0
(0)
“È del poeta il fin la meraviglia” è una delle frasi più celebri di Giambattista Marino, il più importante poeta barocco italiano. Durante quel periodo, i letterati puntavano a stravolgere le aspettative degli spettatori, stupendoli e lasciandoli spiazzati, spezzando cliché e linee guida. Con le dovute proporzioni, si può associare The Last Man On Earth a questo discorso. Ovviamente, la serie di Phil Lord e Chris Miller ha ben poco a che vedere con la corrente artistica e letteraria seicentesca, se non fosse per quell’unico aspetto che le accomuna, quel cambiare le carte in tavola mostrando alla gente qualcosa di totalmente diverso da ciò che ci si sarebbe aspettato.
Giunti al settimo episodio di questa seconda stagione (ed al ventesimo complessivo), si può ormai affermare tranquillamente che non si sta assistendo alla solita comedy. La durata lo farebbe presupporre, l’aura di apparente scanzonatezza lo farebbe presupporre, persino la trama lo fa presupporre e intendere. Sono rimaste pochissime persone nel mondo e gli animali si sono estinti, tranne una mucca, ma non c’è nessuna spiegazione sul come sia successo e sul perché quel bovino si trovi ancora lì.
Dietro questa patina da comedy, atipica vista la location, ma pur sempre comedy, si nasconde un’anima da drama che si fa sempre più insistente e che riesce a raccontare perfettamente tutti i difetti degli uomini che non si sono sopiti neanche con l’evento apocalittico. In The Last Man on Earth non c’è un personaggio positivo: tutti possono essere le vittime e tutti possono essere gli aguzzini. Il caso più lampante è quello di Phil 2.0, che sin dal suo arrivo è diventato leader dell’ex gang di Tucson, adorato ed ammirato da tutti, tranne che da Tandy. Basta però poco per far cambiare la situazione radicalmente. Il lento allontanamento di Phil dal gruppo, che stava culminando con la sua partenza, viene meno quando Erica gli rivela di essere incinta. Questo è il colpo di grazia definitivo al personaggio interpretato da Boris Kodje: la ragazza australiana non ne vuole sapere più niente di lui, e non la si può neanche biasimare, dato che ha visto il suo ragazzo (poi divenuto ex) filtrare con Carol senza soluzione di continuità. Intorno a questa situazione emerge anche la meschinità di altri due personaggi femminili, Gail e Carol. La prima fa di tutto per allontanare Phil da Erica, ma l’impressione è che non lo faccia per l’amica, bensì per la sofferenza che prova nel vedere una coppia felice, data la drammatica fine del suo amato. La signora Miller, invece, sprizza gioia da tutti i pori dopo aver saputo della maternità dell'”amica”, che invece è disperata. Il suo sentimento di felicità è puramente egoistico perché la tranquillizza riguardo alla vita futura del bambino che vuole avere con Tandy, che in questo modo non sarà più solo. Il suo continuo sbandierare davanti ad Erica oggetti ed indumenti di ogni tipo per il futuro neonato non fa che aggravare una situazione, ed è probabile una sfuriata della ragazza nelle prossime puntate. Riguardo alla situazione maternità, da non sottovalutare la rivelazione di Tandy a Todd riguardo la volontà di Melissa di avere figli.
Prima si parlava dell’interscambiabilità di “buoni” e “cattivi”. Infatti, queste diverse condizioni non sono dettate da particolari doti, bensì sono dettati dal susseguirsi degli eventi: se sei cattivo, spera che qualcuno farà peggio di te. Esempio lampante è Tandy, che è passato dall’essere most hated man ad un membro quasi apprezzato dal gruppo, con la contemporanea discesa negli inferi di Todd (che però è stato subito “perdonato”, tranne che da Melissa, ma lì la situazione è più complessa) e soprattutto del suo “villain” personale. Esente da questo discorso sembra esserci Todd, la cui unica “colpa”, finora, è stata quella di aver mangiato avidamente del bacon.
Essendo il protagonista, Tandy è il personaggio più sfaccettato: egli, da una parte, ce la sta mettendo tutta per farsi accettare dal gruppo, dimostrandosi disponibile e sempre di buon umore, pronto a perdonare Phil anche dopo le frasi rivoltegli da ubriaco. Tutto bene, quindi, se non fosse per la sensazione (che in realtà è quasi una certezza) che questo comportamento sia dettato da una sorta di sottomissione verso gli altri membri e da un irrefrenabile bisogno di sentirsi parte di qualcosa. È probabile che, una volta entrato definitivamente nelle grazie di tutti, tornerà a mostrare il suo carattere. Del resto, basta vedere come stia ricominciando a rispondere male a Todd, che in questo momento gli è realmente amico.
Ad arricchire una puntata già perfetta, si è deciso di aggiungere anche delle scene girate tecnicamente benissimo (Tandy che trascina Phil svenuto) e una buona dose di risate, che non guastano mai. In fondo, questa dovrebbe essere una comedy.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
The Last Man on Earth continua ad inanellare episodi di ottima fattura, creando il giusto mix tra risate e parti drama. Se ci si aggiunge anche un buon aumento di ascolti in questo episodio, il voto è quasi scontato.
A Real Live Wire 2×06 | 2.57 milioni – 1.0 rating |
Baby Steps 2×07 | 2.84 milioni – 1.2 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.