American Gods 3×02 – Serious MoonlightTEMPO DI LETTURA 5 min

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americangods3x02-recensioneSe il primo episodio di questa terza stagione era sembrata una carrellata di situazioni-tipo dello show stesso (quasi una sua auto-parodia), “Serious Moonlight” entra finalmente nel vivo dell’azione con una nuova location e, di conseguenza, con nuove storyline da seguire.
Ovviamente i protagonisti sono sempre gli stessi, la lotta fra i Vecchi Dei e i Nuovi Dei rimane sempre sullo sfondo e condiziona la vita e le azioni di Shadow e di tutti gli altri personaggi ricorrenti di American Gods. Tuttavia, qui c’è finalmente una direzione chiara da seguire e viene introdotta una nuova cornice narrativa: la cittadina di Lakeside, in Wisconsin. Qui Shadow accetta (malvolentieri) l’ospitalità nell’alloggio-pensione offertogli dal padre Mr. Wednesday/Odino. Un posto che, ovviamente, è solo all’apparenza molto tranquillo e ospitale.

BENVENUTI A TWIN P… A LAKESIDE


“Now, while Lakeside is known for its fishing, it’s the to-die-for pasties that put us on the map. Every delicious bite is like a warm hug. But you know what really makes this place special? The people!”

L’episodio ha ben più di un rimando cinematografico-seriale di pura matrice americana, che di fatto rappresenta un’altra forma di epica (oltre a quella narrativa che pure è ampiamente citata e saccheggiata in American Gods). A cominciare dalla prima e meravigliosa scena d’apertura nel Wisconsin del 1690 dove, già allora, sembra infuriare una faida fra nuove e vecchie divinità: i nativi, seguaci del dio Inaemehkiwok (l’Uccello del Tuono), e i “colonizzatori”, seguaci del dio Hodekin. Questa scena (in cui, di fatto, vengono anticipate tutte le tematiche sviscerate nel corso dell’episodio) sembra rifarsi allo stile del film Revenant per il suo crudo realismo e la tensione continua che trasuda dall’inizio alla fine.
Segue poi la ripresa della storyline di Shadow, giunto in quella che da ora in poi sarà la sua nuova dimora, ovvero la pensione in Gorman Street. E qui i toni si fanno molto più sul tragi-comici, con un certo gusto per il bizzarro e l’onirico che, in alcuni momenti, ricordano certe pellicole dei fratelli Coen come The Big Lebowski (in particolare la sequenza del sogno di Shadow-bambino al supermercato) ma soprattutto Fargo (sia il film che la serie tv), per le atmosfere rarefatte e gelide e l’eccentricità delle persone che abitano questa strana cittadina del Wisconsin.
E qui viene presentato fin da subito il personaggio di Ann-Marie Hinzelmann (Julia Sweeney), uno di quelli destinati a diventare ricorrenti in questa terza stagione. I lettori del romanzo originario di Neil Gaiman ricorderanno certamente la sua importanza all’interno della storia e, allo stesso tempo, rimarranno un po’ sorpresi nel vedere il cambio di sesso operato dagli autori (nel romanzo, infatti, è un uomo di nome Richard). Non si capisce bene il perché di tale scelta, così come del cambio di sesso per Mr. World, ma il fatto che tale differenza riguardi questi due precisi personaggi fa presupporre che ci sia una qualche sorpresa riservata per il finale, per cui forse sarebbe meglio lasciare ogni supposizione da parte per ora.
Per il resto, finora l’importanza della Hinzelmann rimane quella di introdurre a Shadow (ma di rimando allo stesso spettatore) la stramba cittadina di Lakeside. Un paesino che ha molto in comune con un’altra famosa (ed inquietante) località televisiva statunitense, all’apparenza tranquilla ma che in realtà nasconde segreti indicibili.
Tutti i cliché del caso, uniti ad una simbologia precisa (il cervo come simbolo d’innocenza ma anche come vittima sacrificale, come forse probabilmente rappresenta la giovane Alison/Laura Palmer, il pavone, ecc…) rendono questa nuova storyline orizzontale particolarmente interessante nonché il vero plot twist stagionale dell’intera vicenda.

PERSONAGGI VECCHI E NUOVI


Ovviamente insieme alla nuova location e ai nuovi character annessi ad essa (oltre alla già citata Hinzelmann, l’agente Chad e la probabile nuova fiamma del protagonista, Marguerite Olsen) tornano anche vecchie conoscenze dello show che continuano nel loro percorso verso l’imminente guerra fra Vecchie e Nuove divinità. A questo giro Bilquis (Yetide Bataki) viene lasciata quasi sullo sfondo, aggiungendo comunque una significativa scena che rappresenta un ulteriore tassello del suo degrado esistenziale, cosa che quasi certamente la porterà a riunirsi, prima o poi, a fianco di Odino e della sua battaglia per sopravvivere.
Per il resto, l’episodio lascia (per fortuna) da parte gli imbarazzanti Nuovi Dei per concentrarsi sui Vecchi. E qui lo fa veramente bene con la sequenza del funerale a Zorya Vechernyaya in cui si rivede il vecchio dio Czernobog (l’ottimo Peter Stormare) più alcune vecchie conoscenze. Questa sequenza è mirabile per vari motivi: per il clima di tensione e commozione insieme che rilascia dall’inizio alla fine, per i suoi momenti guilty-pleasure (praticamente tutti quelli riguardanti Czernobog, compreso la rissa-balletto con Odino), ma soprattutto per i dialoghi contenuti in esso. Rimangono completamente inutili invece i personaggi di Salim e Mr. Ibis, resuscitati solo per fare da blando riempitivo, anche se vista l’inutilità della loro presenza in questo particolare momento se ne poteva tranquillamente fare a meno.
La vera “star” dell’episodio rimane comunque il nuovo alleato di Odino, la new entry Tyr (Denis O’Hare), dio norreno della guerra che fin da subito si fa notare per la sua inquietante presenza, non priva comunque di un certo fascino. Sarà molto interessante vedere quale sarà il suo ruolo nella strategia di Odino per la sua battaglia e soprattutto se, alla fine, questo si rivelerà effettivamente un amico o un nuovo “villain” stagionale.

EPISODIO DI SVOLTA


Con “Serious Moonlight” gli autori danno finalmente il via a questa terza stagione, eliminando alcune “zavorre narrative” che ancora erano presenti in “A Winter’s Tale” e concentrandosi su ciò che è veramente importante. C’è ovviamente sempre la guerra fra Vecchi e Nuovi Dei e le nuove (?) e misteriose strategie di Odino, ma c’è anche un’indagine che dovrà essere risolta (la scomparsa di Alison) e i misteri che si celano dietro l’inquietante paesino di Lakeside. Probabilmente queste due storyline saranno sicuramente collegate tra loro, ma l’unico modo per scoprire come è “avere fede” (in tutti i sensi) nello show e andare avanti con la visione degli episodi, consapevoli che da adesso in poi le cose iniziano a farsi davvero interessanti.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Scena introduttiva
  • 50 sfumature di Bilquis
  • Lakeside is the new Twin Peaks
  • Tyr, il dio della guerra norreno
  • Sequenza del funerale di Zorya Vechernyaya
  • Ritorno di Czernobog
  • Regia e Soundtrack come sempre
  • Guerra fra Vecchi e Nuovi Dei lasciata da parte
  • Salim e Mr. Ibis inseriti solo come riempitivo

 

Benvenuti a Lakeside, ridente località del Wisconsin dove si pratica la pesca, si fanno strane scommesse su auto parcheggiate sopra laghi ghiacciati, si mangiano ottime torte artigianali e dove spariscono teenager apparentemente innocenti. Ricorda molto qualcosa…

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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