Under The Dome 1×08 – Thicker Than WaterTEMPO DI LETTURA 5 min

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Rivolte popolari, saccheggi, morti di
amici e parenti e strani oggetti che compaiono all’improvviso. In
queste settimane di calda estate, la trama di Under The Dome ha preso
una serie di svolte da capogiro, alcune di loro ce le aspettavamo
(alcune prima di altre), altre invece sono state del tutto
inaspettate, un po’ come questo misterioso uovo. In questo ottavo
episodio, invece, troviamo una trama molto più lineare e se mi è
concesso dire (massì che mi è concesso, cazzo, è la mia
recensione) anche un po’ da videogame. Puntata che verte molto sulla
fisicità e sulla promessa di una battaglia finale degna da film dei
supereroi, una trama della serie “calma prima della tempesta”,
lasciando lo spazio all’azione e poco alla concettualità che ha
contraddistinto gli episodi precedenti…forse è per questo la
questa recensione sarà più corta del solito, perchè l’episodio
parla da se. Anche se questo, a volte, non vuol dire che sia un bene.
Chiariamoci, l’episodio numero otto è comunque guardabile ed è (come tutti
i suoi predecessori) un importante tassello di questo intricato
puzzle di quelli di Chester’s Mill, del resto, in una serie dove ci
sono un sacco di misteri e bugie (che ormai non si contano più) non
ci si può permettere di perdere neanche una puntata, ne va della
salute mentale dello spettatore che cerca invano di
rappezzarsi… Tutto questo per dire solo che ci sono puntante più belle di
altre. Questa sta nel mezzo. Perchè? Ora ve lo spieghiamo.

Questo “Thicker
Than Water” è un po’ come la pagella medio di uno studente
qualunque, cioè, un accozzaglia di 4 e di 8 che sommati fanno un 6
tiratissimo. In altre parole, è un insieme di pro e di contro che
vanno a braccetto e che sommati danno vita ad un risultato molto
nella media. Purtroppo, anche in certi spunti interessanti c’è un
appunto da correggere e, viceversa, nelle svolte deludenti c’è un
appunto coinvolgente su cui si spera di migliorare. Facciamo degli
esempi:
  • La
    “Guerra dell’Acqua”, per esempio (nome che fa tanto gavettonata
    dell’oratorio, ma vabbè). Questa piccola grande parentesi della
    crisi alimentare della cittadina è stata portata avanti con
    parsimonia e dispiegata con i guanti e con cura, che però scivola
    vergognosamente sul finale, un ending abbastanza blando e abbastanza
    rocambolesco, con una sparatoria da film di Italia Uno della
    Domenica pomeriggio. Dispiace sopratutto per la morte di quella
    simpatica carogna di Ollie, che nonostante tutto l’odio che si
    provava per lui, ha funto da grande villain (altro che il Reverendo)
    e da “deus ex-machina” in favore del personaggio di Big Jim,
    ampliandolo e rendendolo tridimensionale e ben caratterizzato. Ora
    che la parentesi eroica di Rennie Sr è finita sarà interessante
    quali nuovi livelli ha raggiunto il nostro pelato preferito.
  • A
    proposito della famiglia Rennie. Tutto bello vedere i lati negativi
    della relazione padre/figlio, le varie “bugie a fin di bene” per
    proteggere la crescita del figliolo, i vari problemi che ci sono
    senza una figura femminile ecc. però…anche se in qualche episodio
    mancasse questo aspetto…insomma, mica ci offendiamo eh. Tutto
    interessante, ma bisogna far spazio anche ad altro.
  • Durante l’elaborazione del lutto
    da parte di Norrie a seguito della morte della madre, la ragazza è
    (ovviamente) sconvolta e fa amicizia con Angie, ora finalmente in
    libertà e tornata a casa del fratello. E’ bello vedere che sotto la
    cupola possano nascere anche belle storie d’amicizia e non solo
    guerre per gli alimenti, sopratutto è bello vedere un momento di
    spensierato divertimento che dall’inizio degli eventi non si è mai
    visto, e ancora, è bello vedere dei tentativi riusciti di saper
    distrarre una persona dal suo periodo più nero. Ma d’altro canto, è
    orribile far dire a Norrie frasi del cazzo (passatemi il termine) da
    telefilm teen-drama di quart’ordine, frasi che incolpano
    praticamente tutte le persone che gli capitano a tiro e…insomma,
    frasi da teenagers del giorno d’oggi, frasi da bimbaminchia…ma
    questo è deludente perchè (forse) Norrie è una
    bimbaminchia? Anche se lo fosse, la cosa non è di certo più
    semplice da digerire.
  • Il personaggio di Barbie si sta
    rivelando sempre di più il protagonista badass per eccellenza e da
    manuale…e questo è a tratti un male perchè (finora) i personaggi che tirano avanti la baracca sono lui e Big Jim. E’
    vero che a fine episodio, i due si lasciano con uno scambio di
    battute molto macho e molto “ti spiezzo in due”, frasi che
    lasciano presagire una futura e imminente “sfida” tra i due, ma
    cercare di caratterizzare ulteriormente questi due figuri non fa
    altro che danneggiare altri personaggi che meritano più spazio
    (tipo Joe, essendo al centro della “profezia”) o di altre trame
    andate un po’ affanculo (tipo quella del ritrovamento di Julia,
    caduta nel dimenticatoio con la stessa velocità con cui s’è
    sfilata il reggiseno davanti a Barbie). 

L’episodio si conclude poi con
l’ennesima scoperta sulla cupola e sul nuovo Black Egg, ed è una sorta di
indizio che risolleva un po’ il morale dell’episodio. “Il monarca
verrà incoronato”. Che vorrà dire? Le sfere rosa sull’uovo centrano
con le farfalle o con le varie “pink stars are falling down”? E perchè hanno inquadrato la spalla di Angie con
tatuata una farfalla? Vuol dire forse qualcosa? Altri misteri di
aggiungere alla lista infinita. Sarebbe il caso di cominciare a dare anche qualche risposta.
PRO:

  • Ollie, Barbie e Big Jim
  • Nuovo accattivante pezzo della
    “profezia” sulla cupola
  • Angie e Norrie ora amiche
CONTRO:
  • Il “Rennie Family Drama” un
    po’ opprimente e usurato
  • Le frasi “E’ colpa tua” di
    Norrie, si vede che l’adolescenza ha i suoi difetti…
  • La “Battaglia Finale” della
    Guerra dell’Acqua

Del resto, da un episodio che mette il suo epicentro sull’azione, non ci si poteva aspettare molto
di più…ma per come sta andando la serie e per certi suoi picchi di
originalità, si poteva fare decisamente meglio.

VOTO EMMY

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