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Ed eccoci finalmente giunti all’episodio che chiude la prima stagione di The Killing. Se ricordate eravamo rimasti al faccia a faccia tra Linden e il consigliere Richmond, dopo che quest’ultima aveva scoperto la sua vera identità (o meglio il suo nickname: Orpheus). Beh, tutte le mie aspettative su cosa potesse succedere tra i due sono state ampiamente deluse da un secco “ora me ne vado” di Linden che per fortuna ha solo rimandato il vero faccia a faccia tra i due.
Oramai Richmond è il sospettato numero uno dell’indagine e tutti gli sforzi dei due detective sono mirati a racimolare prove che possano inchiodarlo. È così che si torna a parlare dell’auto usata per scaricare il corpo di Rosie, auto che sappiamo essere di proprietà della compagnia del consigliere. Linden e Holder riescono a ricostruire il percorso fatto da codesta auto la notte dell’omicidio, arrivando infine a trovare l’originale scena del crimine, ovvero un bosco a poche miglia dal lago dove era stato gettato il cadavere. Inoltre, Holder riesce ad ottenere una foto da un casello che ritrae Richmond a bordo della vettura la notte dell’omicidio. Per il nostro candidato è sempre più dura, e la mazzata finale gliela da proprio la sua prima collaboratrice (nonché compagna di letto) che ammette di aver mentito riguardo l’alibi del consigliere.
Arriviamo così ai 5 minuti finali. Richmond viene ufficialmente arrestato per l’omicidio di Rosie Larsen e portato in centrale. Vediamo Belko (migliore amico di Stan, che considerava I Larsen come la sua famiglia) preparare una pistola e Stan rivelare alla cognata che la sorella (Mitch) se n’è andata di casa per i troppi dolorosi ricordi presenti. E nel frattempo, Linden sta prendendo un aereo con il figlio che finalmente la porterà al suo matrimonio a Sonoma. Caso chiuso? Macchè. Belko è giunto alla centrale, dove Richmond sta per essere trasferito in carcere, lo punta e tira fuori la pistola, ma la scena cambia improvvisamente a Linden, che, allibita, riceve una chiamata da un dipendente del casello che svela che non esistono foto di quella notte perché la fotocamera era rotta. Nell’ultima scena vediamo Holder che entra in un’auto e dice che per il consigliere Richmond ormai è finita.
Chi è veramente Holder? Cosa sarà successo a Richmond?
Questo finale di stagione ci lascia con una marea di domande e solo una certezza: la prossima stagione non possiamo perderla!
Oramai Richmond è il sospettato numero uno dell’indagine e tutti gli sforzi dei due detective sono mirati a racimolare prove che possano inchiodarlo. È così che si torna a parlare dell’auto usata per scaricare il corpo di Rosie, auto che sappiamo essere di proprietà della compagnia del consigliere. Linden e Holder riescono a ricostruire il percorso fatto da codesta auto la notte dell’omicidio, arrivando infine a trovare l’originale scena del crimine, ovvero un bosco a poche miglia dal lago dove era stato gettato il cadavere. Inoltre, Holder riesce ad ottenere una foto da un casello che ritrae Richmond a bordo della vettura la notte dell’omicidio. Per il nostro candidato è sempre più dura, e la mazzata finale gliela da proprio la sua prima collaboratrice (nonché compagna di letto) che ammette di aver mentito riguardo l’alibi del consigliere.
Arriviamo così ai 5 minuti finali. Richmond viene ufficialmente arrestato per l’omicidio di Rosie Larsen e portato in centrale. Vediamo Belko (migliore amico di Stan, che considerava I Larsen come la sua famiglia) preparare una pistola e Stan rivelare alla cognata che la sorella (Mitch) se n’è andata di casa per i troppi dolorosi ricordi presenti. E nel frattempo, Linden sta prendendo un aereo con il figlio che finalmente la porterà al suo matrimonio a Sonoma. Caso chiuso? Macchè. Belko è giunto alla centrale, dove Richmond sta per essere trasferito in carcere, lo punta e tira fuori la pistola, ma la scena cambia improvvisamente a Linden, che, allibita, riceve una chiamata da un dipendente del casello che svela che non esistono foto di quella notte perché la fotocamera era rotta. Nell’ultima scena vediamo Holder che entra in un’auto e dice che per il consigliere Richmond ormai è finita.
Chi è veramente Holder? Cosa sarà successo a Richmond?
Questo finale di stagione ci lascia con una marea di domande e solo una certezza: la prossima stagione non possiamo perderla!
PRO:
- Magistrale chiusura di stagione
- Trama mai banale e prevedibile
- Tanti elementi che fanno ben sperare a un’ottima seconda stagione
- Il doppio gioco di Holder
- Ciliegina sulla torta: MItch che dopo tredici puntate piangendo, finalmente se ne va!
CONTRO:
- Nell’ultima puntata forse si nota un po’ troppo un cambio di personalità del consigliere Richmond rispetto a come eravamo abituati a vederlo nelle precedenti
- La traduzione del titolo in italiano è veramente pessima! (titolo originale: Orpheus Descending)
Episodio veramente molto bello e avvincente, ero molto incerto se dargli una mezza stella in più (la perfezione, per quelli che sono i miei gusti, è irraggiungibile) ma alla fine opto per un 4, sperando che la prossima stagione sia da 4.5 di media!
VOTO EMMY
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.