After Life si esprime in un modo tutto suo. Gli spettatori che si approcceranno alla serie cercando la comicità dei discorsi ai Golden Globes ne rimarranno forse delusi. La scrittura di Ricky Gervais vive in un mondo fatto di black humor, ma anche di retrogusti amari, di personaggi strampalati e situazioni quotidiane.
Come detto nella recensione dell’episodio precedente, il personaggio di Tony continua a fare piccoli passi. È ormai chiaro che la serie tratti come principale tematica l’elaborazione del lutto, scandendo le diverse fasi di stagione in stagione. In questa che è stata annunciata come ultima stagione, sta probabilmente venendo fuori la fase dell’accettazione, ultimo step per Tony prima di uscire fuori dalla depressione in cui era all’inizio della serie.
CORONAVIRUS
Prima di analizzare la puntata in sé è doveroso approfondire una questione. Durante l’episodio, per ben due volte, viene menzionata la pandemia di covid-19. È innegabile dire che fa strano sentirlo in un prodotto seriale, visto che qualsiasi serie in corso sceglie solitamente di sorvolare sull’argomento, o semplicemente di fingere che non sia mai esistita. In più, il trattamento riservato al coronavirus si sposa perfettamente nel contesto di After Life.
La new-entry nella redazione del “Tambury Gazette”, Coleen, afferma di aver perso il suo lavoro di manager di un supermarket a causa della pandemia. La scrittura di Gervais sceglie, con questa linea di dialogo, di trattare la terribile situazione che ha colpito il mondo intero, con la giusta delicatezza, riassunta in una semplice battuta. Dopodiché, attraverso Ken, riesce anche a strappare una risata sull’argomento, raccontando il “particolare” lockdown del manager di James.
TEMPO DI TRASLOCHI
Coleen è la nuova arrivata in redazione e nel cast della serie, per rimpiazzare il vuoto lasciato dalla dolce Sandy. Il personaggio è diametralmente opposto, e lo sguardo carino di Sandy è ora rimpiazzato da quello cinico e duro di Coleen. Un’aggiunta interessante anche in funzione della crescita di Tony, che necessita ora di scontrarsi con persone messe peggio di lui, per apprezzare ciò che ha e che ritiene scontato.
Nella puntata avvengono ben due traslochi, entrambi gestiti con una buona dose di comicità. Uno riguarda proprio Coleen, in cerca di una sua autonomia dalla madre alcolizzata, che si trasferisce in un monolocale appartenente a Ken. Il rapporto che si instaura subito tra i due è efficace e divertente, con lei capace di smorzare ogni uscita sopra le righe di lui. L’altro vede James traslocare a casa del suo amico Brian, semplicemente la coppia più spassosa dello show. Da segnalare la scena in cui Brian e June irrompono come nulla fosse in bagno, disturbando James nella vasca. Un esempio di quei sprazzi di comicità semplice ma grottesca che rendono After Life una serie unica nel suo genere.
CONTATTO SOVRANNATURALE
Dopo l’accenno nell’episodio precedente, torna anche il tema del sovrannaturale, unica via rimasta a Tony per contattare l’amata moglie scomparsa Lisa. Tuttavia Tony declina l’invito e, come si vede nell’avvio di puntata, prova per la prima volta a parlare ad alta voce davanti alla lapide. Un consiglio della sua amica Anne, che ha ormai trovato anche lei un compagno e quindi non siede più sulla panchina a conversare con Tony.
Un piccolo cambiamento nella quotidianità del protagonista che però presenta più risvolti di quanto possa sembrare. Anne era diventata anche un motivo per continuare a rimuginare sul passato, sapendo di trovarla sempre lì, sulla panchina di fronte la lapide di sua moglie. Andandosene anche Anne, Tony rimane solo con sé stesso, rendendosi forse conto che sia il caso di accettare il lutto.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Un ottimo prosieguo che però ancora non ha quel quid per raggiungere il massimo dei voti. Probabilmente After Life sta solo prendendo la rincorsa per un giusto finale pieno di emozioni.
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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.