The Mist 1×10 – The Tenth MealTEMPO DI LETTURA 3 min

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Dopo 9 episodi, 378 minuti (circa) di vita persi e tanti insulti, siamo finalmente giunti alla conclusione della serie targata Spike più odiata del momento. Chiunque abbia avuto il coraggio e la forza di proseguire la visione per tutto questo tempo può sicuramente dire di essere cambiato e aver imparato che nella vita non si può solo vincere, ma anche fallire. The Mist non è altro che un promemoria, che ricorda alla gente come NON dovrebbe essere scritta e girata una serie. Nonostante tutto però la sensazione che si prova, una volta terminata la visione di questa decima puntata, non è tanto l’odio o la noia come nei precedenti episodi ma bensì la tristezza. “The Tenth Meal” è un boccone amaro che ci ricorda che prima di tutto questo la serie, tratta da uno dei racconti più belli di Stephen King, aveva delle potenzialità e poteva diventare la tanto attesa “rinfrescata” del panorama horror nel mondo delle serie tv che molta gente aspettava e che molto probabilmente non vedrà mai se i tentativi saranno tutti di questo tipo. In questi 42 minuti Christian Torpe cerca di fare quello che un bravo sceneggiatore dovrebbe fare durante un finale di stagione: chiudere i punti in sospeso e suscitare interesse verso una possibile nuova stagione. Ma ci riesce? Non esattamente.
La curiosità che dovrebbe derivare da un possibile cliffhanger finale andrebbe costruita con il tempo, partendo dai primi episodi, per poter preparare psicologicamente gli spettatori ed i personaggi ad una svolta improvvisa nella trama. Ripescando il progetto Arrowhead alla fine della stagione, lo sceneggiatore pensava di riuscire a creare una curiosità generale che avrebbe portato lo spettatore a domandarsi come si sarebbe evoluta la trama da lì in avanti. Dopo nove puntate dove questo segretissimo esperimento militare è stato nominato raramente e di sfuggita, l’unica cosa che si prova verso questo colpo di scena è la completa indifferenza, una sensazione davvero terribile in questo genere di situazioni che fa capire quanto le cose siano state gestite maldestramente. Nel mondo delle serie tv le storyline vanno e vengono, alcune iniziano e altre finiscono, l’importante è il modo in cui vengono raccontate.
Una delle grandi problematiche di The Mist è sempre stata la narrazione che fin dal primo episodio non sembrava muoversi o voler cambiare, rimanendo statica e noiosa, rendendo questo finale privo di interesse e inutile. Il tutto viene evidenziato in maniera maggiore se si considera che le storie concluse in questo episodio (come quella di Nathalie) non si sono minimamente evolute rispetto alle prime puntate. Ai nuovi difetti si aggiungono naturalmente i sempre presenti scivoloni a cui la serie ci aveva abituato sin dal primo episodio, come: i buchi di trama (la nebbia che non ammazza Alex in 10 minuti e che ammazza Jay dopo 10 secondi), la pessima recitazione e la mancanza di un atmosfera horror. Al momento della scrittura di questa recensione non è ancora dato sapere se la serie verrà rinnovata o meno per una seconda stagione, anche se molto probabilmente la recente messa in onda su Netflix aiuterà la serie ad acquistare una fetta più grande di pubblico.
In conclusione The Mist è una serie che, partendo da una buona idea di base, ha purtroppo perso la propria via e che in un eventuale futuro non riuscirà probabilmente a migliorarsi a causa delle fragili fondamenta (gli innumerevoli errori) su cui si trova, potendo solo andare incontro ad un destino fatto di mediocrità e nebbie ben poco spaventose.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Kevin che pesta a sangue Adrian
  • Tanto potenziale sprecato
  • I soliti difetti ricorrenti
  • Inutilità della maggior parte delle storyline

 

La fine(?) di una storia che forse non avrebbe mai dovuto essere raccontata.

 

The Waking Dream 1×09 0.39 milioni – 0.1 rating
The Tenth Meal 1×10 0.40 milioni – 0.2 rating

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