Almost Human 1×10 – PerceptionTEMPO DI LETTURA 4 min

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Piccola premessa: la mia opinione su Almost Human non cambia granché rispetto a quanto mi permisi di esprimere in un’altra occasione. Ovviamente tutta quella serie di valutazioni non impedisce che, una volta lasciatisi catturare dallo show, uno non possa essere in grado di apprezzare (o non apprezzare) un episodio di invidiabile fattura. “Perception” ci porta dove chiedevamo di essere (un po’ impazientemente, faccio mea culpa) a partire forse già dal secondo episodio. Inizialmente mi sembrava veramente forzato questo improvviso susseguirsi di scatti mnemonici riguardo l’evento culmine su cui noi tutti ci stavamo incuriosendo. Invece i farmaci e quella specie di elettroshock del futuro che il nostro insicuro detective stava assumendo, rendono il tutto più credibile. Rieccoci così di nuovo a farci raccontare quello che è stato il grande tradimento: la fidanzata di Kennex che tradisce l’intero corpo di polizia facendolo finire nelle grinfie dell’Insindacato, in un sanguinoso agguato.
A tal proposito, Almost Human per ora non ha presentato questa mitologia intricatissima, eppure trovo difficile riuscire a ricordare anche i pochi elementi che ci vengono presentati. Potrebbe essere colpa mia che non dedico la dovuta attenzione allo show (eppure lo recensisco, mah…) oppure vi è una sceneggiatura che non è capace sufficientemente di richiamare l’attenzione in quelli che sono i fattori importanti. Non posso fare inoltre a meno di notare come AH prenda una posizione precisissima in quello che è sempre stato un eterno dibattito: guardie o ladri? Non è automatico che un poliziesco debba per forza rappresentare le forze dell’ordine con un’antica immagine di supereroi senza macchia. Una serie che pericolosamente si avvicina a questa linea è Person Of Interest, salvo poi discostarsene abilmente, rappresentando sì un’immagine dei protagonisti vicina a quella dei Vigilantes, ma rappresentando il mondo della giustizia come un ibrido. Niente è tutto bianco o tutto nero (tanto è vero che un’intera storyline è basata su un’organizzazione di poliziotti corrotti). Almost Human invece, soprattutto grazie alla sospirata trama orizzontale, sembra dare nettamente questa impressione.
Tralasciando ciò (argomento minato), è interessante come questo prepotente ritorno alla trama orizzontale si mescoli con il caso di giornata, accomunati entrambi dalla presenza di droghe e sul tema dell’incremento di doti percettive. E questa volta la sequenza di apertura, raffigurante due ragazze in un trip mentale tipico del 2048, oltre a non farci capire niente di ciò che sta accadendo, aggiunge un tocco di spettacolarità che non guasta. Se poi la storyline, che fa pensare ad un episodio di Veronica Mars del futuro, con il trascorrere dell’episodio si banalizza, abbiamo l’inserimento di un altro elemento del mondo AH. Si scopre così l’esistenza di persone geneticamente modificate, chiamate Cromo, di cui a sorpresa fa parte anche la finora-poco-interessante-ma-bona detective Stahl. Se questo elemento dei Cromo dovesse essere già stato presentato e dovesse essermi sfuggito, segnalate nei commenti, grazie.
Non ci avrei mai scommesso, ma tutto fa pensare che i primi episodi estremamente seriali fossero soltanto un rodaggio. A questo punto ci si può anche aspettare (senza nutrire troppe speranze) una potente impennata qualitativa alla Person Of Interest (o, perchè no, anche Fringe).
Mi piace essere cauto, però abbiamo per la seconda settimana di seguito un buonissimo episodio, con caratteristiche positive radicalmente diverse dal precedente. Per ora diamo tempo al tempo (sperando chiaramente in una conferma della serie, se no il nostro atto di fede si trasformerebbe in tempo sprecato).

 

PRO:

  • Ritorno della trama orizzontale
  • Spettacolarizzazione della sequenza di apertura
  • Caso del giorno ben mescolato con la storia di John
  • Altro cliffhanger
  • Introduzione di un altro elemento: i Cromo
  • Cura dei dettagli senza mai voler strafare (i colpi di scena li trovo molto misurati e calcolati)
  • La musica migliora.
CONTRO:
  • La produzione si sta prendendo un bel rischio a giocarsi così le proprie carte, il tardivo ritorno della trama orizzontale potrebbe aver allontanato in maniera decisiva l’attenzione del pubblico, rendendo poi inutile un eventuale finale di stagione spettacolare
  • I poliziotti troppo perfetti, i delinquenti troppo delinquenti
  • Il caso del giorno perde interesse durante l’episodio anche a causa delle vicende di John.
Il voto alto è un voto di speranza. Speranza a farci guardare in futuro ai primi episodi con affetto pensando poi alle fantastiche puntate successive. Sebbene uguale al precedente, parliamo di due 4 diversi. Entrambi gli episodi entrano nel cuore della serie, con due elementi diversi. Più cupo e votato all’azione uno (riguardante Dorian), più introspettivo e riflessivo l’altro (riguardante John).
Ah, dimenticavo. Anche io vorrei quelle lucine azzurre in faccia che hanno gli androidi.

 

Unbound 1×09 6.41 milioni – 1.9 rating
Perception 1×10 5.74 milioni – 1.6 rating

 

 

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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