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The Walking Dead 3×15 – This Sorrowful Life – L’IngannoTEMPO DI LETTURA 6 min

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Penultimo episodio di questa terza stagione di TWD, l’ecatombe alle porte  e alla penna troviamo il futuro showrunner della serie Scott M. Gimple, già autore degli episodi “Hounded” e “Clear“. Traduzione: ci aspetta una puntata con i controfiocchi.
Si parte subito da Rick che sembra infine aver preso la sua decisione nonostante i pareri
contrari di Daryl ed Hershel: sacrificare Michonne per la salvezza di tutto il gruppo sperando che il Governatore sia di parola. L’ex sceriffo sa bene che questa è una decisione difficile visto sopratutto il prezioso apporto che la ragazza ha saputo dare più volte al gruppo ma si convince che non possa andare diversamente e preferisce aggrapparsi anche alla più piccola possibilità di salvezza per la sua squadra anche se questa possibilità gli è stata data da un uomo vile e meschino quale è il Governatore. Ed è qui che accade l’inaspettato. 

Al fine di catturare Michonne, Rick chiede l’aiuto di Merle dal quale, visto il carattere ed il suo passato, si aspetterebbe piena collaborazione. Tuttavia (anche se in maniera decisamente rude e poco ortodossa) è proprio il fratello di Daryl a farlo ragionare spiegandogli che non solo il Governatore non manterrà la parola data ma che lo stesso Rick non avrà mai il coraggio di consegnarli la ragazza con la katana. E se lo dice Merle vuol dire che, mio caro Rick, stai combinando una grossa cazzata. Dalle parole di Merle si comincia a capire che la puntata sarà incentrata su di lui ma nessuno ha ancora capito che questo è il suo canto del cigno.
L’episodio verte totalmente sulla situazione che vive il Dixon cattivo all’interno del penitenziario, una situazione da “separato in casa” che lo vede comunicare con gli altri solo per lo stretto necessario. E come dar torto ai “carcerati”? Molti nella prigione non hanno ancora perdonato le sue azioni, in primis Glenn e Maggie, i quali fino a pochi giorni prima erano stati catturati e torturati proprio da lui; come se non bastasse poi è il suo stesso caratteraccio a non fargli avere una buona fama visti i suoi continui litigi con tutti compreso il fratello minore. Insomma il nostro caro bastardo sa bene che difficilmente i rapporti con gli altri miglioreranno. Ed è a questo punto che si ha un capovolgimento di fronte con Rick che decide all’ultimo di non consegnare Michonne al Governatore ma è battuto sul tempo da Merle che la cattura e che vuole inizialmente consegnarla al suo ex capo. Merle infatti realizza che il leader del gruppo della Prigione non avrebbe mai potuto compiere un simile atto disumano nei confronti della ragazza e decide quindi di sua sponte di fare il “lavoro sporco” al posto degli altri in quanto è l’unico a poter sopportare il peso di una simile responsabilità anche perchè così facendo spera che gli vengano perdonate le sue azioni passate.
Ad ogni modo pure Merle cambia idea grazie ad una sempre più loquace Michonne che libera all’ultimo minuto decidendo di fare il kamikaze contro il Governatore. La scelta di fare un’imboscata all’imboscata programmata dal Governatore è una sorpresa un po’ per tutti quanti. Eravamo rassegnati ad uno scontro a fuoco lì, in quel luogo neutrale dove si era provato a stipulare una finta pace di Vestfalia, consci delle intenzioni del Governatore ed invece no. Cambio di fronte e proiettili un po’ per tutti. In cuor suo pure Merle sapeva bene che questa era l’unica maniera sensata per far finire la cosa e noi non possiamo che apprezzare questo ultimo e unico gesto di redenzione.
Daryl invece, venuto a sapere della “fuga” del fratello e di Michonne, decide di mettersi sulle loro tracce senza l’aiuto di nessuno ed è a questo punto che vediamo i due fratelli insieme per un’ultima commovente volta. Quando arriva è ormai troppo tardi, suo fratello maggiore è diventato uno zombie e non gli resta altro che ucciderlo in lacrime. Sicuramente il loro è stato un rapporto parecchio conflittuale ma è innegabile che ognuno si sentisse molto legato all’altro nonostante le divergenze di vedute. D’altronde non sarebbe stato nello stile di Merle lasciare il Dixon giovane dopo avergli detto un “ti voglio bene” e di conseguenza quest’ultima azione di Merle ha assunto quasi il significato di un tentativo di redimersi per tutto il dolore che ha causato verso diverse persone, pienamente consapevole del fatto che un semplice “scusa” non sarebbe stata sufficiente per sistemare le cose. E’ da notare che per il Dixon più vecchio è più semplice venire a patti con la propria coscienza per aver fatto un lavoro sporco piuttosto che chiedere scusa a qualcuno, quindi non c’è da meravigliarsi per il modo in cui ha scelto di riscattarsi. Inoltre sapeva bene che nessuno avrebbe pianto per la sua morte (escluso Daryl) ma se non altro per una volta ha provato a fare la cosa giusta. Ed è così che ci tocca dire addio ad uno tra i personaggi più interessanti dell’intero show anche se si sapeva fin dall’inizio che almeno uno dei due fratelli sarebbe dovuto morire di qui a poco. Come ho sempre detto era un bastardo… ma era un bastardo che sapeva farci ridere.
Il finale della puntata vede Rick venire a patti con la sua coscienza confessando a tutto il gruppo l’accordo preso giorni prima col Governatore in base al quale avrebbe potuto salvare tutti col sacrificio di Michonne.
L’ex sceriffo continua dicendo che non ha però intenzione di consegnargli la ragazza aggiungendo inoltre di pentirsi per non aver detto subito al suo gruppo del patto in quanto è giusto che ognuno di loro abbia diritto di libertà e di libera espressione della propria opinione, frase che quindi è l’esatto opposto di quanto aveva detto nel finale della precedente stagione. Non vuole sentirsi il leader o il capo di nessuno in quanto reputa ciascuna persona del suo gruppo come necessaria (si anche l’altra figlia di Hershel di cui nessuno si ricorda il nome) e parte fondamentale di quella che per lui ormai è a tutti gli effetti una famiglia allargata.
Ricktocracy no more quindi.
Ed ora, prima di preparaci alla battaglia finale, un’ultima postilla su Glenn e Maggie. Tra le mura della prigione Glenn chiede ad Hershel il permesso di sposare sua figlia come ultimo gesto d’amore, consapevole che, a causa dell’imminente scontro finale col Governatore, potrebbero ben presto essere tutti morti. Questa dichiarazione di matrimonio è senza dubbio la più squallida, sciatta e oscena della storia di Hollywood e non c’entra l’essere in mezzo ad un mondo di zombie, no. Non ci sono scuse per una proposta così brutta che è molto più simile ad una compravendita di droga in un parco che ad una richiesta di matrimonio. Un minimo di modo e maniera deve essere sempre tenuta e vederla fatta in questo modo fa cadere ogni voglia di dire un flebile si. Avesse dato insieme all’anello anche le due dita mozzate…

PRO:

  • Puntata senza Andrea
  • Merle zombie
  • Poco Governatore… ma tutte le volte che appare… sono “guai”
CONTRO:
  • Il modo in cui Glenn chiede a Meggie di sposarlo
  • Goodbye Merle

Ennesimo canto del cigno per un personaggio tanto amato dai fan quanto odiato dai protagonisti della serie. Episodio che non ha nulla da invidiare rispetto allo scorso ma che anzi gode di vita propria e dovrebbe essere preso di spunto per tutti gli episodi della serie. Addio Merle e addio Michael Rooker, continua a dar da bere whisky agli zombie all’inferno. 

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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