAZIONE SCOMODA #2 – COOPER


Il vice direttore dell’FBI, dal canto suo, si trova a fare i conti con un grosso guaio.
Dopo un periodo di cui non ricorda nulla, infatti, risulta che la sua pistola abbia sparato, uccidendo l’uomo con cui la moglie lo aveva tradito anni prima.
Pure qui si può ipotizzare una vendetta di Cynthia Panabaker, magari con l’aiuto di Red, al quale converrebbe mettere fuori gioco il tutore di Agnes.
Una cosa emerge infatti chiaramente dalle puntate precedenti: il Concierge del Crimine è ossessionato dal portare a compimento il suo piano trentennale. Morta Lizzie, qualsiasi considerazione di più ampio respiro sembra svanita.

SITUAZIONE SCOMODA #3 – WEECHA XIU


Il terzo e (per ora) ultimo personaggio a trovarsi in difficoltà è la nuova guardia del corpo di Red. Non c’entra l’interpretazione di Diany Rodriguez, non c’è nulla di personale, ma disgraziatamente tutto quello che la ragazza fa (e pure bene) Dembé l’ha fatto prima e l’ha fatto meglio.
A proposito dell’agente Zuma: è stato introdotto qualcosa accaduto a Brasilia come motivo di rottura tra lui e Raymond. Si spera non succeda come coi fatti di Belgrado e non passino anni tra l’evocazione e la spiegazione dell’accaduto.
Weecha, comunque, non verrà messa tra i thumbs down. Sarebbe ingiusto, perché il problema relativo al suo ruolo è solo un aspetto di un problema più generalizzato dell’intera serie. Si è giunti infatti alla nona stagione ed evitare il “già visto” diventa sempre più difficile. Soprattutto quando la narrazione è proprio strutturata sul ciclico ritorno di situazioni simili.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Annabella Sciorra
  • La legittima erede del quadro di Van Gogh
  • A questo punto, sfuggire il rischio del già visto è sempre più difficile

 

Si è tornati alla centralità del blacklister di giornata e ciò è bene. Rispetto, però, ad un episodio come Lady Luck, non c’è spazio per riflessioni su ambiguità morali o zone grigie. Emerge chiaro il progetto di Red di procurarsi alleati. Dopo la Corte dei Miracoli, stavolta c’è un potentissimo miliardario il quale, ora, gliene deve una.
Certi dilemmi sarebbero risolti qualora venisse chiarito lo scopo del piano trentennale del Concierge del Crimine. La visione dunque procede agile e piacevole, nulla più, in attesa di chiarimenti (anche su Katarina Rostova). Se pure alla fine si rivelasse tutto la farneticazione di un uomo malato di mente, occorre arrivare ad un punto fermo.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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