Il ritorno dopo 9 mesi di The Flash è ovviamente carico di aspettative ma porta anche con sé un bagaglio importante (e non trascurabile) accumulato in questi mesi di pandemia. Sono infatti accadute moltissime cose, soprattutto nel dietro le quinte, che hanno costretto lo show a riadattarsi alle nuove circostanze.
Tanto per cominciare, questa “All’s Well That Ends Wells”, ora segnata come 7×01, era inizialmente nata come 6×20, seguendo naturalmente la storia lasciata in sospeso in un precoce season finale, anch’esso non programmato per essere tale. Le riprese di questo episodio, stando alle informazioni pervenute, erano infatti completate al 90% già l’anno scorso ma non essendo stato possibile girare gli altri due episodi della 6° stagione si è deciso di posticipare il tutto.
Questa 7° stagione nasce quindi con un passato da chiudere che vedrà nella 7×03 la conclusione della storyline legata a Eva McCulloch, seguita poi, come la scorsa stagione, da due storyline che idealmente divideranno questo settimo anno in due parti. Al momento, ovviamente a causa dell’incertezza generale dovuta al virus, non è stato comunicato ufficialmente un numero totale delle puntate previste, ma è facilmente ipotizzabile che anche arrivare a 20 sarà estremamente improbabile, vuoi per il tempo a disposizione prima dell’estate, vuoi per le incertezze legate alle riprese.
MA DOVE SONO TUTTI?
Premettendo che il recap iniziale di questa 7×01 è piuttosto povero, durante la visione sorge spontaneamente una domanda che si è fatta via via sempre più ricorrente nelle ultime stagioni di The Flash: dove sono Cisco, Caitlin e Ralph Dibny?
Per rispondere a questa domanda bisogna affrontare nuovamente un discorso che va al di fuori della mera sceneggiatura e trova radici più profonde nella vita reale:
- Cisco, narrativamente parlando è ad Atlantide per delle ricerche, ma è stato messo in panchina sicuramente per una questione legata al budget della serie;
- Danielle Panabaker, che interpreta Caitlin, all’epoca delle riprese di questa puntata era incinta e quindi, tra coronavirus e gravidanza, si è ovviamente cercato di tenerla in viva nello show, ma è da tenere in considerazione che la scusa di allontanarla con la madre per ricevere dei trattamenti medici la terrà distante per alcuni episodi;
- il discorso per quanto riguarda Ralph Dibny, ma più nello specifico per l’attore Hartley Sawyer, è diverso. Quest’ultimo a giugno dell’anno scorso (quindi 3-4 mesi dopo la fine forzata delle riprese) è stato licenziato dalla The CW per dei tweet razzisti e misogini datati 2009 e 2014.
Motivi diversi ma alla fine molto validi per non avere tre character chiave in questo episodio. Ed il punto di domanda circa Ralph Dibny è ancora senza risposta visto che il licenziamento dell’attore sicuramente comporterà o un recasting del personaggio, o un allontanamento coatto di Elongated Man.
L’ENNESIMO ADDIO DI UN WELLS
In una puntata che assolutamente non brilla di luce propria e, anzi, sottolinea ulteriormente tutta quella serie di difetti che affligge la serie da circa un lustro, l’unico barlume arriva come al solito da Tom Cavanagh ed i suoi Wells.
Assistere alla dipartita di un Wells è ormai quasi come un rito di passaggio tra una stagione all’altra, questa volta arriva però all’inizio e, per di più, porta via con sé anche tutte le precedenti versioni del character. Una scomparsa che si materializza sotto forma di sacrificio per il Team Flash (o quello che ne è rimasto) e che, sfortunatamente, pesa come un macigno sulla qualità dello show visto che, è abbastanza oggettivo ammettere, Cavanagh è l’attore più talentuoso presente nel cast. E a riprova di quest’affermazione arriva la scena d’addio con Barry in cui i vari Wells si alternano grazie ad una mostruosa performance dell’attore che solo con uno o due stacchi riesce a riproporre tutti le sue versioni. Grant Gustin dal canto suo fa del suo meglio per replicare la performance ma il distacco è netto e visibile a tutti.
Rimane comunque un lato positivo: Tom Cavanagh non ha abbandonato lo show, quindi rimane solo da capire in che modo forma ritornerà.
MANI NEI CAPELLI ED OCCHI SANGUINANTI
Ad un episodio solo dall’ex season finale, a sostenere il Team Flash ci sono solo un paio di supporter character veramente di poco spessore (Chester P. Runk e Allegra Garcia non bucano assolutamente lo schermo) ed Iris, pur essendo ancora bloccata nel Mirror World, continua a non piacere granché. Questi tre character sono il perfetto esempio di come lo show sia andato lentamente sgretolandosi per ricoprirsi semplicemente con una patina di superficialità che alla lunga non può essere nascosta in una stagione da 20 episodi. Ci vuole ben altro, oltre ad una trama più interessante, per riportare The Flash alla qualità di un tempo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Un ritorno che, forzatamente o meno, non soddisfa. Si può fare facilmente di più. Si deve fare di più.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.