“It makes baby come out.”
Ecco rappresentato nell’immagine il momento più alto di vero e genuino terrore riservato dalla puntata. Si risolve in modo imprevisto, perché Yuko sembra voler sinceramente aiutare la partoriente, ma non meno crudele, con la perdita di entrambi i gemelli. Ciliegina sulla torta, l’eliminazione splatter dell’impacciato medico.
Viene da chiedersi cosa ne sarà ora di Luz, se resterà per amore della famiglia giapponese da cui si sta lentamente facendo accettare o se ne andrà, perché le creature nel suo grembo erano l’unica cosa che giustificasse la sua permanenza nel campo di prigionia. Di sicuro si preparano nuovi momenti strazianti, quando verrà il momento di spiegare l’accaduto al padre delle creature non nate, momenti già preparati dallo scambio di lettere fra i futuri genitori. Intanto, non si può non simpatizzare con gli internati, ritratti come esempi di resilienza, coraggio e dignità per il modo in cui affrontano la sorte avversa almeno finché non arrivano gli spiriti a farli impazzire e morire malissimo. Citazione particolare per il modo in cui si stringono intorno a Luz, dopo la sventura capitatale.
Su di un altro fronte, Chester si trova davanti ad altre manifestazioni soprannaturali, non meno inquietanti di quelle da cui sono circondati i suoi cari e altrettanto inspiegabili. Allo spettatore non vengono forniti indizi per capire cosa stia succedendo. Questo, se da un lato potrebbe aumentare il senso di mistero e l’ansia, dall’altro impedisce a chi guarda di entrare fino in fondo nel gioco proposto sullo schermo. Qualcosa di ultraterreno segue e perseguita il giovane Nakayama, nonostante la sua decisione di ribadire la sua fedeltà alla patria statunitense diventando traduttore per l’esercito (lavoro da lui svolto con grande impegno e abilità). I deliri del sergente Crittenden, in puro giapponese, sono adeguatamente paurosi e stranianti, così come la pozza fangosa dove Chester deve immergersi per ricuperare eventuali informazioni utili dai cadaveri in decomposizione. Trattandosi di uno scenario di guerra, però, lo spettatore è più preparato a vedersi mostrare atrocità, non c’è l’effetto sorpresa scatenato dalla scena nell’immagine di cui sopra, né tanto meno il vero sollievo di vedere l’attimo di panico risolversi con la presentazione di un tipico sonaglino giapponese. Purtroppo, da un valido momento di tensione emerge solo un “The meat are weak, the strong eat“, piuttosto banale, che vale quanto un “pesce grosso mangia pesce piccolo” e nulla aggiunge al poco già noto: l’entità ultraterrena, essendo appunto tale, è molto più forte dei miseri umani da lei presi di mira. Tra l’altro, alla luce proprio degli sviluppi visti nella puntata in oggetto, potrebbero esserci più spiriti, fantasmi o affini, in disaccordo fra di loro, alcuni cioè pronti ad aiutare le persone, altri decisi solo a divorarle.
Dovunque ci sia Chester, in ogni caso, resta viva la speranza di raccogliere elementi utili alla comprensione dell’enigma soprannaturale. La possibilità di avere spiegazioni dai saggi anziani nipponici sembra già essersi dileguata, anche se non è detta l’ultima parola.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Gaman 2×03 | ND milioni – ND rating |
The Weak Are Meat 2×04 | ND milioni – ND rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).