Pretty Little Liars 3×21 – Out Of Sight, Out Of MindTEMPO DI LETTURA 3 min

Ormai
si è capito, Pretty Little Liars, più che essere un telefilm, è il
festival dell’assurdo, ci manca poco a catalogarlo direttamente come
genere “no-sense”, senza pensare se è più teen-drama o più
giallo.

Gli
autori ci propinano situazioni talmente paradossali da domandarsi se
il numeroso pubblico (americano e non) lo continua a seguire per
farsi due risate e ridicoleggiarlo oppure
se sia effettivamente
coinvolto e rapito dall’ “avvincente” trama. So che forse dovrei
cercare di essere meno critica nei confronti di questa serie tv che,
comunque, continuo a vedere per libera scelta, e non perchè ho una
pistola puntata alla tempia, ma in episodi come questo non essere
critica è un’impresa impossibile. La cosa che mi spinge a continuare
a vederlo, oltre alla pura e semplice inerzia, è la curiosità (e la
speranza) di sapere cos’è successo ad Alison e chi sia Big A,
sperando che abbiano stravolto completamente la trama dei libri,
altrimenti sarebbe un finale troppo sputtanato.

Questo
è stato un altro episodio quasi completamente apatico, si salva
giusto la fine, in cui Spencer trova quello che crede essere il
cadavere di Toby (Non ne siamo sicuri, non è riuscita a togliere il
casco!) e viene trovata dalla polizia in uno stato catatonico.

Il
resto non è particolarmente degno di nota, vuoi perchè è stato
molto Aria/Ezra-centrico, e questa centralità data alla coppia più
noiosa del telefilm ha reso l’episodio abbastanza lento. Ora non
faccio mai molte considerazioni sulla loro relazione, anche perchè
spesso e volentieri sono tentata di saltare le loro scene, ma è bene
che dedichi loro due paroline (ma giusto due!): in certe situazioni,
specialmente ultimamente, Aria sembra più matura del suo adulto
fidanzato; è possibile che non gli sia mai balenata per la mente
l’idea di chiedere alla propria fidanzat(in)a SEDICENNE cosa pensasse
della situazione pargoletto e se stesse bene? Insomma a quell’età
non si è pronte ad essere “matrigne”. Ho come l’impressione che
quando finirà questa terza stagione, finirà anche la loro storia…
E ne sarei anche contenta, se non fosse che c’è una (troppo) reale
possibilità che la Montgomery si butti tra le braccia del fratellino
di Ezra, il che sarebbe un errore madornale perchè è ora di vedere
un po’ di Aria senza fidanzati al seguito.

Sorvolando
su Emily che non accetta l’idea che Toby sia parte dell’A Team e si
ritrova sul posto di lavoro del giovane Cavanaugh e parla con un suo
collega che magicamente conosce il suo nome. (Della serie “aggiungi
un posto a tavola che c’è un sospetto in più”), vorrei esprimere
la mia costernazione più profonda riguardo le recenti decisioni di
Ashley Montgomery che si lascia convincere dalla figlia ADOLESCENTE a
non avvertire i soccorsi e la polizia riguardo a quanto successo la
notte precedente. Ho già quasi accettato l’idea che i genitori in
questo telefilm siano delle figure quasi del tutto assenti e che non
hanno il minimo controllo sulla vita dei loro figli ancora minorenni,
ma che addirittura una madre lasci decidere la propria figlia di
questioni così importanti no. Quando Hanna le dice di non chiamare
la polizia, Ashley accetta la cosa come se le avesse detto di
comprare la borsa blu, invece della nera. Qualcuno potrebbe spiegare
ad autori e sceneggiature che, queste, sono davvero pessime scelte
narrative? Io capisco la necessità di farci stare con un po’
d’ansia, ma questa davvero se la potevano risparmiare. A questo punto
mi aspetto che la signora Marin passi dei grossi guai perchè
investire un agente di polizia e non chiamare soccorsi, normalmente,
ti fa finire nei casini, a meno che non sei molto fortunata.

PRO:

Altro
episodio difficile da recensire per il piattume e la noia. Il finale
si avvicina mentre si allontanano sempre di più le mie speranze di
vedere episodi di PLL degni della prima stagione…

VOTO EMMY