“[…] No one person has had the greatest impact on my life. No one person can be my most valuable person. A British anthropologist named Robin Dunbar wrote we meet approximately three new people a day. That’s 1,095 people a year. I’m 17, which means I’ve met 18,615 people so far, so how I’m I supposed to pick the most impactful one out of 18,000?”
Come ogni buon family drama che si rispetti, anche (o soprattutto) This Is Us non può fare a meno di approfittare delle festività per regalare nell’arco della stagione un episodio a tema. Che sia il Ringraziamento, Natale o San Valentino, la maggior parte delle serie tv approfitta dell’occorrenza per dare un impatto più reale alle storie che fanno da contorno ogni settimana. Anche la terza stagione, dunque, non poteva esimersi dal festeggiare in contemporanea con gli americani il giorno del Ringraziamento ma, essendo This Is Us uno show che ha sempre regalato una marcia in più per qualsiasi storia stesse raccontando, ecco che l’episodio in questione non racconta semplicemente un Ringraziamento, bensì si moltiplica diramandosi nello spazio e nel tempo, decidendo di mostrare ben sei tipi di festeggiamenti diversi.
“Six Thanksgivings” è un episodio che, trascinato dall’aria di festa, si allontana momentaneamente da alcune trame orizzontali (su tutte quella inerente il viaggio di Kevin in Vietnam) e decide di affrontare piccole/grandi tematiche quotidiane e non dei personaggi, tutte racchiuse appunto nel contesto delle festività.
Se c’è un difetto che si può imputare a questa stagione dello show di Dan Fogelman, è da tenere in considerazione la precarietà con la quale le storyline vengono mantenute in vita nel corso degli episodi, risultando spesso e volentieri semplici fuochi di paglia che non riescono a mantenere una certa continuità. Si accennava prima, infatti, come una delle poche trame orizzontali da tenere in considerazione quest’anno sia quella riguardante Kevin alla ricerca delle tracce di suo padre in Vietnam, mentre tutte le altre appaiono o deboli o facilmente accantonate.
Tra questi, spiccano su tutti i casi di Toby e Randall. Se da un lato, fa sicuramente piacere vedere Toby sulla via della guarigione, dall’altro non si può certo non sottolineare come questa sua trama personale che sembrava poter regalare un arco più potente al personaggio, sembra essere stata risolta soprattutto off-screen. Ma è il caso di Randall a suscitare più perplessità e anche questo episodio non ha fatto altro che confermarne le prime impressioni. La storyline politica si presenta già di suo con alcuni punti deboli, ancora non propriamente sviluppati, il tutto però ha subito un ulteriore passo indietro quando nel mezzo vi è finita anche Beth. Anche per lei, così come per Toby, non vi è assolutamente stato un approfondimento nel post licenziamento, passando subito da una leggera depressione alla collaborazione con Randall. Un qualcosa che sin da subito lasciava perplessi per il modo sbrigativo con il quale si era giunti a questa conclusione e che, adesso, fa storcere ancora di più il naso in quanto rinchiude sia Beth che Randall nella sagoma di una coppia che non ha niente a che fare con ciò che erano sempre stati loro due, portando entrambi a fare dei passi indietro a livello personale.
Ma, a parte questi piccoli intermezzi, l’episodio si è distanziato dalle trame generali regalando piacevoli eventi singoli. Bello è stato lo scambio di confidenze tra zia e nipote avvenuto tra Tess e Kate, con quest’ultima che si avvicina sempre più emotivamente ad entrare nell’ottica di mamma; fa sempre piacere, poi, poter rivedere le apparizioni del personaggio di William e le storie inerenti la sua vita; ma di riguardo è apparsa soprattutto la parentesi del Ringraziamento di Jack in Vietnam e seppur, anche qui, nell’ottica generale delle trame, ci si aspettava un legame più complesso legato alla storia della collana, nell’ambito dell’episodio in sé è risultato quello giusto. Una parte importante di episodio poi, viene straordinariamente dedicata a Miguel; un personaggio bistrattato che all’inizio della serie si era anche fatto carico “dell’odio” del pubblico, prima ancora di scoprire come si era giunti al matrimonio tra lui e Rebecca. La parte dedicata a lui e ai suoi figli in questo episodio è stata fondamentale per far conoscere maggiormente i retroscena della sua storia e per riuscire così a far ricordare il merito che va dato anche a lui per il ruolo che è riuscito a ritagliarsi all’interno della famiglia Pearson e dell’intero show.
Infine, menzione d’onore per la famiglia Pearson del passato ed il loro ultimo Ringraziamento insieme, perché è già abbastanza triste così.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Sometimes 3×07 | 8.47 milioni – 2.0 rating |
Six Thanksgivings 3×08 | 7.91 milioni – 1.8 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.