The Originals 1×14 – 1×15 – Long Way Back From Hell – Le Grand GuignolTEMPO DI LETTURA 3 min

/
5
(1)
Ormai il distacco tra The Originals e The Vampire Diaries è più che evidente, è palese. 
“Long Way Back From Hell” è la prova di quanto The Originals sia di una spanna superiore a TVD, che ormai è in netto calo. A fine episodio ero davvero con la bocca aperta per lo stupore. Mi sono sinceramente pentita di
aver dato a “Sinners And Saints” 5 Emmy, perché quest’episodio se ne sarebbe decisamente meritati di più. Credo di non sbagliare nell’asserire di aver assistito al miglior episodio della stagione per ritmo, atmosfera, trama… insomma per tutto. Le streghe, con a capo la stratega Celeste, continuano a dimostrare di essere cazzutissime e hanno capito che la vera forza degli Originali sta nella loro unione. La promessa che si sono fatti, “Always and forever”, dà loro forza e indistruttibilità e, sì, il fatto di essere immortali aiuta, ma quei tre, insieme, possono essere più forti di un intero esercito. Sappiamo che Klaus è molto forte, quasi imbattibile, ma non è del tutto invulnerabile. Lo si potrebbe definire, certamente, un sociopatico, che vede complotti e tradimenti ovunque, che ha serie difficoltà a fidarsi di qualcuno. Come biasimarlo, d’altronde ha passato gran parte della sua esistenza a fuggire dal padre (patrigno, in realtà) che voleva ucciderlo. Sicuramente i suoi “daddy issues” hanno contribuito a renderlo così, anzi, direi che sono proprio la causa dei suoi problemi e il centro motore delle sue più grandi debolezze.
“Long Way Back From Hell” rappresenta la rottura e la distruzione della famiglia Mikaelson. La scoperta da parte di Klaus del terribile tradimento di Rebekah ha distrutto l’equilibrio (sempre precario) che si era creato nella famiglia. Barbie Klaus ha superato il limite. Certo, suo fratello ne ha fatte veramente di tutti i colori ai suoi fratelli, a lei in particolare, ma non ha mai cercato di liberarsi definitivamente di lei. Apprezzabilissima la particolare attenzione alla psicologia dei personaggi e Joseph Morgan, come sempre sublime, è riuscito a trasmettere il dolore di Klaus attraverso gli occhi.

Nell’episodio successivo esploriamo ancora più a fondo la complicata e drammatica natura della famiglia Mikaelson. Uno dei membri più interessanti è sicuramente Mikael, il capofamiglia. Uno degli errori più grandi di The Vampire Diaries è stato quello di dare poco spazio a un personaggio chiave per capire a fondo Klaus. “Le Grand Guignol” è un episodio meno movimentato, a livello di azione, ma che racconta un dramma importante. Il titolo dell’episodio è preso da un teatro parigino della fine dell’800, specializzato in spettacoli macabri e violenti. Titolo che si confà perfettamente all’episodio, specialmente nel flashback dello “spettacolo” messo in scena da Mikael che sembra incarnare il concetto di grandguignolesco (ormai diventato sinonimo di macabro). Klaus racconta a Camille la sua sofferenza, le racconta di cosa il suo patrigno l’ha privato. Continua a risultare abbastanza incomprensibile il rapporto tra Camille e l’ibrido millenario. Il loro legame è cresciuto in modo esageratamente affrettato, non si capisce perché Klaus le faccia confidenze del genere, però è sicuramente apprezzabile il modo in cui i ricordi dell’ibrido ci vengono mostrati.
Il “complotto” di Elijah per eliminare Celeste rappresenta un’altra nota positiva dell’episodio. Elijah è sempre stato il fratello più riflessivo, più calmo e vederlo all’azione è sempre un piacere. Non preoccupa, ora, l’assenza di un Big Bad Guy, perché è in atto una vera e propria guerra civile tra i Mikaelson, per cui non mancherà certo l’azione.
Non mi esprimo sulla resurrezione di Davina, che era nell’aria da un po’. Per quanto credo che ci sia bisogno di morti definitive, non mi sento di penalizzare eccessivamente l’episodio. In fin dei conti è sembrata molto meno forzata di tante altre resurrezioni firmate da Julie Plec a cui abbiamo assistito fino ad oggi.

PRO:

  • “Long Way Back From Hell” nella sua interezza:
  • Approfondimento della psicologia dei personaggi, Klaus in particolare
  • Mikael
  • Elijah all’azione
CONTRO:
  • Il rapporto tra Klaus e Camille continua a sembrare forzato
“Long Way Back From Hell” e “Le Grand Guignol” sono due episodi decisamente memorabili, una vera e propria gioia per gli occhi. Speriamo che The Originals continui su questa strada, nel frattempo 90 minuti di applausi.

Crescent City 1×13 2.1 milioni – 0.9 rating
Long Way Back From Hell 1×14 1.83 milioni – 0.8 rating
Le Grand Guignol 1×15 1.83 milioni – 0.8 rating

VOTO EMMY 


Quanto ti è piaciuta la puntata?

5

Nessun voto per ora

Precedente

New Girl 3×18 – Sister III

Prossima

The Walking Dead 4×13 – Alone – Solo