The Last Man On Earth 2×09 – 2×10 – Secret Santa – Silent NightTEMPO DI LETTURA 5 min

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Okay, who’s ready for some Secret Santa? Yeah! Come on. 
All right, now, in this Kris Kringle chapeau is the name of everyone in the group. So, draw a name, and under absolutely no circumstances are you to share it with anyone. 
All right, now commit the name to memory. 
Roll up your papers. 
Put ‘em in your mouth and swallow it.

Le tradizioni americane si importano sempre più spesso anche nel vecchio continente (il Thanksgiving è solo questione di tempo…) e sicuramente molti saranno già incappati nel divertente e straniante Secret Santa, se non in ufficio almeno tra gli amici. The Last Man On Earth lo ripropone a modo suo strutturando la puntata esattamente come si richiede ad una comedy che va in onda nel periodo natalizio: trasudando Natale. Poi le cose vanno un po’ a puttane ma l’incipit iniziale rimane e funziona.
Il clima natalizio è garantito interamente dalla verve di Carol supportata da un Phil in versione Albero di Natale: l’eccesso perpetrato dagli addobbi natalizi, i vestiti e i regali stessi sono amabili e perfettamente razionali considerato l’ecosistema narrativo di eccesso di libero arbitrio entro cui vivono tutti. Basti pensare allo yatch che Tandy si autoregala solamente per farlo esplodere per capire che, Natale o meno che sia, non c’è limite al realizzabile in The Last Man On Earth, esattamente uno dei motivi per cui lo si ama.
Volenti o nolenti “Secret Santa” e “Silent Night” sono molto legati come episodi, vuoi per il malore di Phil Miller II sul finale, vuoi per l’introspettivo focus su Mike Miller, alla sua 5° apparizione (la 4° in “Secret Santa” per l’appunto). L’atmosfera natalizia della prima delle due puntate si pone in antitesi all’amarezza presente nella seconda, dove la solitudine è la vera protagonista. Sia chiaro: non stiamo condannando né “Secret Santa” per l’eccessivo buonismo, né “Silent Night” per la tristezza che emana, semplicemente constatiamo come The Last Man On Earth riesca a svariare sui generi senza alcuna difficoltà. E ci sono persone che ancora la definiscono comedy…

Nelle scene con protagonista assoluto Jason Sudeikis non c’è assolutamente la minima intenzione di far ridere, anzi. La stessa voglia di vivere è messa a dura prova fino al tentato suicidio, una scena che potrebbe anche sembrare comica per il tempismo errato con cui l’astronauta si accorge dell’esistenza di un altro verme nella stazione, se non fosse che si parla comunque di suicidio e quindi le risate proprio non possono esserci. L’attenzione posta su quest’ultimo, poi, non può che far ben sperare visto e considerato il suo tentativo di tornare a casa che culminerà, con ogni probabilità, con un ricongiungimento con Phil, presto o tardi. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto tutto il focus che gli è stato dedicato fino ad ora e gli otto episodi che mancano alla fine della stagione.
Sia nello spazio che sulla Terra “Silent Night” finisce con un cliffhanger che mette sullo stesso piano Mike e Phil II, entrambi ad un passo dalla morte. La differenza tra i due è sostanzialmente nell’utilizzo divino o meno della penna che scrive le sceneggiature, letteralmente Deus Ex Machina in grado di giustificare la vita di uno solo o di entrambi i personaggi. La morte di un character in The Last Man On Earth è già stata affrontata di soppiatto (Will Ferrell, perché proprio tu?) ma non aveva mai colpito direttamente un personaggio presente sin dall’inizio, cosa che avrebbe inciso pesantemente sulla narrazione. I personaggi che fanno da contorno alla vita di Phil sono intercambiabili, nessuno si lamenterebbe se morisse Gail, Erica o Melissa, anzi, tuttavia la difficoltà insita nell’introdurre un nuovo character non è indifferente in un mondo che vede sterminata l’intera popolazione mondiale, motivo per il quale fino ad ora nessuno dei comprimari ha dato l’addio definitivo. Per Carol, Todd e Phil Miller II però il discorso è diverso in quanto sono riusciti, nel bene o nel male, a guadagnarsi un posto all’interno dello show, vuoi come perfette spalle di Tandy (Todd e Carol), vuoi come nemesi dello stesso (Phil II). Considerando questa situazione, la scelta di mettere in gioco la vita di uno dei personaggi più importanti per lo show (il maschio alpha tuttofare) è audace, apprezzabile ma anche contraddittoria per il potenziale ancora inespresso. Attualmente le mani di Gail sono quelle degli sceneggiatori, se loro vorranno Gail riuscirà a salvarlo (trovando una spiegazione razionale, in qualche modo, per il biiiip finale, che non sia l’effettivo decesso), altrimenti la popolazione mondiale si ridurrà di un altro 12,5%.
L’amarezza generale di fondo, ormai caratteristica distintiva della serie, è sempre stata affrontata in maniera comica o per meglio dire ironica. Si poteva quindi chiamarlo dramedy ma esclusivamente per il contenuto, non per la forma, cosa che però ora non vale più perché a partire da “Silent Night” perfino la forma stessa ha assunto i tratti distintivi del drama. Disseppellire un cadavere per far pratica chirurgica su di esso è parte integrante di questo humor che in realtà non è altro che un modo per esprimere la drammaticità insita nell’evento stesso: non esistono medici, Phil Miller II rischia di morire per una semplice appendicite e, in tutto ciò, non esiste un modo per far pratica medica se non il cadavere della persona amata dal neo-chirurgo (Gail). Si può ridere di ciò chiaramente, principalmente per merito di Phil e Todd e per il loro modo goffo di nascondere il cadavere che avevano appena disseppellito, però la serietà dell’evento rimane ed è qui che The Last Man On Earth si rende grande. D’altronde la tematica relativa alle cure mediche doveva emergere prima o poi, qui si fa notare in tutta la sua imponenza. Buon Natale.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Secret Santa!
  • Todd e Tandy a spasso con il cadavere di Will Ferrell (che purtroppo non appare)
  • Arrivo sulla terra di Mark Miller
  • Drammaticità in costante crescita
  • Qualche eccesso sparso
  • Resa eccessivamente kitsch dell’operazione di Phil II

 

Un pianeta a disposizione per sole 8 persone per festeggiare il Natale. Infiniti modi per immaginarlo, la drammaticità però regna comunque sovrana. Anche nello spazio.

 

No Bull 2×08 3.27 milioni – 1.3 rating
Secret Santa 2×09 3.58 milioni – 1.4 rating
Silent Night 2×10 3.16 milioni – 1.3 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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