American Horror Story o si ama o si odia, non esiste una via di mezzo. E’ così che siamo stati abituati, sin dalla prima stagione ed è un bene, perchè davanti ad uno show particolare, a volte illogico, altre spasmodicamente esaltante, si deve scegliere bianco o nero.
Io approccio la visione di ogni puntata con grandi aspettative che, come nel caso di “The Magical Delights Of Stevie Nicks” vengono deluse, oppure esaltate, ed è il caso dell’episodio di questa settimana.
Importante pregio della puntata è saper sfruttare convincendo, le attrici che ancora non avevano espresso tutto il potenziale nella serie: Kathy Bates e la sua Madame LaLaurie, ci dimostrano quanto in fondo, in fondo la donna non sia cambiata. Ci aspettavamo una sorta di “legge del contrappasso”, lei che da donna razzista, si trova ad assistere una ragazza di colore; questo non è stato così ben scritto come pensavamo ma in questa puntata mi è davvero piaciuto il modo in cui è evidente che il lupo non si sia trasformato in agnello. E poi, diciamolo, rivedere lo sguardo folle e assassino della Bates è una gioia.
Ottima sorpresa è anche Angela Basset, così affascinante e convincente, badass almeno quanto Jessica Lange. La scena in cui le due regine avviano trattative con il gruppo di cacciatori, mentre tramano, cospirano, intendendosela con uno sguardo è febbribilmente bella, complice anche l’ottimo Axeman di Dany Huston.
Continuando con i momenti positivi, Cordelia mi convince, sempre di più: maltrattata come donna, figlia e strega, in realtà è quella che più si sacrifica per la congrega, che non mette davanti se stessa e il suo sacrificio è il simbolo di tutto questo: sarà lei la Suprema? A proposito di questo, Murphy ha deciso di cuocerci lentamente nella curiosità e di continuare a darci indizi contrastanti: episodio per episodio ogni strega diventa una futura eletta, addirittura la mia tesi è che tutte e sette le donne, con i loro nuovi poteri, potrebbero essere collegate e formare una nuova Supreme, cosa che non mi dispiacerebbe affatto.
Il momento delle battute brillanti è riservato a Myrtle Snow, più forte che mai e focalizziamo la nostra attenzione sul gioiello che regala a Zoe e sul suo eventuale scopo nell’economia della serie.
Purtroppo però, nonostante l’andamento buono, l’episodio ha evidenti difetti, alcuni che si presentano dall’inizio di stagione: ci sono personaggi che non hanno motivo di essere e Kyle è il rappresentante numero uno; Taissa Farmiga ha convinto solo in un paio di puntate e qui non apporta niente ne alla congrega, ne alla trama.
La critica più feroce a Coven è quella di non avere un nodo centrale organizzato e di risultare schizofrenica: credo invece che non sia così. Esiste un’idea di fondo e gran parte di ciò che succede gira intorno alla questione, evidenziando le varie reazioni dei personaggi, portandoci all’interno di questa follia, che gira come un vortice è vero ma ha comunque un punto fisso: parlare di donne, tutte diverse, delle loro manie ed ossessioni. E se American Horror Story mi regala tutto questo più giochi di potere, sangue e momenti trash, per me è promossa.
PRO:
- Madame LaLaurie e la sua sete di sangue
- Alleanza Fiona-Marie
- Delia e il suo sacrificio
- Personaggi inutili che non apportano nulla alla serie
- Teen drama tra Zoe e Kyle senza senso
The Magical Delights Of Stevie Nicks 3×10 | 3.49 milioni – 1.8 rating |
Protect The Coven 3×11 | 3.46 milioni – 1.7 rating |
VOTO EMMY
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.