Dopo la rivelazione non così inaspettata avvenuta durante lo scorso episodio, American Horror Story concentra la sua attenzione sul personaggio più carismatico di Hotel, la Contessa, colei che regge le redini dei giochi insieme a March, nonostante qualche debolezza narrativa di troppo.
In “She Wants Revenge” gli uomini si rincorrono per arrivare ad avere almeno un briciolo di amore da parte di Elizabeth, una donna spietata, egoista ma non del tutto: il pubblico conosce il legame con suo figlio e si scopre l’innamoramento folle per Valentino, l’amore della sua vita.
Tutto ciò che la donna ha compiuto fino a questo momento è stato cercare di ricreare una pallida imitazione del primo ed unico uomo entrato nel suo cuore; ha modellato pupazzi vuoti ad immagine e somiglianza di colui che lei non ha mai dimenticato e che ha abbandonato a causa delle ossessioni di Mr. March. Ora che ha un accordo con il creatore del Cortez, la Contessa è pronta a riprendersi la sua felicità, a vivere il proprio happy ending, non importa cosa dovrà fare per arrivarci.
Elizabeth usa tutto ciò che ha a disposizione per giungere al suo fine e utilizza il potere che ha sui suoi pretendenti senza alcuna riserva. La vediamo procedere senza battere ciglio ad unirsi in matrimonio con Drake, così da poter dare a March ciò che vuole; negare allo stesso March il momento mensile che li vede a cena insieme perché Elizabeth ha ormai il coltello dalla parte del manico e non ha paura di usarlo.
E poi c’è Donovan: l’uomo rappresenta il sentimento incondizionato ma malato che lega una persona ad un’altra. Egli è letteralmente dipendente da lei, non importa quanto male possa fargli o quali scelte sbagliate faccia in nome di questo amore, Donovan non può stare lontano dalla Contessa. E lei lo sa, lo plasma come creta nelle sue mani e lo usa per fargli fare il lavoro sporco. Gli equilibri che regolano la riuscita del piano di Elizabeth per riavere Valentino si basano sulla formula amore=ossessione=controllo, tre parole che messe insieme sintetizzano il percorso disturbato non solo della donna e dei suoi amanti ma di altri personaggi all’interno dell’hotel. L’amore per sè stessi, l’ossessione nel raggiungere la felicità sia essa reale o effimera grazie all’accettazione del proprio lato oscuro, il controllo sulla propria vita e quella degli altri: tutte tematiche che attraversano gli abitanti del Cortez, che li animano o li uccidono, a seconda del momento che stanno vivendo.
A proposito degli ospiti dell’hotel: in alcune recensioni precedenti ci si era chiesti che fine avessero fatto e soprattutto, arrivati ormai al rush finale, quanto le diverse storie riuscissero a convergere verso una trama orizzontale più solida e continuativa di quelle a cui ci ha abituato AHS negli ultimi anni. Dopo aver scoperto il ruolo di Lowe nel racconto, anche se il killer dei dieci comandamenti non convince pienamente, in questa nona puntata ci sono alcuni ritorni e avanzamenti di trama per storyline ancora irrisolte.
Uno dei temi dell’episodio è la vendetta e questo porta al ritorno di Ramona. I motivi del suo odio contro Elizabeth diventano ancora più chiari attraverso le vicende accadute alla sua famiglia, alle scelte estreme che è stata costretta a fare. Tutto ciò che ha sopportato nell’arco di una vita ha reso Ramona una donna forte e determinata ma accecata dalla rabbia, incapace di agire freddamente come invece fa la Contessa: è questa la grande differenza tra loro e che, successivamente, farà cadere la donna prigioniera di Elizabeth.
Ramona non ha fatto bene i conti con la pericolosità di un essere umano vittima di un innamoramento malsano come quello di Donovan: davvero credeva che lui l’avrebbe aiutata, dimenticando colei che gli fa pulsare il sangue nelle vene? Questa ingenuità le costerà cara e a meno di salvifici interventi dell’ultimo minuto, la donna si aggiungerà alla lunga serie di vittime che lastricano la strada verso la felicità della Contessa.
Ma se un uomo innamorato è pericoloso, quanto può esserlo uno tradito? La promessa fatta da Elizabeth a Donovan potrebbe ritorcersi contro la donna ed essere effettivamente l’unico ostacolo ai suoi fini. La Contessa è abituata ad eliminare ogni ostacolo senza pensarci due volte ma la delusione di essere traditi dall’oggetto del desiderio rende l’uomo imprevedibile. Sarà così anche per Donovan?
L’altra storyline interessante, che però è rimasta sospesa troppo a lungo, è quella dei bambini vampiro: sappiamo come funziona il virus del vampirismo su di loro e finalmente veniamo a conoscenza di ciò che gli accade se non si nutrono di sangue per un lungo lasso di tempo. Fin dall’inizio di Hotel questo inquietante risvolto che coinvolge i bambini è una chiara critica all’attuale problema di chi è pro o contro i vaccini per diverse malattie: certo qui si porta il problema all’estremo e a conseguenze borderline, rimane tuttavia una delle storie su cui riflettere maggiormente, indipendentemente dalla coesione con l’intero racconto che ad oggi c’è solo in parte, quella che riguarda il rapimento di Holden, la sua trasformazione e ciò che la sua scomparsa ha provocato in Lowe.
L’impressione generale di questo episodio (e più in generale di Hotel) è che tutto sia davvero collegato, che i personaggi confluiscano l’uno nell’altro ma il grande difetto, a quattro episodi dalla fine, è la crescente sensazione che manchi il tempo materiale per completare il disegno con il rischio che si sacrifichino le cose buone viste fin qui a favore di spiegoni noiosi o di un finale intriso di sangue ma senza spessore narrativo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Ten Commandments Killer 5×08 | 2.31 milioni – 1.2 rating |
She Wants Revenge 5×09 | 2.14 milioni – 1.1 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.