The Flash 5×16 – Failure Is An OrphanTEMPO DI LETTURA 3 min

Non è una novità avere la sensazione di aver appena assistito all’ennesima occasione sprecata dopo aver terminato la visione di un episodio di The Flash. A volte è più lampante, altre è più opaca ma è comunque li, sempre presente. In questo caso “Failure Is An Orphan” rientra nella seconda casistica ma è purtroppo accompagnato da un altro segnale molto allarmante che arriva a riprova del calo qualitativo ed inesorabile dello show: con 1.55 milioni di spettatori la serie ha raggiunto un non invidiabile series low, distantissimo ormai il traguardo dei 3 milioni e mezzo che si raggiungevano serenamente nella 2° stagione ma è anche molto difficile arrivare ai 2 milioni. Un tracollo che a distanza di 4 anni dalla 1° stagione è addirittura del -62,5%, e se questo non è un segnale allora non sappiamo più cosa lo possa essere.
Dicevamo che, comparato con la media, “Failure Is An Orphan” non è poi così male e il Save Them All ampiamente elargito come voto finale lo conferma, rimangono però molte cose discutibili, alcune cose buone e l’eco di alcune bestemmie.

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Il semplice fatto di non essere un episodio filler è già di per sé un elemento estremamente positivo e anche non così scontato visti gli ultimi 4-5 episodi, e come tale va apprezzato il lavoro fatto per smuovere un po’ la trama di Cicada che è ormai diventata molto statica e si è immobilizzata in questo botta e risposta di “I kill all the metahumans” e “We need to find a cure for metahumans“.
La scelta di progredire nella narrazione ed eliminare Orlin Dwyer dalla trama orizzontale va applaudita su più fronti, sia per il coraggio (se non fosse per quello che poi abbiamo commentato nel capitolo LE BESTEMMIE), sia per la possibilità di giocare maggiormente con l’altra trama orizzontale estremamente di rilievo: Thawne come mentore di Nora. A giudicare dal trailer del prossimo episodio la strada sembra essere totalmente spianata per questa direzione, rimane da vedere in quali modi nuovi Todd Helbing riuscirà a rovinare anche quanto c’è di buono in questa trama.

LE COSE MENO BUONE

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Con altri 6 episodi a disposizione c’era fretta di dare un ultimo cambio di rotta alla stagione, un cambio che poteva essere iniziato da Nora con la rivelazione del suo accordo con Reverse Flash ma che invece si è semplicemente tradotto in una risoluzione prematura di Orlin come Cicada, semplicemente per avere un nuovo Cicada.
Alla domanda “C’era davvero bisogno di un altro Cicada?”, la risposta è ovviamente uno scontato “Porca troia no”. Quest’anno Cicada non è assolutamente un villain che funziona (nemmeno The Thinker era questo granché, giusto per essere onesti e abbiamo già ampiamente spiegato di chi è la colpa), nè da solo nè tanto meno se contrapposto a Eobard Thawne, quindi introdurre un nuovo Cicada dal futuro non era necessario e sembra più che altro un ultimo disperato tentativo di rivitalizzare un villain che poteva serenamente essere accantonato.

LE BESTEMMIE

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Grace come Cicada fa veramente cadere tutto il palcoscenico ed è essenzialmente il vero tasto dolente di tutto questo episodio, sia parlando dei poteri sciorinati ampiamente nell’episodio, sia per l’evoluzione in sè e per sè. Si era fatto chiaramente capire che la piccola Grace avesse in realtà un’indole molto più malefica grazie all’incontro nel suo subconscio con Nora, tuttavia non era pronosticabile un cambiamento di questo livello e, soprattutto, arrivato a 20 anni di distanza dal futuro. Tutto molto discutibile e non necessario. Bastava così poco per liberarsi di Cicada ed invece…

Alcune cose buone salvano un episodio comunque ricco di elementi fastidiosi e ora abbiamo una sola certezza per il futuro: “morto” un papa Cicada se ne fa un altro a quanto pare.