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The Walking Dead 3×12 – Clear – RipulireTEMPO DI LETTURA 4 min

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Fughiamo ogni dubbio: l’episodio ci è piaciuto. C’era dannatamente bisogno di staccare dal clima teso della prigione e di Woodbury, un clima che, alla lunga e visti i ritmi lenti della narrazione, ultimamente pesa un po’ sulle spalle. Quindi cosa c’è di meglio che andare in cerca di munizioni e armi per la Georgia? Per la precisione a King County, luogo da cui è iniziata la sopravvivenza di

Rick e compagni.

Lui, Carl e Michonne si dirigono li perchè Rick sa che vi sono le armi della sua stazione di polizia, quindi si prova ad andare a colpo sicuro per fare il colpaccio. Ovviamente nulla va come dovrebbe andare e vengono presi a fucilate da un tizio su un palazzo che poi si rivela essere il salvatore di Rick ai tempi della 1×01: Morgan.
Neanche il tempo di festeggiare il ritrovo con uno dei pochi amici rimasti sulla faccia della Terra che ecco che si cominciano a creare i primi dubbi sulla stabilità mentale di un uomo che è decisamente cambiato rispetto a quello conosciuto l’anno prima. Le scritte sui muri sono palesi di una crisi psichica che ha cambiato profondamente quello che prima era un padre di famiglia e poi un amico fidato, e se le scritte potevano risultare un valido indizio per il supporto di questa tesi, al risveglio di Morgan non vi sono più dubbi sulla sua sanità mentale.
I lettori del fumetto già lo sapevano che i due si sarebbero reincontrati e, sebbene le circostanze e le tempistiche non siano le stesse così come non lo è la decisione finale di Morgan di rimanere lì a “ripulire”, la situazione famigliare di entrambi è la medesima della serie tv. Entrambi con mogli morte e Morgan senza Duane, si reincontrano ma nulla è o può tornare come prima. Pugnalate di Morgan a parte, l’uomo è ormai impazzito, brama la morte ma al tempo stesso non la cerca e vive in un limbo psicologico difficile da decifrare. E così quella che poteva essere una nuova e sorprendente aggiunta nel cast dei “prigionieri” è invece solo una toccata e fuga importante per la psicoanalisi interiore di Rick che si rende conto in fin dei conti che il suo stato mentale potrebbe essere ben peggiore di quello in cui già è.
La sceneggiatura dell’episodio è firmata Scott M. Gimple che per i non addetti agli scoop equivale al nome del nuovo showrunner della 4° stagione. Insomma non l’ultimo dei pivelli ma qualcuno con la testa sulle spalle. La sua puntata si distanzia come già detto dalle altre e lo fa dannatamente bene perchè non ci fa rimpiangere minimamente le atmosfere della prigione ma, come ben sappiamo, questa è solo una breve pausa prima dell’imminente ecatombe.
Se l’episodio si intitola “Clear/Ripulire” perchè si focalizza su Morgan, un’altro possibile nome per la puntata potrebbe essere serenamente “Le divertenti avventure di Carl & Michonne”. Il ragazzo supervisionato dalla babysitter è alla ricerca dell’ultima foto di famiglia rimasta e per recuperarla è disposto a tutto. La loro ricerca utile anche come riempitivo è molto divertente e ben fatta e soprattutto permette la costruzione di un rapporto di fiducia trai due che fa da base per la permanenza nel gruppo di Michonne. In una giornata infatti cambia tutto: si parte dal discorso di obiettivi comuni tra Carl e il padre e si finisce con l’ammissione che in fondo la ragazza possa stare con loro per qualcosa di più che un semplice scopo comune. E la confidenza di Michonne a Rick è da vedersi in quest’ottica di rinnovata fiducia reciproca. In fin dei conti in un mondo così fidarsi di qualcuno è meglio che avere una razione di cibo e visti i tempi che corrono Rick e Carl hanno bisogno di molti amici per sopravvivere. A tal proposito l’esempio lampante è quello del tizio che invoca il loro aiuto e che alla fine viene divorato dagli zombie. Mai fidarsi di nessuno ma quando trovi qualcuno di cui fidarti, allora hai trovato un tesoro. E Rick e Carl hanno trovato un tesoro con una katana.
PRO:

  • 40 minuti senza Andrea e fantasmi di Lori: sufficienza garantita!
  • Reunion tra Morgan e Rick
  • Il tizio sulla strada.
  • “Le divertenti avventure di Carl & Michonne”
  • Michonne chiacchierona
CONTRO:
  • Dispiace vedere come Morgan sia stato preso e gettato via nuovamente, però mai dire mai…
  • Carl alterna momenti da adulto a momenti da bambino

Senza dubbio il miglior episodio di questa seconda tranche di episodi, un episodio atipico che fa bene alla serie facendola rifiatare e al tempo stesso approfondire diversi aspetti e relazioni trai personaggi. E soprattutto rende possibile l’approfondimento e l’empatia con la finora relegata a mera esperta di katana Michonne.

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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