The Flash 1×17 – TrickstersTEMPO DI LETTURA 8 min

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Listen to me, Barry. 
Breathe. Feel the air. Feel that wind on your face. Feel the ground, your feet lifting you up, pushing you forward, and the lightning… 
Barry, feel the lightning. 
Feel its power. Its electricity pumping through your veins, crackling through you, traveling to every nerve in your body, like a shock. You’re no longer you now. You’re part of something greater. You’re part of a speed-force. It’s yours. 
Now do it.

Nonostante all’apparenza possa sembrare un episodio “facile” da commentare e recensire, “Tricksters” porta con sè un elenco molto lungo di eventi da chiarire, sia appartenenti al mondo del Velocista Scarlatto, sia esterni ad esso. Principalmente si potrebbero identificare tre punti su cui focalizzare la recensione: il primo, appartenente al mondo reale, riguarda il ritorno in scena di Mark Hamill sempre nelle vesti di Trickster; il secondo ed il terzo interessano invece direttamente Harrison Wells ed il biondo e poco incisivo Detective Thawne. Due di questi tre garantiscono alla puntata ben più della mera sufficienza, sfortunatamente il terzo è una spada di Damocle difficilmente trascurabile.
Hamill, che per tutti è e rimarrà sempre l’iconico Luke Skywalker, ha recitato anche altri ruoli nella propria carriera (a sorpresa direte voi). Tra questi però a noi interessa ricordare una doppia partecipazione nella serie di The Flash del 1991, esattamente quella serie in cui l’attuale carcerato di nome Henry Allen indossava una tuta rossa con delle piume plastificate gialle attaccate alle orecchie. Si perché, se non lo sapevate, John Wesley Shipp ha interpretato il papà di Dawson in Dawson’s Creek Flash/Barry Allen e si è scontrato per ben due volte con Hamill che, “fatalità”, interpretava esattamente il criminale noto come Trickster. L’easter eggs degli autori con Hamill non si limita alla mera reinterpretazione del ruolo di Trickster ma va oltre e si manifesta sia nella citazione starwarsiana “I’m your father“, sia nell’utilizzo della retcon per rendere “valide” le scorribande del Trickster del 1991 nella nuova serie. Chiariamoci: solo le scorribande a base di bombe, perché la prima serie di The Flash del ’91 non è assolutamente in continuità con questa della The CW.
A parte questi amabilissimi easter eggs, l’intero episodio però dovrebbe intitolarsi in un altro modo, tipo “Eobard Thawne”. Il personaggio di Harrison Wells è stato creato ad hoc per lo show, non è mai esistito nei fumetti e pertanto non si può sfogliare alcuna storia per avere possibili anticipazioni su di lui; chiarito questo piccolo ma rilevante dettaglio, si può cominciare a parlare di lui.
Innanzitutto è bene chiarire che il fatto che Eobard, cioè il Reverse Flash che ha ucciso la madre di Barry, ed Eddie, il fidanzato di Iris, abbiano lo stesso cognome non è un caso. La parentela c’è e, seppur molto alla lontana (come i fumetti esplicitano bene), questo risulterà un fattore molto importante da tenere in considerazione nell’ecosistema di The Flash; perché far incrociare i due character, vorrebbe dire far compromettere il futuro da cui proviene lo stesso Anti-Flash, oltre che l’esistenza di quest’ultimo. Da notare infatti che, fino ad ora, i due non si sono mai incrociati; tuttavia ora le cose sembrano destinate a cambiare. Ciò che però è più rilevante da sottolineare, è l’enorme rivelazione che riguarda Harrison Wells, il quale si scopre morto e sepolto da già 15 anni. Stalkerato da un Eobard bloccato in quest’epoca, utilizza una tecnologia futuristica totalmente uguale per certi versi molto simile a quella dei Mutaforma di Fringe e, come essi, assume le loro sembianze in tutto e per tutto. Il fatto che Wells sia stato di fatto sostituito è un elemento chiave per capire cosa ci sia dietro l’incidente alle Star LABS, di per sè quindi cercato e voluto per anticipare i tempi per il ritorno nel futuro di Thawne. L’impatto emotivo di questo cambio sarebbe stato ancora più rilevante se si fosse conosciuta la personalità del vero Wells prima della sua morte, tuttavia, pur venendo a mancare questa conoscenza pregressa, in questo modo si riesce a creare una spiegazione anche per qualsiasi passato e futuro dilemma circa il Fake Wells.
La rivelazione dell’identità segreta di Barry a Eddie, invece, arriva come un fulmine a ciel sereno: tanto improvvisa quanto immotivata; a conti fatti, per preservare l’incolumità di Iris, si potevano escogitare altri metodi di maggior efficacia, ottenendo sicuramente lo stesso risultato, senza però contribuire alla creazione dei seguenti difetti. Questa svolta, probabilmente dettata da un’accelerazione delle indagini su Reverse Flash/Fake Wells, ha due enormi falle che minano la bontà della scelta degli sceneggiatori: diminuisce il numero di persone che non aumenta il numero di persone che conosce l’identità segreta di Flash (ormai nota a tutti), orchestrata senza una vera riflessione ad un personaggio che, di per sé, non ha mai dimostrato il suo valore nella serie, se non come “rivale” in amore dell’impietosamente friendzonato Velocista. Siamo arrivati ad un punto in cui sono più i protagonisti che conoscono l’identità di Barry che quelli che non la sanno (praticamente, solo Iris è esclusa da questo insieme). Ricordando che l’identità segreta per un supereroe è fondamentale per non mettere in pericolo sé stesso ed i suoi amici/parenti/interessi amorosi, gli autori sembrano essersene completamente dimenticati andando a svilire una delle tematiche principali dell’essere un supereroe. A questo punto della storia, non c’è alcuna motivazione valida che costringa Iris ad essere l’unica persona non a conoscenza della doppia identità, anzi, forse proprio rendendola edotta di questo fatto si sarebbe potuto escludere Eddie dalla vicenda. Insomma, il non-sense regna sovrano da questo punto di vista.
 

L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo

 

Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELD, Marvel’s Agent Carter, Gotham e Constantine, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.

  1. Come di consueto, nel Flash/Arrow Universe per i nomi delle strade si utilizzano i nomi degli autori che hanno fatto la storia di Flash e Freccia Verde. Questa volta, abbiamo la “52nd street”; 52 è il numero complessivo degli universi alternativi del multiverso DC Comics.
  2. Come già detto nella recensione, Mark Hamill torna a vestire i panni di Trickster. Quello che però non abbiamo ancora detto, è che questa è la terza volta che il fu-Luke Skywalker torna sui passi di quest’allegro buffone; la prima fu (come già detto) nel serial anni ’90 di Flash, mentre la seconda fu nell’episodio “Flash and Substance” della serie animata Justice League Unlimited, in cui lo stesso Hamill doppia il personaggio. La terza è ovviamente questa.
  3. Questa ve la diciamo per cultura personale, ma sappiate che Mark Hamill non è nuovo al mondo dei comics, sopratutto in quello della DC Comics. Benché nella sua carriera cinematografica non sia riuscito a reinventarsi al di fuori del ruolo di Luke Skywalker, tutt’altro discorso è per il doppiaggio, dove l’attore presterà il suo timbro a dozzine di personaggi dei fumetti quando questi verranno riadattati sul piccolo schermo durante la messa in onda della loro serie tv. Il ruolo che però spicca fra tutti gli altri, è quello del Joker, dove nella leggendaria Batman: The Animated Series del 1992, Hamill dona alla nemesi per eccellenza di Joker una iconica interpretazione a cui molti dei successivi interpreti cercheranno di ispirarsi; famosissima, è sopratutto la sua risata. Se ascoltate bene il modo in cui Mark Hamill caratterizza la risata del Joker, noterete come l’attore cerchi di citarlo nei momenti in cui Trickster ride.
  4. A proposito di Trickster, per diritto di anzianità, partiamo da Jesse James. Al secolo Giovanni Giuseppe, prima di diventare Trickster egli ra un acrobata da circo affetto da vertigini; non potendo intraprendere il mestiere dei genitori di acrobata, si rifugiò nelle letture di romanzi di genere wester e, affascinato dalla figura di Jesse James, decise di diventare un criminale proprio come il suo beniamino, adottandone anche lo pseudonimo. Creò delle scarpe che gli permettevano di camminare sull’aria e altri gadget pericolosi per i suoi crimini, mascherati però da oggetti utilizzati nelle feste come coriandoli o stelle filanti, diventando presto detto un nemico ripetutamente battuto da Barry Allen/Flash. Comparso per la prima volta su Flash #113 del 1960, Jesse troverà la morte su Countdown to Final Crisis #22 del 2007, dove venne ucciso da Deadshot durante una dura schermaglia tra i due.
  5. La sua eredità venne portata avanti da Alex Walker, il quale affascinato dal suo operato, s’intrufolò in uno dei suoi nascondigli e s’impadronì di tutta la sua attrezzatura. Da allora, Walker continua il suo operato come Trickster. Debutta per la prima volta su Flash #3 del 2012.
  6. In quest’episodio, “Harrison Wells” da una spiegazione molto più dettagliata della Forza di Velocità. Noi di RecenSerie, avevamo già parlato di questa importante componente del mito di Flash nella recensione di “Man In The Yellow Siut“.
  7. Il nascondiglio di Jesse James/Trickster, così come i costumi di scena, sono esattamente gli stessi utilizzati nel serial di Flash degli anni ’90.
  8. Anche questa l’abbiamo già detta nella recensione. Ma lo ammettiamo, non resistiamo alla voglia di linkarvi la scena.
  9. Il sindaco Tony Bellows è interpretato da Vito D’Ambrosio: lo stesso attore che, sempre nel serial anni ’90 di Flash, interpretava un poliziotto dallo stesso nome.
  10. Questa è la prima volta che assistiamo ad una delle mosse più iconiche di Flash: correre così veloce da passare attraverso gli oggetti.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Monologo di Wells/Thawne sulla velocità
  • La lotta iniziale tra Flash e Reverse Flash, rappresentata e diretta come dovrebbero essere tutti gli scontri di questo serial
  • Apprezzabilissimi easter eggs
  • Twist narrativo su Wells/Thawne ben riuscito
  • Non era necessario svelare ulteriormente l’identità segreta di Barry
  • Al solito gli scontri con i supercriminali si risolvono in maniera rapida e svilente

 

The Flash continua a reggersi in piedi grazie ad una trama orizzontale veramente straordinaria. Nonostante ciò, concentrandosi troppo su di essa, il focus sugli scontri e sui particolari viene meno per il bene del grande disegno che è stato studiato per l’intera stagione. Se si facesse più attenzione a queste cose ci troveremmo di fronte ad una serie praticamente perfetta. Al momento non è così.

 

Rogue Time 1×16 3.3 milioni – 1.2 rating
Tricksters 1×17 3.67 milioni – 1.3 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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