Scomodiamo, parafrasandolo, il grande Bill Hicks per usufruire della stupenda similitudine tra le montagne russe e The Following (essenzialmente per quanto riguarda la trama). La trama infatti, come un giro di giostra a fine corsa, lascia quel senso di vomito allo spettatore che non sa più dove la sua testa sbatterà a causa dei continui e repentini cambi di direzione: la terza stagione era partita con Mark come vero antagonista della serie (o almeno così ci veniva fatto credere), successivamente però le carte degli sceneggiatori sono state mostrate ed eccoci apparire il vero “cattivo”, l’uomo che ha architettato l’intera vendetta di Mark, colui a cui tutto viene rimandato. Il dottor Strauss, apparso nella passata stagione, mentore di Joe Carroll.
Il tutto faceva presagire una nuova caccia al killer da parte di Ryan e della sua squadra, soprattutto se teniamo conto che il dottore non era stato minimamente approfondito e tenuto in considerazione sia nella passata stagione, sia nei primi tre-quattro episodi di quella ora in onda. Ebbene, eccoci di fronte ad un’ulteriore svolta: non è più Strauss il vero nemico e antagonista di Ryan, bensì il “suo studente migliore”. Theo, interpretato da Michael Ealy (2 Fast 2 Furious, Sette Anime, Almost Human e The Good Wife), ci viene essenzialmente presentato per ciò che realmente è: un violento sociopatico e killer completamente fuori di testa. Insomma, non si discosta minimamente da ciò che è l’archetipo di qualsiasi personaggio negativo apparso in questo serial. Cela questo suo lato al mondo, nascondendosi dietro la facciata di bravo marito e padre (il che ricorda molto lo stesso Joe Carroll).
Il personaggio, appare estremamente interessante e metodico in ogni sua decisione e scelta, pur rimanendo un sunto di cliché più e più volte comparsi all’interno della serie, resta da vedere per quanto rimarrà come villain principale della stagione e se gli sceneggiatori sapranno sfruttarlo completamente.
L’eliminazione di Strauss, semplifica le ramificazioni della trama che fino a qui si presentavano in molteplici forme: a piede libero rimangono Mark (disperso e non pervenuto nell’episodio), Daisy (in fase autostoppista, in giro per l’America alla faccia di qualsiasi foto segnaletica che la sottolinea come ricercata) ed il nuovo bad guy, Theo.
Gli interrogativi sono tanti e la stagione è al suo giro di boa: la fuga di Strauss è durata molto meno di quanto si potesse pensare e la trama ha cambiato rotta, Daisy ora rimasta sola ed abbandonata da tutti che deciderà di fare? Riuscirà a fuggire o Ryan e la sua squadra riusciranno a catturarla?
Non va dimenticato Mark che dopo il tuffo olimpionico nella scorsa puntata, pare essere scomparso ma difficilmente verrà fatto sparire dalla serie: a conti fatti rappresenta, ora, il miglior cattivo fin qui presentato unitamente a Joe. Proprio quest’ultimo ha il ruolo più subdolo e dubbio: informatore di Ryan e incarcerato in attesa dell’esecuzione capitale. Lo rivedremo mai a piede libero oppure la serie si concluderà definitivamente con la morte della vera colonna portante di The Following?
Le domande sono tante, i nuovi personaggi presentati pure (anche se già son stati eliminati in gran parte) e le puntate alla fine sono relativamente poche per poter concludere tutte le trame presentate e portate avanti.
Nota a margine: nell’episodio compare Allison Mack (la Chloe Sullivan di Smalville). Per l’appunto compare, non fa nient’altro se non il rischiare di morire.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A Hostile Withness 3×05 | 3.75 milioni – 1.2 rating |
Reunion 3×06 | 3.28 milioni – 1.1 rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.