Dopo una prima metà di stagione particolarmente movimentata, aperta dalla battaglia contro Sigurd Bloodhair, proseguita con tradimenti, cambi di fazione, assedi di abbazie, omicidi e chiusa da un’altra battaglia contro Haesten, sembra che The Last Kingdom si sia adagiata su ritmi narrativi più placidi, preparando poco a poco il terreno per il gran finale di stagione. Non è una critica vera e propria, anche perché negli ultimi due episodi i colpi di scena non sono mancati, né mancano nell’ottavo, in cui già una storyline si può dire bella che chiusa. Il riferimento ovviamente è a Skade, recuperata da Uhtred nel finale dello scorso episodio con un bel raid al campo di Haesten. L’indovina è stata sicuramente uno dei personaggi simbolo di questa stagione, grazie ad una caratterizzazione che già nella season premiere definivamo sopra alle righe ed esagerata, ma capace proprio per questo di risaltare in mezzo alla messa di nuovi vichinghi e sassoni introdotti quest’anno, anche solo per suscitare antipatia e fastidio. La sua morte, per mano dello stesso uomo che ha cercato disperatamente più e più volte di trasformare nel proprio amante, risulta non solo particolarmente soddisfacente per chi, come il recensore che scrive, non ha mai potuto sopportare la new entry, ma soprattutto rappresenta un bel colpo di scena, piazzato proprio nel momento in cui sembrava che Uhtred stesse per cedere alle lusinghe della strega. Per tutta la prima parte dell’episodio l’impressione è che il nostro eroe sassone abbia finalmente accettato la veggente al proprio fianco: se la porta appresso quando ritorna a Cockham, non fa una piega quando butta giù il crocifisso che il vescovo Erkenwald ha issato nel suo salone, ci amoreggia. Quando vanno a fare il bagno insieme lo spettatore si aspetta una prevedibile scena di sesso a mollo, e invece senza troppe cerimonie Uhtred annega Skade senza fare una piega, come se stesse sopprimendo un animale. E Osferth è lì a spiare tutto contento, perché temeva che il suo signore avesse perso la testa per quel demonio biondo e invece ha la prova che non è così.
Chiusa la questione Skade, Uhtred è finalmente pronto ad affrontare le altre faccende che lo riguardano e che lo portano direttamente nel cuore del Wessex, in quella Winchester da cui è dovuto scappare come un animale braccato. Lo spingono lì l’affetto per i figlioletti e la volontà di portare a termine il rito che farà accedere Ragnar al Valhalla e che richiede il sangue di una sua parente, che chiaramente non può essere che Thyra. Non c’è Alfred nei suoi pensieri, se non come bersaglio di odio e di rancore per avergli portato via tutto; viceversa nei pensieri del re c’è ancora ampio spazio per Uhtred, a riprova del fatto che i due potranno anche odiarsi ma sono legati da un fil rouge impossibile da spezzare. Nell’incontro col futuro consuocero e ancor di più nel dialogo privato con la moglie Ealhswith, appaiono evidenti le motivazioni vere della sua decisione di non concedergli il perdono: vuole rispettarne l’orgoglio di guerriero inflessibile e indomabile, ma vuole anche lasciare che sia Edward a prendersi la responsabilità di scegliere cosa fare della migliore spada del Wessex perché quello che i re fanno è proprio questo, prendersi delle responsabilità e scommettere tutto su una mossa piuttosto che su un’altra. Certo, concedere fiducia anche alla propria moglie, che odia Uhtred fin da quando l’ha conosciuto e che gioirebbe di sicuro vedendo la sua testa su una picca, non è il massimo della lungimiranza ma forse Alfred si illude che Ealhswith possa andare oltre il risentimento.
In ogni caso, dalle parole di Alfred sembra che la sua volontà sia di non incontrare più Uhtred finché sarà in vita. E qui entra in gioco Beocca, colui che forse più di chiunque altro soffre per la frattura insanabile creatasi tra i due uomini che tanto ama. E’ lui che si fa carico della preparazione di un incontro tra il guerriero e il sovrano, l’ultimo possibile, perché le condizioni di Alfred sono ormai giunte ad un punto tale da far dubitare che lo vedremo ancora a lungo sugli schermi; anzi, nella scena che chiude l’episodio, quando appare alle spalle di Uhtred intento ad ammirare le pagine miniate della Cronaca Anglosassone, il re sembra davvero un fantasma sbucato dal nulla, uno spirito dei morti ritornato momentaneamente sulla terra per chiudere una questione lasciata in sospeso. Speriamo solo che Uhtred, superstizioso com’è, non si becchi un bell’infarto all’idea di essere di fronte ad un vero essere sovrannaturale.
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Episode 7 3×07 | ND milioni – ND rating |
Episode 8 3×08 | ND milioni – ND rating |
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Divoratore onnivoro di serie televisive e di anime giapponesi, predilige i period drama e le serie storiche, le commedie demenziali e le buone opere di fantascienza, ma ha anche un lato oscuro fatto di trash, guilty pleasures e immondi abomini come Zoo e Salem (la serie che gli ha fatto scoprire questo sito). Si vocifera che fuori dalla redazione di RecenSerie sia una persona seria, un dottore di ricerca e un insegnante di lettere, ma non è stato ancora confermato.