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Abe e Midge rappresentano due facce della stessa medaglia narrativa, quella della conoscenza.
Per Abe si tratta di conoscenza di sé: l’ex professore si ritrova senza alcun tipo di impiego, casa, hobby e tradito dalle persone a cui così tanto sentiva di essere legato (i giovani squattrinati con cui sperava di poter fondare un giornale lontano dagli artigli dei poteri forti). Potrebbe essere inquadrata come crisi di mezza età quella che sta attraversando Abe (e forse lo è sotto certi punti di vista), eppure l’uomo sta cercando in tutti i modi di riavvicinarsi al suo vero io, a ciò che realmente gli scalda l’animo: la scrittura. Facendo visita ad un suo amico di vecchia data, Abe, avrà modo di risvegliare (forse in maniera definitiva) quel fuoco dentro di sé e la chiusura di puntata, con lui indaffarato nella scrittura a macchina potrebbe essere un segnale decisamente positivo da questo punto di vista.
Midge, volente o nolente, si ritrova a passare una fetta sempre più grossa del suo tempo con Shy, riuscendo a conoscerlo in maniera più approfondita, più intima. Il contatto tra i due, la prima volta che Midge mette piede sulla barca, è sincero (solo in parte) nonostante la maschera che Shy si ritrova costretto (costrizione autoimposta) ad indossare.
E’ la seconda volta, tuttavia, quando Midge si reca sulla barca alla disperata ricerca del cantante scomparso, che il livello di intimità aumenta, superando quello della banale collaborazione lavorativa-amicizia. Shy, tumefatto in volto a causa di un litigio d’amore con un uomo, si mostra umano, spogliato del suo orgoglio, nudo nei suoi errori. Il dialogo tra i due artisti, pur essendo carico della consueta vena comica di cui la serie ha ormai fatto una firma indelebile, è toccante e permette allo spettatore di empatizzare con un personaggio sempre più in scena in questa stagione come quello di Shy.
Per quanto riguarda la sottotrama relativa a Joel e all’apertura del suo club, invece, fa piacere vedere una crescente maturità (con un pizzico di esagerato orgoglio, forse) in Joel: l’uomo, dopo aver notato che il suo amico Archie sta iniziando a percorrere una strada pericolosa e lungo la quale è facile perdersi come quella del tradimento, cerca in tutti i modi di impedire l’imminente errore. I dialoghi sono fitti, sinceri e (per una volta) privi della consueta ironia di The Marvelous Mrs. Maisel. Da apprezzare dal momento che, come appuntato, sottolinea la maturità sempre più evidente proprio di Joel.
Comicità, drama, la giusta punta di romanticismo e dialoghi personali ed intimi: queste le mancanze che lamentavamo nella precedente recensione e questo è quello che lo show di Amazon ci recapita come pacco regalo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Questo è il The Marvelous Mrs Maisel che vogliamo vedere!
It’s Comedy or Cabbage 3×05 | ND milioni – ND rating |
Kind of Bleu 3×06 | ND milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.