The Man In The High Castle 2×08 – Loose LipsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Dopo tre puntate (#1, #2 e #3) che hanno fatto storcere il naso agli spettatori di The Man In The High Castle, la serie decide inaspettatamente di prendere tutti in contropiede e fornire al proprio pubblico una puntata che segna un’importante svolta nell’economia del serial. Prima di arrivare al nocciolo della questione vogliamo cominciare questa recensione con una domanda di carattere generico che vale per tutte le serie e, in questo caso, per “Loose Lips”: è possibile che una intera puntata, magari pure contraddistinta da uno spiccato anonimato, possa risollevarsi sul finale? Se la risposta dipende sicuramente da gusti personali e propensione alla serie in questione, in questo caso ci sbilanciamo per un “quasi”.
A seguito di un trimurti di episodi (“Duck And Cover“, “Kintsugi” e “Land O’ Smiles“) che hanno fatto crollare mantenuto su livelli di quasi sufficienza la qualità della stagione, il serial Amazon si accorge di essere arrivato a 2 episodi dal season finale e corre per preparare il terreno per tale puntata. Si presenta però un problema all’orizzonte. La triade prima citata ha purtroppo contribuito a rallentare il binge-watching dello spettatore ed è l’ultima cosa che una stagione pensata per essere consumata tutta d’un fiato vorrebbe. Dunque c’era bisogno di un evento potente e che catalizzasse l’attenzione dello spettatore e alla fine arriva pure, ma solo dopo aver penato (e non poco).
Generalmente possiamo dire che “Loose Lips” mostra, durante i suoi cinquanta minuti, tutte le storyline in attivo, cercando di dare ad ognuno di esse il giusto minutaggio per farle arrivare ad un punto di snodo consistente e che possa “riaccendere la fiamma” nel cuore dello spettatore. Nonostante narrativamente si arrivi teoricamente da qualche parte, i progressi fatti sono effettivamente pochi. Anzi, è peggio di così. Ad una superficiale visione sembra che la trama stia andando da qualche parte ma, in verità, è solo un magro contentino per evitare di rispondere alla domanda più grande legata a quella precisa storia. La porzione di trama legata a Nobosuke e alla sua scorribanda nell’Altro Mondo è l’esempio più lampante. In questo episodio, il personaggio si rende conto dei suoi difetti e degli errori commessi ai danni dei suoi cari cercando, di conseguenza, la redenzione con il simbolico e poetico gesto della riparazione della tazzina. Benché questo sia un momento intimo da assaporare in religioso silenzio grazie ad una recitazione e una regia più che discreti, si ha quasi la sensazione che sia uno specchietto per le allodole che abbindola lo spettatore con questo momento struggente e lacrimevole per evitare di rispondere alle maggiori domande legati a questa trama. Come riesce a viaggiare tra le due dimensioni? Perché solo lui ci riesce? Grosso modo la puntata continua tutta su questa falsa riga, concentrandosi su momenti che, per quanto interessanti presi singolarmente, appaiono come abili scappatoie da questioni più importanti se analizzate all’interno di un contesto più ampio. E, se fosse continuata così, le puntate che hanno contribuito ad affossare la qualità non sarebbero state più un terzetto ma un quartetto. Fortunatamente si percepisce che il season finale è vicino.
Da una delle storyline meno sviluppate in “Loose Lips” assistiamo alla morte di Adolf Hitler ed al passaggio di testimone a Martin Heusmann. Il serial si è finora concentrato sui cambiamenti a livello mondiale della vittoria nazista durante la Seconda Guerra Mondiale concentrandosi nello spiegare come il mondo avrebbe potuto cambiare, tuttavia non si è mai preoccupato di far vedere da vicino come il mondo avrebbe cambiato l’uomo che ne ha tratto più benefici di tutti, ovvero Hitler stesso. Questo perché Hitler è un personaggio storico tristemente noto per le sue intenzioni e forse è anche per questo che la serie non ha volutamente mostrato troppo Hitler. Hitler era il male, certo, ma era un male conosciuto. Martin Heusmann, invece, è un male nuovo ed inedito, cresciuto in un modo dove Adolf Hitler non era solo il rappresentante di una ideologia in continua espansione ma anche di un movimento politico che è diventato istituzione mondiale.
Detto in parole povere, quello che ci offre la serie è solo un altro modo per esplorare le conseguenze della vittoria nazista dopo il secondo conflitto mondiale, sostituendo il leader con un personaggio che viene proprio da quel contesto e cresciuto secondo le regole dispotiche di quel mondo, il tutto aprendo così a nuovi potenziali scenari narrativi, assicurandosi a mani basse pure materiale da trattare per la terza stagione già confermata.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Heil Heusmann!
  • John Smith uber alles
  • Troppe storyline all’attivo e senza progressi importanti
  • Troppa poca sostanza in molte di esse

 

Tornando alla domanda di prima: è possibile che una intera puntata possa risollevarsi sul finale? Se dai troppi sbadigli inaspettatamente nasce un elemento che genera nuovi scenari allora la risposta è si. Ovviamente spetterà poi al nuovo showrunner, Eric Overmyer, l’arduo compito di saperla sviluppare a dovere sopperendo al vuoto di potere che si è sentito moltissimo finora senza Spotnitz.

 

Land O’ Smiles 2×07 ND milioni – ND rating
Loose Lips 2×08 ND milioni – ND rating

 

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